Noah scelse un libro dopo dieci minuti: "Le cascate nei tuoi occhi" .
<<Guarda, ho scelto.>> Disse Noah interrompendo la mia lettura.
<<Perché questo?, sei un romanticone?>> Dissi stuzzicandolo.
<<Cosa ti fa pensare questo?>>
<<Il fatto che hai preferito startene qui con me invece di guardare una partita di Basket.>>
Mi sorrise.
Iniziò a leggere, finché passarono due ore.. erano le 18.
<<Ascolta Noah..Io torno a casa.>> Dissi alzandomi.
<<Ciao Charlie..>> Disse guardandomi.
<<Grazie per il Benvenuto, ci voleva.>>
Tornai a casa, fermandomi al ritorno in un negozio di scarpe..E comprandomene un paio discrete della mia misura.
Mia madre mi venne incontro, volle sapere tutto quello che avevo fatto.
<<Dai, come primo giorno non è andato male!>>
<<Per niente..>> Dissi ridendo.
Mi sistemai in camera mia, mi coricai nel mio letto..Lo sentivo un po più duro del solito, e alzando il lenzuolo trovai molte lettere.
Lessi cosa c'era scritto fuori, erano intestate a mia madre ed erano state spedite da una strana associazione, provai ad aprirle, mentre lo facevo mio padre entrò in camera "Vieni a cena." disse.
<<Sisi.>> Dissi nascondendo le lettere sotto al cuscino.
<<Cosa stavi facendo?>>
<<I compiti.>>
<<Compiti? Vi lasciano compiti?>>
<<Ehm no, li faccio io per ripassare le lezioni.>>
<<Capisco.>>
Sicuramente non mi aveva creduto, per uscì ed io facendo un sospiro usciì dopo di lui.
La cena era sicuramente meglio di ciò che avevo mangiato alla mensa.
I miei fratelli come sempre mi ignoravano, erano davvero cattivi con me, mi avrebbero voluto fuori da questa casa, ma siccome sono entrambi più grandi di me, credo che saranno loro a lasciarla per primi.
Dopo la cena cercai di andare subito in camera, a prendere quelle lettere.. ma mia madre mi aveva interrotta.
<<Aspetta, Charlie.. volevo dirti che mi dispiace per le tue scarpe, e te ne ho prese un altro paio oggi.>> nel frattempo mio padre si diresse su nelle camere da letto.
<<Oh, grazie ma non dovevi..Ne ho già preso un altro paio.>>
<<Prendile, per favore.>> Disse dandomele.
Mi affrettai ad andare in camera, trovai mio padre davanti alla porta, stava uscendo.
<<Che fai qui?>>
<<Nulla.. Controllavo le finestre.>>
<<okay..>>
Subito alzai la coperta del letto, quelle lettere non c'erano più.
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Cuore nero.
General FictionCharlie, diciottenne nata a Washington vive in una piccola cittadina della Finlandia. Lei è stata abbandonata alla nascita, sembra che nessuno le voglia bene.. C'è sua madre adottiva Karla, e c'è suo padre adottivo Cory; C'è Lucas e c'è Sarah, i suo...