Capitolo 3

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Jamila's Pov
Avevo agito forse troppo impulsivamente, troppe cose in una sola sera.
Mercoledì non andai, mamma mi voleva a casa per badare al gatto della vicina, una vecchiaccia finita in ospedale con il femore rotto.
In fondo mi andava bene così: non avevo troppa voglia di rivedere Asher dopo la cazzata che avevo combinato.
*Sophie non posso venire... Missione Sfigatto. Vengo domani per la prova abito. P.S: non vedo l'ora😏*
*Wtf?! Gatto? Vedi di non portarmi in casa peli domani, altrimenti Balù ti sbrana viva... Anche lui li odia😈😇. Successo qualcosa tra te e Asher?*
*Sabato sono andata con Mike all'Angel. Gli ho dato un bacio a stampo un po' a lato della bocca.*
*👏🏻👏🏻😍👏🏻👏🏻*
*Ahaha, a domani :)*
*Bye*
Sophie aveva diciassette anni, la più grande, ma con un fisico asciutto e di media statura, attorno al metro e sessantotto. Aveva capelli lunghi e nero petrolio fino alla vita, liscissimi. I suoi occhi erano scuri, bui ed eleganti quanto la notte. Le sue ciglia erano sempre piene di eye-liner e Mascara, le sue palpebre cosparse di matita nera. Le sue labbra erano costantemente color perla o violacee, a seconda della giornata. I suoi lineamenti attraenti e fini, con un corpo snello.
Mi sentii afferrare i fianchi da dietro e cosa mi venne impulsivo dire, se non il nome che più desideravo?
- Ash... -
Mi girai di scatto, spingendo già il viso verso l'alto, verso le sue labbra...
- Ferma carina. Sono il tuo fratellone. Non so se tu voglia limonare con me. -
Delusa ma allo stesso tempo compiaciuta lo abbracciai.
- Scusami, è che io... -
- Sei persa. Innamorata persa. E presto verrai ritrovata. Da lui. -
Mi guardava negli occhi, serio e sereno, rassicurante.
- Tu con chi verrai? -
- Ahaha credo con Bobby. -
- Ti voglio bene. -
- Anch'io amore mio. -
Mi prese in braccio e camminò fino al salotto.
Si stese sul divano ed io con lui.
Ci addormentammo sotto una coperta, così avvinghiati, dopo aver parlato a lungo dei nostri segreti ed esserci coccolati.
- Sveglia ragazzi, la scuola!-
- Oh no! -
Urali io precipitandomi dentro la doccia. Non feci in tempo ad asciugare i capelli che già mi ritrovavo a correre fuori di casa per prendere l'autobus.
Finita la giornata scolastica, tornai a casa ed aspettai l'ora in cui terminava il liceo: un'ora dopo il mio rientro a casa mi presentai alla porta di Sophie.
- Ciao!!! -
Mi strillò lei.
- Bonjour ma belle! -
Le risposi con un abbraccio.
Entrai in casa e mi spinse subito in camera sua, a cercare un abito. Non prima di aver preso un vassoio di biscottini ricoperti di glassa sfornati caldi dalla madre.
- Mentre cerco le cose potresti spiegarmi meglio cos'è successo sabato? -
Si mise a rovistare tra gli armadi.
- Dopo che voi ve ne siete andati ho chiarito brevemente se a lui dispiaceva o meno. Poi lui è andato direttamente all'Angel ed io sono tornata a casa. Lì ho chiesto il permesso per domani sera e si è aggiunto Mike che mi ha proposto di andare con lui al bar. Dopo un po' abbiamo convinto nostra madre che ha acconsentito.
Nevil ci ha provato tutta la sera ed anche per questo, a fine serata gli abbiamo detto che alla festa saremmo andati insieme. Poi... Lui mi ha messo una mano sul fianco, mi ha stretta a sé, ed io ho appoggiato la mia testa al suo petto... Ed è stato meraviglioso... -
Mi seguiva, perciò continuai.
- Poi Nevil ci ha stuzzicati e lui mi ha dato un bacio sulla guancia. D'impulso l'ho restituito a bordo della bocca. -
Sophie mi guardava ipnotizzata.
"Nuovo super potere sbloccato: ipno-occhi."
- Lui non credo ti ama. Mi spiace. Credo lo abbia fatto solo per... Nevil. Sai settimana scorsa è uscito con Flor ed avevano un atteggiamento piuttosto... Complice. Mi dispiace. -
- No ma non fa niente. In questi giorni non sto più pensando molto a Zack... Ma basta poco a cambiare il flusso dei miei pensieri. -
Tirai fuori il migliore dei miei sorrisi, mentre dentro andavo in frantumi.
- Ho trovato un paio di cosette... Questo nero? -
- Mh. -
- Questo? -
- Non è il mio genere. -
- Ah questo! -
Mi disse estraendo l'appendiabiti con il rispettivo vestito.
- Noo. -
- Uffa... Allora metti questo e non si discute. -
- Wooow. -
Risposi ammirata, incantata alla vista del vestito.
- È... Perfetto. -
Toccai la stoffa color acqua marina che si estendeva dal bacino in poi.
Aveva una morbida scollatura a cuore di una tonalità così chiara da sfiorare il bianco. Molti brillanti lo ricoprivano e via via che l'abito si estendeva fino a cinque centimetri sopra il ginocchio la sfumatura di verde si scuriva, e scomparivano i brillanti.
- Posso...? -
- Certo. -
Mi incoraggiò Sophie.
Lo misi e mi guardai allo specchio. Vidi nel riflesso la ragazza prendermi il capelli e pettinarmeli accuratamente sulla clavicola e il seno sinistro, nascondendo la riga dei capelli a metà testa.
- Sei bellissima. Ash avrà da perdere completamente la testa. -
- Grazie. -
Le sussurrai, veramente grata. Ci stringemmo in quello che sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio per parecchio tempo.

Dentro quella stanza - Horror storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora