Cuore nero.

Mamma?

Avevo voglia di andare da mio padre e chiedergli perché avesse levato quelle lettere da sotto il cuscino, ma ovviamente non potevo.
Scesi di sotto, per vedere se i miei stavano leggendo quelle lettere, sentii che stavano parlando e così mi fermai all'orlo della scala.
<<Cory mi sa che è arrivato il momento..>>
<<Mi dispiace moltissimo, ma forse è meglio così.>>
<<Non è ancora detto che se ne andrà, può darsi che non vuole vederla.>>
Mentre ascoltavo mio fratello Lucas mi spinse facendomi scivolare sul primo gradino, si mise a ridere mentre io avevo un piede gonfio.
<<Così impari a spiare i miei genitori.>>
Sarah sentendo le risate del fratello uscì dalla camera e scoppiò a ridere quasi quanto lui.
<<Spiona! >> Urlavano.
Mi alzai ripulendo l'abito e con grazia scesi le scale.
<<Mamma, papà.>> Dissi.
<<Si?>>
<<Dovete dirmi cosa sta succedendo.>>
Si guardarono.
<<Sarah, Lucas..Venite.>> Disse Cory.
Iniziò.
<<C'è una cosa molto importante che dobbiamo dirti, Charlie.>>
Mi sedetti.
<<Pochi giorni fa sono state spedite delle lettere, che sicuramente avrai visto ..>> Disse
<<Bene, queste sono state spedite dall'associazione presso il quale ti abbiamo adottata.>>
<<E vedi che bella associazione..>> Disse Sarah.
<<Sarah!>> La rimproverò.
<<Cosa dicevano le lettere?>> Chiesi io.
<<Che la tua mamma, quella vera..Ti cerca, vuole vederti ed addirittura prenderti con se.>>
Rimasi un momento a bocca aperta, non mi sarei mai aspettata che quella donna, quell'essere che mi aveva rovinato la vita adesso voleva riprendermi con se. "E cosa sono un giocattolo?" Pensai.
<<Non so cosa dire.>> Risposi.
<<Siccome tu ormai sei grande, pensaci e prendi una decisione..Ci sono delle cose che non sai e lei vorrebbe spiegarti.>>
<<Non so se voglio incontrarla..voglio dire, per me ormai non è nessuno.>>
<<Lo sappiamo bene Charlie, però è sempre tua madre..È una cosa importante, ti cerca.>>
<<Mi alzai, e correndo me ne andai in camera.>>
Mia madre cercò di chiamarmi ma mio padre la trattenne.