Capitolo 10.

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 Capitolo 10. 

Ancora non riuscivo a rendermi conto che Harry Styles avesse detto sì, alla mia banale dichiarazione. Certo, sapevo che adesso avrei dovuto impegnarmi ancora di più, e non potevo pretendere mille attenzioni da lui. Perché così, sarei semplicemente stata la ragazza appiccicosa. E io non volevo assolutamente questo. 

Ero sdraiata sul mio letto a due piazze, con la pancia in giù e avevo il mio portatile davanti. Come una stupida stalker, perché oramai mi consideravo così, osservavo il profilo di Harry su facebook. 

Già il fatto che fossimo amici su quel coso di social network, mi rallegrava. 

Mi bastava poco per farmi sorridere. 

Come mi bastava che lui fosse presente nella mia vita, e che non mi ignorasse. Era stato frustante vederlo così distaccato e freddo nei miei confronti, e se dovessi pensare che lui potesse allontanarsi di nuovo da me, sinceramente non ce la farei. 

Mi alzai da letto e scossi la testa velocemente. Non potevo avere pensieri negativi nella mente, dovevo essere ottimista e guardare il futuro con speranza. 

Prima di spegnere il computer, scrissi un messaggio ad Harry; il primo che stavo per mandare. Nonostante su facebook fossimo amici, non ci eravamo mai scritti a vicenda. Anche se spesso ne avevo desiderio. 

Chiesi a Harry se sabato pomeriggio fosse libero. 

Aspettai qualche minuto, sperando che magari fosse online, ma nessun messaggio. Così spensi il pc e andai a fare una bella passeggiata fuori, all'aria aperta. Ogni tanto ci voleva un po' di attività fisica. 

Certo come no. Vuoi perdere qualche chilo e rassodare le gambe. Pff! Che bugiarda. 

Bisogna o non bisogna amare se stessi? 

Una regola per piacere, è piacersi. E in questo momento non mi trovavo abbastanza attraente. Volevo essere un po' più magra, ma era naturale, no? Dovevo corteggiare e non avevo mica il lusso di essere corteggiata, oh! 

Appena fui fuori, levai le braccia al cielo e presi più aria possibile nei polmoni; così raggiante mi misi a camminare e a correre un po'. 

Sei carica solo oggi. Quanto scommettiamo che appena Harry non noterà nulla del tuo cambiamento, rinunci a tutto? 

A volte mi chiedevo se la mia coscienza stesse dalla mia parte o no. 

Correvo. Inspiravo ed espiravo regolarmente a ritmo di 'Where have you been' di Rihanna; cavoli se solo avessi il suo fisico. 

Basta Charlie. Pensa a correre. 

«Ma guarda chi c'è!» Sentii una mano prendermi per il polso e fermarmi. 

Era Louis che con dei gesti, mi fece capire che dovevo togliere gli auricolari. Spensi l'I-pod e salutai decentemente il ragazzo. 

«Sei una sportiva eh?» Domandò. 

«Diciamo che devo dimagrire un po'.» Tanto era inutile fare la figura della figa che si teneva in forma; meglio la verità. L'avevo imparato a mie spese. 

«E' per il ricciolo di ieri?» 

Sempre conciso. 

«Già.» Dissi sospirando e riprendendo fiato. Non pensavo neanche di aver corso così tanto, e mi ritrovavo a respirare a fatica. 

E certo, non sei mica abituata a correre, scema. 

«Ma secondo me, a lui piaci così. Non c'è bisogno di dimagrire.» 

I Hate you or maybe not...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora