Sono ciò che sogno di essere

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-Eddd!!!!!!- gridammo all'unisono io e Aly non appena vedemmo l'auto della madre di Edward risalire lungo il viale asfaltato in salita che precedeva lo spiazzale di fronte casa mia. Fui leggermente sorpresa nel vedere la carrozzeria impeccabile e perfettamente immacolata dell'autovettura. Un braccio infelpato aprì la portiera dalla parte interna: Ed. Classica felpa blu, classici pantaloni grigi di tuta da ginnastica e classiche scarpe firmate. Nonchè classici occhi azzurro cristallo nascosti dietro discreti occhiali blu e classico sorriso che scopriva denti allineati, ad eccezione dei grossi canini appuntiti. Essi erano come due triangoli. Insomma, quasi come i denti di un lupo mannaro!

Alice e io scendemmo il gradino d'ingresso e superammo le colonne di tufo bianco. Ed salutò la madre e noi facemmo lo stesso (un po' di educazione ci vuole!). Dopo di chè seguimmo con lo sguardo l'auto che ripercorreva il viale, ora in discesa.

-Bene, che facciamo oggi?-

Era la domanda chiave che apriva le porte del...

-Booo....-

Io e Aly eravamo brave ad essere sintonizzate sui bo, sui si e sugli mmmm...

-Oookay...-

-Venite!- gridai all'improvviso con la voce che andava qualche ottava più in su rispetto alla normale tonalità che ho. Partii a correre verso i trulli affacciati anch'essi sullo spiazzale antistante casa, ma rallentai quando mi accorsi che non riuscivano a starmi dietro. A correre erano quasi delle frane...

Accennando appena a correre, raggiunsi la scala di pietra che portava sul terrazzo dei trulli saltando da un tavolo instabile di cemento (rischiando davvero di cadere) poggiato lì accanto. La salii. Era un po' stretta, ma l'equilibrio si riusciva a stabilire molto facilmente. Venni raggiunta dai miei amici, e, salito l'ultimo gradino, chiusi un attimo gli occhi e alzai la testa al cielo. Fui attraversata da una leggera brezza che portava odori, profumi e un che di libertà: la natura. La vera natura.

Saltellando e piroettando a braccia aperte (come se fossero le mie ali) feci un giretto del piccolissimo terrazzo per farlo vedere a Ed (che non l'aveva ancora visto). Poi mi intrufolai in mezzo ai due trulli e salii, un piede appoggiato su uno e l'altro sul trullo che gli faceva compagnia. Formai una "spaccata sospesa" (che in realtà non era una vera e propria spaccata): una vista spettacolare di tutta la mia casa, giardino compreso si apriva sotto di me. La cosa strana era che mi sembrava semplicemente vederla. Come tutto il resto che mi stava intorno. Aly prese il cellulare e scattò una foto alla mia "acrobazia", e io sorrisi dicendole:

-Poi me la invii su Whats App?-

-Certo-

Mi rispose, così le rivolsi un altro sorriso e cominciai a scendere. Misi un piede più giù e poi anche l'altro, ma mi accorsi che ci avrei impiegato troppo tempo, così mi lasciai cadere e atterrai nel piccolo spazio che divideva i due trulletti
Restammo lì sopra per un po', passeggiando avanti e indietro e godendoci il piccolo panorama che si riusciva a scorgere da lassù: la vecchia stradina d'asfalto delimitata dai grigi muretti a secco e campi su campi di ulivi dalle scure foglioline, interrotti da qualche trulletto solitario che dava l'impressione di poter crollare da un momento all'altro. Sopra di noi, in cielo, non c'era neanche una nuvola, eppure era di un azzurro spento. Chissà perché. Forse la maggior parte delle persone in quel momento era triste. O forse toccava a noi essere tristi.

Cominciammo a parlare di noi, dei nostri sogni, delle cose che avremmo voluto fare e cose del genere. Finché il discorso cadde su un argomento fantastico...

Ed:- Vi immaginate che noi diventiamo delle creature fantasy?-

Aly:-Sarebbe fantastico!!!-

Io:-Già! Io vorrei tanto essere una vampira, di quelle di Twilight, che possono stare alla luce del sole... Vi immaginate a correre così veloce, arrampicarsi così agilmente sugli alberi e saltare da altezze vertiginose?!?! Il sogno della mia vita!!-

Noi siamo realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora