Capitolo 1

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X: Signorina! Signorina si svegli!
Io: Mmh...Roger, lasciami dormire...
Roger: Signorina, oggi è il primo giorno del 2^ superiore!
Spalancai gli occhi, scesi velocemente dal letto e, correndo, mi diressi verso il cesso.
Io: Aki, muovi quel cazzo di culo ed esci dal cesso!
Aki: Ehy senti, sono appena entrato, non rompere i coglioni!
Amy: Se ti aspetto, non finiamo più. Io entro!
Ci lavammo insieme e alla fine abbiamo combinato il bordello: ci siamo schizzati con l'acqua e abbiamo bagnato il mondo. Pensate un: il nostro bagno ha 3 lavandini, 2 docce, e una vasca da bagno e noi siamo riusciti a bagnare TUTTO.
Ma sticazzi.
Scendemmo le scale, e trovammo i nostri genitori ad aspettarci.
Mamma: Buongiorno piccolini!
Papà: Buongiorno campioni! Come stanno gli studenti più diligenti di tutta la scuola?
Io: Abbastanza bene.
Aki: Idem.
Mangiamo la nostra abbondante colazione e andammo a vestirci e, come sempre, ci vestimmo uguali: una maglia a maniche corte degli Aerosmith, jeans neri aderenti e le All Stars nere.
E adesso arriva il momento di litigio.
Accompagnare o non accompagnare, questo è il dilemma.
Roger: Volete che vi accompagni con la Ferrari, con la Lamborghini o con la Limousine?
Aki: E se non ci accompagni proprio? Sarebbe una buona idea. Ti abbiamo detto tante di quelle volte che non vogliamo essere accompagnati per non far scoprire che siamo figli di Albert Marshall Rose, uno dei più noti miliardari del mondo.
Roger: Facciamo così: io vi accompagno metà strada e il resto lo fate a piedi.
Io/Aki: Okay, ci stiamo!

* * *

Io: Grazie mille Roger!
Roger: Fate attenzione signorini! Buona giornata!
Dopo le svariate raccomandazioni di Roger, ci avviammo. L'avevano ristrutturata: non era più di colore giallo sbiadito, era di un rosso acceso; le finestre erano state cambiate ed erano più grandi. Entrammo e vedemmo che era tutto cambiato, gli armadietti erano verde mela, le pareti erano gialle e il parquet era stato aggiustato.
Stavo "ammirando" la restaurazione, quando sento una voce stridula e antipatica.
SALLY ACORN.
Sally: Guardate, sono arrivati i secchioni! Avete fatto sesso con i libri?
Risero tutti.
Io: Non trovo che questa tua battuta sia divertente.
Sally: Ma io, a differenza tua, sono fidanzata con il più bello della scuola e ho perso la verginità. Tu invece non hai neanche un amico.
Io: Non mi servono gli amici. Sono solo degli sporchi traditori.
X: Sempre così ottimista.
Mi girai e lo vidi.
Sonic The Hedgehog: il più bello della scuola/bullo.
Io: Sonic.
Sonic: Amy.
Incrociai le braccia. Odiavo quando mi guardava, anzi odiavo proprio lui.
Sonic: Vedo che non sei caduta sotto il mio fascino.
Amy: Seh. Il fascino lo tieni tutto nel culo, ma non il culo stesso, proprio la merda.
Aki: QUESTA BRUCIA!
Io: Grazie.
Ero fiera di me, ma lo vidi avanzare verso di me con i pugni chiusi. Non avevo paura: durante l'estate ho seguito un corso di autodifesa.
Sonic: Adesso ti faccio vedere io chi ha la bellezza in culo.
Alzò il pugno per colpirmi, ma con scatto veloce, riuscì a bloccarlo. Ci guardammo e io sfoggiai uno dei miei sguardi e sorrisi più inquietanti ma allo stesso tempo sensuali.
Io: Ah, davvero? Forse, ma non oggi.
E lo scaraventai su un armadietto.
Aki: Ci si vede in giro. Cià.
E ci avviammo in classe.
Io: quel "Cià" mi ha fatto ridere.
Aki: Dimmi tu quando non ti faccio ridere...ehm... Ciao Sonia...
Oh, non l'avevo propria vista. Lei ha fatto scoppiare di amore il cuore di mio fratello: chissà come ci si sente ad essere innamorati di qualcuno.
Io: Ciao Sonia.
Sonia: Ciao Amy! Ho sentito quello che hai detto ha mio fratello e, ti giuro, adesso ti stimo.
Io: Oh, beh, grazie...
Non mi piaceva quando qualcuno mi faceva un complimenti, è...imbarazzante.
Aki: Beh...ehm...Ciao...
Sonia: Ciao Aki! Ciao Amy!
Suonò la campanella.
Aki: Cazzo siamo in ritardo! MUOVIAMOCI!
Corremmo come matti verso la classe e, quando arrivammo, buttai lo zaino sul banco in fondo alla classe.
Eravamo i primi, come al solito.
Pian piano la classe si stava riempiendo e solo in quel momento mi ricordai che Sonic e Sally venivano in classe con noi e, infatti scelsero il posto davanti al nostro. La stronzaggine, proprio.
Entrò il professore di storia. Una delle mie tante materie preferite.
Prof: Bentornati a scuola ragazzi! Allora, raccontate un po', cosa avete fatto durante le vacanze?
La maggior parte andò al mare, altri in montagna. Sally e Sonic sono andati a Miami insieme per tutta l'estate. Noi invece dicemmo che, dopo aver finito tutti i compiti, siamo andati a Londra agli Studios di Harry Potter, poi in Egitto e infine siamo tornati a casa.
Il professore, invece, era diventato padre di un bellissimo bambino. Poi suonò subito la campanella e Sonic e Sally corsero velocemente fuori dall'aula.
Uscì anch'io e tutto successe così velocemente: Sonic mi buttò addosso un secchio di vernice rossa.
Sonic: Così impari a insultarmi.
Iniziai a piangere a dirotto.
Quando Aki mi vide piangere e ebbe uno scatto d'ira.
Sonic e Aki iniziarono a picchiarsi, mentre io cercavo di fermarli. Alla fine gridai. Un grido spezzato dalle lacrime, che scendevano ancora.
Io: SMETTETELA! SMETTETELAAA!
Aki si fermò, mi prese in braccio e mi portò in bagno.
Riuscì a togliere la vernice e Aki mi portò dei vestiti di ricambio, che si era fatto portare, di nascosto, da Roger.
Guardai Aki e scoppiai di nuovo a piangere tra le sue braccia.
Aki: Sssh. Calmati, ci sono io qui.
Io: Non capisco cosa gli ho fatto. Perché mi tratta così. Io cerco anche di stargli simpatica.
Stavo singhiozzando.
Aki: Lo so, tesoro, lo so. È lui che è scontroso.
Io: Perché fa così? Non gli ho fatto niente.
Avevo la vista offuscata, ma riuscì a vedere solo una persona nel corridoio deserto.
Sonic mi stava fissando.

Ti amo più di qualunque altra cosa || FF SonamyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora