-Ciao Ed, sono Sam. Ti va di venire oggi a casa mia? Ci sarà anche Aly.-
Premetti il tasto Invio, e aspettai che comparisse sulla schermata la scritta Messaggio Inviato. Poi misi il blocco al telefono, nella speranza di un Sì.
Ero in macchina con mio padre. e guardai davanti a me: mancava ancora poco per arrivare a casa. Ormai avevamo lasciato il paesaggio urbano, per immergerci nella strada di campagna della mia contrada. Attorno a noi file su file di ulivi si perdevano a vista d'occhio nel paesaggio collinare che tanto amavo. Ogni tanto spuntava qualche casa o trullo abbandonato. Superammo il bivio con l'imponente ulivo in mezzo che faceva da "sentinella" alle macchine che passavano e il recinto dove i nostri amici abitanti della contrada Salamina (come me e mio padre del resto) facevano pascolare tre asini e una cavallina. Papà accelerò e sentii la pressione dell'aria che mi spingeva contro il sedile dell'auto. Tuttavia, era una sensazione piacevole: la velocità. Alzando lo sguardo, sul limite della collina, trovai (come sempre) il palazzo abbandonato da chissà quanti anni, che si ergeva a strapiombo sulla vallata. Ricordo che mia nonna diceva a tutti i nipoti che là abitava Barbablu con il suo cannocchiale, e che se facevamo i monelli veniva da lassù e ci mangiava. Sorrisi a quel ricordo: quante volte le avevo ubbidito solo perchè ci credevo a questa storiella!?
I miei pensieri si dissolsero, lasciando entrare nella mia mente la musichetta di un cellulare. Aspettate, la musichetta c'era davvero, non la stavo mica immaginando! Sbloccai lo schermo dell'aggeggio: mi è arrivato un messaggio. Col cuore che martellava a mille nel petto, aprii il messaggio. Per me era molto importante far venire Edward e Alice nel silenzio, nella calma e nella selvaggia libertà del mio posto. Ogni tanto, avevo questa irrefrenabile voglia di lasciare la realtà al passato e partecipare al presente della mia fantasia con loro: i miei migliori amici. Anche se la fantasia non esiste per davvero, crederci e pensare che sia intorno a noi non farà mai male.
-Sì, posso venire. Ci vediamo tra un po' a casa tua!-
Esultai dentro (odio svelare i miei stati d'animo agli adulti, ho la sensazione che potrebbero prendermi per pazza) e, con gli occhi brillanti e bagnati di gioia, sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi. Insomma, proprio a trentasei denti, no!?
Mi sistemai meglio sul sedile della Fiat Punto Young blu, com'ero solita fare quando ero gioiosa, e guardai il cielo in tutta la sua limpidità e in tutto il suo chiarore pomeridiano. I raggi di sole rischiaravano la strada e facevano brillare i rovi e i cespugli ai suoi lati, come se, al posto di bacche e altri piccoli frutti, crescessero diamantini, che accendevano di luce quel posto verde e giallo. L'armonia che si era creata era davvero difficile da distruggere, ma non credevo che qualcuno potesse essere tanto stupido da pensare di farlo anche qui.
Salimmo la salita del viale di casa mia e sbucammo nel grande spiazzale di asfalto con l'ulivo in mezzo. A sinistra c'era casa mia, che si ergeva come un piccolo castello in tufo bianco stile arabo, ma con le caditoie tipiche delle vecchie masserie di qua. Mio padre nel costruirla aveva fatto un miscuglio, che alla fine era risultato perfettamente incantevole e sembrava anche un po' parte della natura che ci circondava. Di questa casa, ne ero fiera.
Parcheggiò l'auto nel parcheggio accanto a casa, e scesi. Salutai la mia oca nella gigantesca voliera (sempre costruita da papà) insieme alle galline e accarezzai il mio cane a mo' di benvenuto. Non sapevo che fare nell'attesa che arrivassero i miei amici, così entrai dentro casa e filai dritta in camera.
Cominciai a leggere un libro, dato che non mi costava nulla, anzi, era il passatempo più piacevole che potessi trovare.
The corner of my thought:
Salve a tutti lettori e lettrici! Questa storia (sempre basata sul genere fantasy) mi è venuta come un flash e ho iniziato subito a scrivere, quindi potrebbe non essere all'altezza di una "vera storia", ma spero comunque che vi piaccia!
Se vi è piaciuto almeno un po' il primo capitolo, dategli una bella stellina piena!!! E non esitate di certo a commentare!!!
Sam
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Noi siamo realtà
FantasyTre amici, un sogno in comune divenuto realtà. A volte i sogni, però, non sono perfetti come sembrano. La realtà è ben diversa da come la sogniamo. Misteri più antichi di quanto possiamo immaginare emergono alla luce dei nostri occhi, e, sembrerà im...