Era timore quello che provava?
Era sul serio intimorito da Malfoy?
Harry non si mosse di un millimetro e non parlò, come se potesse diventare di colpo invisibile, sembrava neanche respirasse.
Poi lui si girò, con una luce che sembrava preocupazzione, probabilmente pensava che Harry se ne fosse andato veramente, ma quando lo vide il suo sguardo in parte si rilassò...
-Che c'è, hai perso la lingua, Potter?-
Disse con la solita arroganza, ma con una nota di divertimento.
Harry si riscosse e ragionò sul fatto che non poteva essere intimorito da quella serpe.
-Peccato che tu non la perdi mai- lo rimbeccò sicuro, o quasi, era quello che voleva mostrare di essere almeno.
Malfoy per un momento sembrò colpito da quella risposta ma poi continuò tranquillo come se non lo avesse sentito, con l'accenno di quello che sembrava un ghigno misto a un sorriso.
-Giusto perchè tu lo sappia, sei arrivato in ritardo, quindi vedi di tirare fuori il libro e diamoci una mossa, prima finisce questa pagliacciata meglio è-
Cazzo.
Il libro.
Se ne era completamente dimenticato, come la maggior parte delle cose ultimamente, a quanto pareva.
Però su una cosa era per la prima volta d'accordo con Malfoy, prima finivano meglio era.
-L'ho dimenticato- rispose pacato.
-Ah bene, a quanto pare è stato inutile scriverti quelle cose-
Disse mentre scendeva dal cornicione con tranquillità e si giravava a guardare Harry, probabilmente era rimasto anche perplesso per il fare poco arrogante del grifondoro, che non si era neancora mosso dall'entrata.
Draco si sedette a terra e tirò fuori dalla sua borsa a tracolla il libro, aprendolo davanti a lui, poi tornò a guardare Harry...
-Hai intenzione di rimanere lì tutto il tempo? Se non impari qualcosa Piton se la prenderà anche con me questa volta, quindi vedi di muoverti-
Harry avanzò e si sedette a pochi centimetri da lui, in modo di riuscire a raggiungere con la vista le parole del libro.
Assurdo.
Quella situazione era assurda, lui e Malfoy seduti per terra a pochi centimentri, da soli nella stessa stanza, senza aggredirsi ne con le mani, ne con le parole.
-Bene iniziamo dalla schifezza che hai fatto il primo giorno, eccola. Il tuo errore è stato al terzo passaggio, non che il resto fosse uno spettacolo...-Harry doveva ammettere che aveva davvero dei begli occhi, cioè solo il colore...e la forma...
E anche i suoi lineamenti non erano male, il modo in cui gli cadevano le ciocche di capelli...
Inoltre non aveva mai osservato le sue labbra quando parlava e doveva anche in quel caso ammettere che erano fatte bene, sembravano così delicate, come se fosse impossibile che ne potessero uscire così tante cattiverie...
Ecco, solo questo, non stava pensando niente di male, solo che non riusciva a non fissarlo, a osservarlo più che altro, non lo aveva mai fatto...
-Potter mi stai ascoltando?-
Harry trasalì, non aveva ascoltato quasi niente, non sapeva a che punto fosse arrivato e ne di cosa stesse parlando, Piton lo avrebbe ammazzato.
-Si tranquillo, ti sto seguendo, non che sia un piacere sentirti parlare...-
-Farei volentieri a meno di farti ripetizioni, sto solo perdendo tempo ricordatelo-
Harry da quando Malfoy lo aveva richiamato alla realtà continuava a tenere lo sguardo fisso sul libro, su un punto non definito, senza un preciso motivo, a parte quello che aveva quasi paura di tornare a guardare il ragazzo...
Che cosa stupida, probabilmente la stanchezza lo stava facendo impazzire.
-Bene, allora come stavo dicendo bastava che aggiungessi due gocce di sciroppo...-Questa volta fu Malfoy a fermarsi.
Il suo sguardo era fermo sulla mano che Harry aveva distrattamente lasciato scoperta, appoggiata al pavimento...
Harry se ne accorse poco dopo e come la volta precedente la ritrasse e la coprì in fretta.
