Capitolo quarantaquattro

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POV MEL
Sono arrivata a Milano, Paola viene a prendermi all'aeroporto e vuole sapere ogni singola cosa di quello che è successo, anche se non mi va di parlare.

-che stronzo... Ma lo sa che sei tornata a Milano?-
-no! E non me ne frega un cazzo di lui-
-come puoi dire questo? É ovvio che te ne frega di lui, altrimenti non piangeresti-
Sbuffo e mi asciugo le lacrime.
Mi giro verso il finestrino e penso a quanto sia stato stupido; poteva avvisarmi se non provava più niente per me, non volevo scoprirlo così.
Mi ha completamente distrutta, e io che credevo fosse il vero amore, l'unico grande amore della mia vita...a cosa stavo pensando?
-dai Mel, passerà anche questa- mi dice una volta arrivate davanti a casa mia
-certo, ora devo solo ricordarmi di dimenticarmi di lui- dico, la saluto e scendo.
Finalmente sono tornata a casa mia, anche qui ci sono troppi ricordi di noi (i poster in camera che mi ostinavo a non togliere) ma non saranno queste cose a
fermarmi. Devo togliermelo dal cuore e dalla testa e ce la farò.

Mi butto sul letto quando sento il cellulare suonare, guardo ed è Elena la mia manager..
-pronto- dico, sembro un cane bastonato ma non riesco a sorridere
-Melissa, stasera hai un concerto in piazza a Milano, ti ricordi? Dovevi essere qui da dieci minuti-
-cazzo è vero, mi sono completamente dimenticata, arrivo subito dammi dieci minuti-
-ti aspetto-
Come posso dimenticarmi del lavoro?
Prendo di nuovo il cellulare e la borsa e corro da Elena e il resto dello staff che mi stanno aspettando da mezzo secolo.
Ho delle occhiaie assurde, non mi ricordo i pezzi che devo fare e ho l'umore sotto terra..ottimo direi!
Quando arrivo Elena mi viene incontro, sono tutti la che mi stanno aspettando, che ansia.
-come hai fatto a dimenticarti?- mi chiede
-troppi pensieri inutili- dico guardando in basso
-ma che aspetto orrendo che hai piccola, ti servirebbe un bel taglio, un nuovo colore e una bella dormita- mi dice ridendo
-sul taglio e il colore sono d'accordo- dico sorridendo
-dai vieni-

Mentre mi tagliano i capelli, cosa che non avrei mai pensato di fare e mi fanno un altro colore a loro scelta, io cerco di cantare nella mia testa i pezzi che dovrò fare stasera perché non sono molto connessa.

-avevi i capelli rovinatissimi, lo sai?-
-lo so, tutte le tinte che faccio-

Alla fine mi hanno tagliato i capelli fino alle spalle, per me sono cortissimi e dal blu/ viola che avevo prima sono passata a un biondo chiaro, quasi bianco.
Mi sento strana ma mi piace.
Mi rimetto il piercing sulla lingua che avevo tolto un po di tempo fa perché dava fastidio a Stash.
La mia truccatrice mi fa un trucco super coprente perché ho un aspetto pietoso.
Sono pronta, mancano solo due ore di ansia prima di iniziare.

Mentre aspetto dietro le quinte del palco, sento già le urla di alcune ragazze, non riesco a vedere quanta gente c'è ma sento il casino che c'è.

-hey- mi giro e vedo un ragazzo dietro di me, l'ho già visto da qualche parte ma non mi ricordo dove..
-ciao- dico sorridendo anche se è quel tipo di sorriso da "cerchiamo di capire chi è questo tizio"
-sai chi sono?- mi chiede sorridendomi
-ehm...no, però ti ho già visto- dico ridendo
-Mattia briga, piacere melissa-
-briga!- dico sorridendo
-ti ricordi di me?-
-certo, ti avevo seguito quando eri ad amici-
-e io ho seguito te, stai ancora con il mio amico Stash?-
-no- dico abbassando la testa, odio questa domanda perché mi ricorda tutto quello che è successo e vorrei piangere in continuazione
-oh..scusa, ho capito!-
-tranquillo- dico
-se ti può consolare anche io sono single da poco-
-due single depressi, wow- dico ridendo

Passo tutto il tempo a parlare con Mattia, quando lo seguivo ad amici mi stava sulle palle, ho sempre pensato che fosse un ragazzo montato, egoista, sempre incazzato e maleducato invece mi sbagliavo! É gentile ed è anche simpatico.
-come farai ad aprire i concerti dei the kolors?-
-non lo so, basterà non guardarlo, non parlare con lui, andare via appena finisco di cantare per non incrociarci- dico anche se sto cercando di convincere me stessa
-non sarà facile dimenticarsi di lui dovendolo vedere tutti i giorni-
-ma ce la farò- dico sorridendo
-grandissima!-

Saluto briga perché è arrivato il mio momento, mi ha detto che vuole guardare il concerto così quando finisce andiamo a bere qualcosa insieme se non sono troppo stanca.
Appena salgo sul palco mi trovo davanti un sacco di gente, non mi sarei mai aspettata di vedere così tante persone per me.
Urlano come dei pazzi, hanno il mio nome scritto ovunque, ci sono un sacco di cartelloni, peluches sul palco e ci sono ragazzine che stanno già piangendo proprio come facevo io con i miei idoli.
Ringrazio tutti per essere venuti e inizio a cantare.
La musica salva veramente le persone perché nonostante io sia distrutta riesco a trovare la forza attraverso un microfono, la mia vita.
Purtroppo non ho dei genitori, non ho una famiglia qui a sostenermi, qui a guardarmi e a dirmi quanto sono orgogliosi di me.
Sono sola, non ho più neanche Stash, ma almeno ho Paola e i miei fans che non se ne andranno mai.

Appena finisco saluto tutti, ringrazio per l'amore che mi hanno trasmesso e torno dietro al palco per cambiarmi.
Briga è ancora lì che mi aspetta, proprio come mi aveva promesso.

-sei stata una bomba cazzo-
-grazie- dico ridendo, mi cambio e vado fuori con briga.
Faccio qualche foto con i fans e già i primi giornalisti mi stanno chiedendo: "é finita con Stash?" "Esci con briga adesso?"
Evito le domande entrando in un locale, sono troppo pesanti.

-adesso quei giornalisti chissà a cosa pensano-
-va beh, lasciali parlare-
La serata stava andando benissimo nonostante l'ora, quando sento qualcuno che mi chiama e non è una voce qualunque.

Ciao,
Non so quando pubblicherò un altro capitolo perché parto per il mare e non avrò tempo.
Sto via solo una settimana quindi quando torno continuerò la storia!
Comunque, chi sarà?

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