capitolo 2

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"Luke cosa succede in quell'orfanotrofio?"chiese con tono dolce

"N-Niente"dissi abbassando lo sguardo

"Davvero ti aspetti che io ci creda?"chiese retorico appoggiando le mani sul tavolo ai lati delle mie gambe e continuando a guardarmi incessantemente negli occhi

Presi un lungo respiro"davvero non è successo niente"dissi abbassando lo sguardo

Cercavo di reprimere le lacrime che minacciavano di uscire dai miei occhi.

"Luke mi dispiace scusa forse non dovevo insistere,se non ne vuoi parlare fa niente"disse posando una mano sulla mia spalla, sussultai per il dolore"Dio scusa"disse mortificato

Gli sorrisi rassicurante"è okkey"dissi

"Beh ehm domani mattina arriveranno i miei e gli parlerò dell'adozione"disse con tranquillità

Per poco non mi strozzavo con la mia saliva.

"C-cosa"chiesi tossendo

Lui ridacchiò.

"Si beh non mi piace come ti trattano e in più ho sempre voluto un fratellino e tu sembri simpatico"disse sorridendo

"Davvero mi adotterai?"chiesi titubante

Avevo paura di essere preso in giro, d'essere abbandonato dinuovo, come quella volta, non la dimenticherò mai.

Mi adottarono per la prima volta quando avevo 4 anni ma poi mi riportarono subito in orfanotrofio dicendo che richiedevo troppe cure e attenzioni, non ero quello giusto, non mi sono mai sentito giusto, sono stato sempre sbagliato.

Non socializzavo e li mettevo in costante imbarazzo.Un povero orfanello maldresto non era alla loro altezza, avevano bisogno di un bambino più piccolo da poter istruire, io ero un caso perso, ma la cosa più dolorosa fu che io mi ero affezionato a loro, anche se non ricordo più niente.

"Hey Luke ci sei?"mi chiese Michael sventolandomi la sua mano avanti al viso

"Mh si"dissi scuotendo la testa

"Luke perché stai piangendo?"mi chiese corrucciandosi

"Brutti ricordi ma è okkey non preoccuparti"dissi fingendo un sorriso, non mi ero neanche reso conto di star piangendo, ormai era una cosa che facevo sempre

Lui mi sorrise di ricambio

"Luke io non vorrei sembrare scortese ma.."Michael si grattó il collo in imbarazzo

"Se c'è qualcosa che non va puoi dirla tranquillamente"dissi scrollando le spalle

"Beh..ugh non voglio offenderti"disse balbettando

Poi mi ricordai di quando ero appena piombato in camera sua.

"Io non rubo"dissi difendendomi

"No, non è per quello"disse sospirando

Sbuffai seccato"dai allora parla"dissi incitandolo a continuare

"Beh..avresti bisogno di una doccia"disse arrossendo e io scoppiai a ridere

"Ma lo so"dissi ridacchiando

Lui tirò un sospiro di sollievo"beh se vuoi puoi farti la doccia"disse

"si certo!"urlai felice scendendo dal tavolo,lui ridacchiò e mi fece segno di seguirlo al piano di sopra,la sua casa era propio grande,mi chiedo come faccia ad avere tanti soldi,qui a Sydney l'unica famiglia che può permettersi una casa del genere sono i Clifford.....aspettate un secondo....

you want to be my brother?||MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora