Capitolo 11

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Dato che una ragazza molto gentile, mi ha aiutata con le ff ho deciso di non eliminarle, ma gli aggiornamenti saranno lenti.
Prima cosa: volevo eliminare le ff perché non mi piace il modo in cui sono strutturate e il metodo di scrittura che ho utilizzato.
Ma come si dice....è meglio migliorarsi che arrendersi (l'ho detto io ma sh)
Quindi nulla, spero non abbiate levato la ff dalla biblioteca e nulla, godetevi il capitolo

*****

Erano le quattro del mattino e Michael non aveva alcuna intenzione di dormire.

Calum era andato a casa, ma Ashton era con lui. Sua madre e suo padre erano ancora impegnati con le ricerche.

"Cosa vuole da lui?" Chiese Michael, infilandosi le mani nei capelli.

Ashton sospirò e scosse la testa "non lo so, amico" disse mordendosi il labbro.

Sentirono il telefono di Michael squillare, segno che gli era arrivato un messaggio.

Prese il telefono dalla tasca posteriore de jeans, lo sbloccò e lesse il messaggio.

Voglio 5 mila dollari e che annulliate la sua adozione.

Sopra era allegata una foto sfocata, del viso di Luke.

L'occhio destro del ragazzino era talmente gonfio e viola da far impressione, aveva vari taglietti sul viso e del sangue, che colava sia delle labbra che dal naso.

Michael sentì una morsa al cuore e lasciò cadere il telefono a terra, per poi stringere i pugni.

"Che hai visto?" Chiese Ashton preoccupato, mentre lo guardava.

Michael sollevò il tavolino del soggiorno e lo spinse, facendo frantumare il vetro in mille pezzi, come il suo cuore.

"Devo trovarlo, hai capito!?" Urlò, in preda ad un attacco di panico.

Prese Ashton dal collo e lo spinse contro al muro, guardandolo.

"Okey amico, ho capito. Allora...fammi vedere che ti ha scritto" disse e quando Michael mollò la presa raccolse il telefono dell'amico da terra e vide la foto.

"Non si vede lo sfondo" aggiunse con fare pensieroso "non capisco dove sono" aggiunse mordendosi il labbro.

Michael provò a calmarsi e sbuffò lievemente "sei d'aiuto" disse, con fare ironico.

"Aspetta" Ashton igrandì la foto e si morse il labbro "è un luogo buio e..uhm..non capisco cosa c'è nel fondo" disse sospirando.

"Dobbiamo far vedere questa foto alla polizia" disse Ashton, posando il telefono sul divano.

Michael sbuffò e scosse la testa "no, non hanno ancora trovato un cazzo di niente, sono dei buoni a nulla, lo troveremo noi" disse e poi si infilò la giacca di pelle nera.

Ashton lo guardò confuso e inarcò le sopracciglia.

"Andiamo a fare un paio di controlli" disse uscendo da casa.

Ashton lo guardò e poi lo seguì, senza dire nulla.

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"Allora Lukey, cosa vuoi dire ai tuoi genitori?" Chiese ridacchiando, mentre filmava Luke, con il suo telefono.

Luke abbassò lo sguardo e non disse nulla, strizzando gli occhi.

"Non parli? Sei timido?" Chiese ridacchiando e si avvicinò a lui, prendendogli il viso in una mano "parla" disse con tono di voce calmo.

Luke continuò a rimanere in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto.

"Ho detto parla!" Urlò, tirandogli uno schiaffo in pieno in viso, ma Luke rimase impassibile.

"Okey, so come far sbloccare i ragazzini timidi" disse, sbottonandosi la cinta dei pantaloni.

***************

"Per favore pagatelo!" Michael guardò il video innoridito, con le lacrime agli occhi.

Si passò una mano sul viso e sospirò, guardando Ashton "dovevo controllarlo" disse singhiozzando "è colpa mia" mormorò.

Ashton scosse la testa "non buttarti giù....buttarti...Michael Michael, rimetti il video!" Disse velocemente.

Michael lo guardò confuso ma rimise il video.

"So dove lo tiene" urlò Ashton e si infilò la giacca.

"Presto!" Disse poi, e salì in moto, mentre Ashton guidava Michael inviò un messaggio a sua madre, dicendogli di inviare una pattuglia all'indirizzo scritto.

La moto sfrecciava veloce fra le mille macchine che correvano.

Perché con tante persone nel mondo Luke?

Appena Ashton fermò la moto michael ci scese di corsa, per andare nell'edificio.

Con una spallata aprì la porta, per poi correre per tutto l'edificio.

"Tu cerca Luke, io il figlio di puttana" disse Michael, ma Ashton scosse la testa

"Non andrai in galera per omicidio, io vado da lui, tu da Luke" disse e poi si sentì una porta sul retro sbattere "corri da Luke, io lo vado a prendere" disse il riccio e corse fuori dal vecchio magazzino

Michael non se lo fece ripetere due volte e corse giù dalle scale.

Sentì dei piccoli mugolii, come urla soffocate.

Trovò Luke dentro una valigia, nudo, in una posizione anormale.
"Hey piccolo, ci sono io ora" disse e gli tolse il bavaglio, per poi prenderlo in braccio e coprirlo con la propria giacca.

Appena lo portò fuori i medici gli strapparono Luke dalle braccia e lo caricarono in un'ambulanza.

"Devo andare con lui!"urlò, guardandoli disperati.

Sua madre salì nell'ambulanza e suo padre lo abbracciò, lo abbracciò molto forte.

Michael aveva visto gli occhi di Luke, erano diversi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 21, 2016 ⏰

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