Ti amo più di qualunque altra cosa || FF Sonamy

Capitolo 6

Sono passati 2 mesi da quando sono fidanzata con Sonic, e già abbaimo litigato almeno 10 volte.

Sto attraversando il Mar Rosso.

Ho sempre mal di testa, ho attacchi d'asma, la notte non riesco a dormire pensando a quello che ho passato da bambina.
Ho avuto un sacco di problemi di salute...

Flashback...

Mamma: Tesorino, adesso la mamma ti deve dire una cosuccia...
La guardai con aria interrogativa
Mamma: Amore mio, tu hai una tumore al cervello e ai polmoni. Non preoccuparti, i dottori sapranno cosa fare.
Io: Mamma, ho paura...
Piansi. Piansi come non mai. Non volevo morire. Volevo diventare grande. Farmi degli amici. Avere un fidanzato. E invece la mia vita era sospesa sopra un filo delicato e debole.

* * *

Sentii una voce che mi chiamava.
Avrei riconosciuto quella voce ovunque.
Il ragazzo che mi ha cambiato la vita.
Io: Che c'è, Sonic?
Sonic: È successo qualcosa? Sembri pensierosa. E poi sei pallida come un cadavere!
Io: Da quand'è che tu ti preoccupi tanto di me? Sei sempre fuori con i tuoi amici.
Sonic: Ehy! Sei la mia ragazza! Come potrei non pensare a te!
Professore: The Hedgehog! Devi stare zitto, sto spiegando la lezione!
Sonic: Scusi professore.
Mi massaggiai le tempie. Possibile che doveva capitare tutto a me!

* * *

Iniziai a studiare. Era l'unica cosa che mi faceva dimenticare tutto quello che avevo passato. Ho avuto regole ferree, sono sempre andata bene a scuola e non mi vedrei mai con una sigaretta in mano, vestita da puttana ,con i pantaloncini che lascia vedere tutto e una maglia corta. Mi vengono i brividi solo a pensarlo. Eppure a Sonic piacciono le ragazze così: avevo una mezza idea di diventare così, poi però mi sono detta " Ma chi se ne frega!"

Roger interruppe il mio studio, e lo vidi con un vassoio in mano contenente una tazza di caffè caldo, una ciotola con dentro alcune zollette di zucchero e due biscotti.

Io: Grazie mille ,Roger. Sai sempre come farmi felice
Roger: Si figuri. Ormai la conosco da 15 anni.
Io: Da pochi anni, insomma!

Ridemmo insieme: Roger è l'unico di cui mi fido ciecamente, l'unico che mi consola quando sono davvero triste e nessun'altro lo capisce.
Se ne ando lasciandomi finire di studiare. Poi si apri di nuovo la porta.

Io: Ma tutti che vogliono vedermi oggi!
Sonic: Amore mio della mia vita!

Chiuse la porta, butto lo zaino a terra e corse da me per abbracciarmi facendomi cadere dalla sedia. Con lui sopra. Mi sentivo tremendamente in imbarazzo. In due mesi di fidanzamento questa cosa non era mai accaduta. Alzo la testa e mi guardo: mi persi improvvisamente nei suoi occhi. Non avrei mai pensato di amare una persona cosi tanto.

Sonic: Ehy amore...
Io: Ciao...

Credevo che si alzasse, che capisse il mio imbarazzo, che era pesante 40 tonnellate. Invece no, poso le sue labbra carnose e umide sulle mie. Il mio cuore stava esplodendo. Stavo provando un'emozione indescrivibile. Una di quelle che descrivono solo nei film o nei libri.

Poi mi resi conto di quello che stava succedendo realmente. Lo spinsi via, mi alzai e mi sistemai la maglia. Come avevo potuto farmi fregare. Eppure le mie regole erano state chiare. Niente baci e niente nomignoli del cazzo.

Sonic: E io che mi stavo eccitando! Dai lasciati baciare!
Io: Sonic! Ma come ti viene di dire queste cose!

Rise: aveva quella rista che avrebbe fatto innamorare chiunque. Persino una lesbica.

Io: Vogliamo studiare?

Annui. Odio quando mi fissa con sguardo malizioso.

* * *

Roger: Signorini, la cena è pronta.
Io: Sonic, vai tu. Io non ho fame.
Sonic: Amy... perche non mangi. Sei troppo magra.

Se sapesse quello che sto passando...

Amy: Non ho fame. Vai a magiare tu!

E feci uno dei sorrisi piu falsi che mi riuscivano.

Uscì dalla stanza e mi lasciò da sola. Presi le cuffie e il cellulare, e mi lasciai trasportare tra le eleganti melodie di Mozart, Johannes Brahms, Vivaldi, Gioacchino Rossini e Beethoven. E li, trovai la pace...