Lo sguardo dell'altro allora si spostò sul suo, privo di odio o disprezzo...almeno sembrava.
-Cos'hai sulla mano?-
-Non sono affari tuoi-
-Scusami- disse spostando lo sguardo.
Cosa?
Malfoy che si scusava?
Okay doveva stare sul serio impazzendo.
Ma per quanto surreale era quel gesto, era vero.
-È solo un taglio-
Gli occhi di Malfoy rimasero bassi.
-Un taglio con scritto "Non devo dire bugie"? Non penso che una persona sana di mente lo farebbe volontariamente, non dico tu lo sia...-
-Non vedo il motivo per cui dovrei dirlo a te-
-Si, capisco.-
Harry invece non riusciva a capire questo strano comportamento di Malfoy, ma gli ricordava la notte in cui lo aveva visto al lago, anche lì gli era sembrato diverso dal solito Malfoy...
-E tu cosa ci facevi al lago in piena notte?- pronunciò infine con una decisione che in realtà non aveva.
Draco si immobbilizzò, ma non alzò lo sguardo.
-T-tu come lo sai?-
-Ti ho visto-
-Potrei farti la stessa domanda allora- rispose l'altro con un sussulto di risata che di felice non aveva niente.
-E in ogni caso non vedo il motivo per cui dovrei dirlo a te, giusto?-
Harry tacque per un pò, lo sguardo fisso su un chissà quale punto del libro.
-La Umbridge, è lei che mi ha causato quella scritta-
A quel punto Draco alzò gli occhi su Harry, i quali erano ancora fissi in basso.
-È per questo che hai dovuto "aspettare", non ero in giro a vantarmi della mia fama come dici tu, ero nel suo studio, come ogni sera dall'inizio della scuola-Non ricevette nessuna risposta, i secondi passavano e l'altro sembrava essere scomparso.
Allora a quel punto Harry alzò lo sguardo...ma non si sarebbe mai aspettato di incrociare quello di Malfoy ancora fisso su di lui, inespressivo...come se cercasse delle risposte nei suoi occhi.
Harry avrebbe tanto voluto dire qualcosa, ma non ci riusciva.
Non riusciva a dire niente, non riusciva a distogliere lo sguardo...si sentiva completamente perso.
Che sensazione assurda, cosa diavolo stava provando...
-I-io penso che per oggi possa bastare...grazie- disse alzandosi svelto senza rivolgere più un minimo sguardo all'altro e dirigendosi fuori dalla stanza.Evidentemente la punizione non era stata come se la aspettava, per niente.
Non riusciva a capacitarsi che quello con qui aveva appena passato le ultime ore era Malfoy, la serpe da cui riceveva insulti ogni giorno.
Magari era malato o aveva assunto per sbaglio qualche pozione che lo ha cambiato di colpo.
Non sapeva più cosa pensare, sta di fatto che lo avrebbe rivisto la settimana seguente, e il suo istinto diceva di non andarci...ma Piton non sarebbe stato affatto felice.Erano le 23 quando Harry tornò nel bagno a rinfrescarsi nuovamente il viso.
Poteva fermamente dire che era stata una giornata stressante, probabilmente più delle altre, e non vedeva l'ora di andare a dormire e cercare di non pensare a niente, pur sapendo che anche se ci sarebbe riuscito, i soliti sogni lo avrebbero tormentato come ogni notte.Prima di continuare vi chiedo di dirmi in piena sincerità cosa ne pensate, e vi ringrazio moltissimo per continuare a seguire la mia storia, spero non mi abbandoniate mai.
Vi chiedo scusa se questo capitolo non è molto lungo, ma sono stata molto impegnata, spero di rifarmi con i prossimi.
Grazie e aspetto i vostri commenti.
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Scared, Potter?
FanfictionIl famoso prescelto Harry Potter e l'acclamato serpeverde purosangue Draco Malfoy sembrano destinati a odiarsi dalla nascita. Ma qualcosa durante il quinto anno sorprenderà entrambi mettendoli in confusione e ponendogli varie domande. (Prendo spunto...