4.Fine primo giorno

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La cena nella Sala Grande non fu un'esperienza piacevole per Harry.
La notizia del suo scontro con la Umbridge aveva viaggiato con straordinaria velocità.
Quando si sedette a mangiare con Ron e Hermione udì tutto un sussurrare attorno a lui, e nessuno pareva preoccuparsi che lui sentisse che cosa dicevano.
Al contrario, sembrava che sperassero che si arrabbiasse e ricominciasse a urlare, in modo di ascoltare la sua storia di prima mano.
-Dice che ha visto assassinare Cedric Diggory...-
-Sostiene di aver combattuto con Voi-Sapete-Chi...-
-Ma andiamo...-
-A chi crede di darla a bere?-
La pioggia picchiava sulle finestre dei corridoi deserti, che portavano alla Torre di Grifondoro.
Harry aveva l'impressione che il primo giorno fosse durato una settimana, ma aveva ancora una montagna di compiti da fare prima di andare a dormire.
-Mimbulus mimbletonia- disse Hermione prima che la Signora Grassa lo chiedesse.
Il ritratto si aprì e i tre varcarono il buco.
La sala comune era quasi vuota, quasi tutti erano ancora giù a cena.
Grattastinchi si srotolò, balzò giù da una poltrona e trotterellò verso di loro facendo le fusa.
Harry guardò le fiamme, si sentiva svuotato e sfinito.
-Com'è possibile che Silente l'abbia permesso?- Gemette Hermione all'improvviso.
-Come può permettere che quella donna orribile sia nostra insegnante? E nell'anno dei G.U.F.O. per di più!-
-Bè Hagrid ce lo ha spiegato no? Nessuno vuole più quel posto...dicono che è maledetto.-
-È ovvio che è qui per spiarci, se l'ha mandata Caramell-
Sbottò Hermione.
-Dai facciamo quei compiti, togliamoceli dai piedi...-
Disse stancamente Harry.
Recuperarono le borse dei libri e tornarono alle poltrone vicino al fuoco.
Gli altri ragazzi cominciavano a tornare dalla cena...Harry distolse lo sguardo dal buco del ritratto, ma sentì lo stesso tutti gli sguardi su di sé.
-Facciamo prima Piton?- chiese Ron intingendo la piuma nell'inchiostro.
-Le proprietà della pietra di luna...e i suoi usi...nelle preparazioni di pozioni...- recitò, scrivendo le parole in cima alla sua pergamena.
-Ecco.-
Sottolineò il titolo, poi guardò Hermione, in attesa.
-Allora, quali sono le proprietà della pietra di luna e i suoi usi nella preparazione di pozioni?-
Ma Hermione non stava ascoltando...cercava di scrutare Fred, George e Lee, che erano seduti al centro di un gruppo del primo anno.
-No, mi dispiace, questo è troppo.-
Si alzò decisamente furiosa.
-Andiamo, Ron.-
-Io...cosa? No...dai, Hermione...non possiamo sgridarli perchè regalano dei dolci-
-Sai perfettamente che quelli sono pezzi di Torrone Sanguinolento o...Pasticche Vomitose o...-
-Pasticcetti Svenevoli?- Suggerì Harry piano.
Hermione raddrizzò le spalle e marciò dritta verso Fred e George.
-Ha tutto sotto controllo- borbottò Ron sprofondando nella sua poltrona.
-Basta così!- gridò Hermione...entrambi alzarono lo sguardo, un pò sorpresi.
-Si, hai ragione- disse George annuendo -questo dosaggio sembra abbastanza forte, vero?-
-Ve l'ho detto stamattina, non potete sperimentare le vostre schifezze sugli studenti!-
-Li paghiamo!- obbiettò Fred indignato.
-Non me ne importa, potrebbe essere pericoloso!-
-Sciocchezze- disse Fred.
-Calmati, Hermione, stanno bene!- la rassicurò Lee, passando fra i ragazzini svenuti e infilandogli dei dolcetti viola nelle bocche aperte.
-Si, guarda, si stanno riprendendo- disse George.
Alcuni bambini in effetti si muovevano.
Parecchi sembravano così spaventati nel trovarsi distesi a terra, che Harry intuì che non erano stati avvertiti dell'effetto dei dolciumi.
-Non potete farlo! E se qualcuno stesse male sul serio?-
-Non li faremo star male, l'abbiamo già sperimentato su di noi, è solo per vedere se tutti reagiscono allo stesso modo...-
-Se non la smettete, io vi...-
-Ci metterai in castigo?- chiese Fred in modo provocatorio.
-Ci farai scrivere cento volte la stessa frase?-
-No.- rispose con la voce vibrante di rabbia -scriverò a vostra madre.-
-Non dici sul serio.- boccheggiò George.
-Oh, sì. Non vi posso impedire di mangiare quelle stupide cose, ma di provarle su quelli del primo anno si.-
Fred e George erano atterriti.
Con un ultimo sguardo severo, tornò a passi rigidi alla sua poltrona vicino al fuoco.
-Grazie per il sostegno Ron.- disse lei acida.
-Te la sei cavata benissimo da sola- borbottò Ron.
Hermione fissò il foglio di pergamena per qualche istante...
-Oh, è inutile, adesso non riesco a concentrarmi. Vado a dormire.-
Spalancò la borsa, Harry pensò dovesse mettere via i libri, invece estrasse due oggetti informi di lana, li posò con cautela su un tavolo vicino al fuoco, li coprì con dei pezzi di pergamena stroppicciata e una piuma spezzata e si ritrasse per ammirare l'effetto.
-Che cosa stai facendo?- Chiese Ron, scrutandola come se temesse per la sua salute mentale.
-Sono berretti per elfi domestici. Ho iniziato a farli quest'estate.-
-Lasci in giro berretti per elfi domestici?- domandò Ron lentamente -E li copri di immondizia?-
-Sì- rispose Hermione in tono di sfida.
-Non vale! Stai cercando di indurli a prendere i berretti con l'inganno. Li liberi quando potrebbero non volerlo.-
-Ma certo che vogliono essere liberati! Non provare a toccare quei berretti Ron!- Se ne andò incamminandosi verso il suo dormitorio.
-Almeno dovrebbero vedere quello che raccolgono.-
Disse Ron con fermezza togliendo l'immondizia dai berretti di lana -Comunque...- arrotolò la pergamena sulla quale aveva scritto il titolo per il tema di Piton -è inutile cercare di finirlo adesso, non ci riesco senza il suo aiuto. Tu hai la più pallida idea di cosa dobbiamo scrivere?-
Harry scosse il capo, e nel farlo si accorse che il suo dolore alla tempia stava peggiorando.
Sapendo benissimo che la mattina dopo avrebbe rimpianto di non aver finito i compiti, amucchiò i libri dentro la borsa.
-Vado a dormire anch'io.-
Si avviò verso il dormitorio, entrando si accorse che la maggior parte dei ragazzi lo stava fissando, ma proseguì senza alzare lo sguardo.
Finalmente si buttò di peso nel suo morbido letto, che sembrava molto più comodo del solito, data la sua stanchezza.
Quella estenuante giornata sembrava finalmente finita.
Si addormentò sperando in un domani migliore di quello passato, anche se era consapevole che avrebbe dovuto affrontare la punizione con quel rospo, ma cercò di non pensarci per il momento.

Scusate per il ritardo ma sono stata malissimo.
Mi scuso anche per quelli a cui questi pezzi sembrino poco fantasiosi e piatti...ma mi servono anche questi per quello che voglio scrivere (muahah)
Bhe spero vi stia piacendo, grazie a tutti.
Se avete consigli o commenti vi prego di farli.

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