Capitolo 11.

2.1K 89 0
                                    

Capitolo 11. 

Ero completamente sbalordita, sorpresa...insomma meravigliata dal comportamento di Harry. Mai e poi mai avrei pensato che lui mi dicesse quelle parole. 

Facevo roteare la matita davanti ai miei occhi e non prestavo assolutamente attenzione alle parole della prof; qualche volta lo sguardo mi sfuggiva su Styles e più di una volta i nostri occhi si incrociarono. 

Era come se lui potesse ascoltare i miei pensieri, capire cosa ci fosse nella mia testa e voltarsi verso di me, sorridendomi. 

Non che non mi facesse piacere, però, la paura che lui stesse giocando con me, assillava la mia mente. 

Chi me lo diceva che Harry era veramente cambiato? Chi mi diceva, che ancora non provasse semplicemente pena per me? 

Nessuno. 

E questo mi faceva veramente male. 

Avrei voluto avere una prova più significativa da parte sua, però sapevo che era davvero pretendere troppo; anche perché ero quella che doveva conquistare non lui. Lui era riuscito a prendermi il cuore, a stringerlo tra le sue mani ed era riuscito, addirittura a spezzarlo in mille pezzi... 

Il tempo mi aveva permesso di riprendere quei pezzi rotti e di ricomporre il mio cuore. 

Mi ero promessa di non darglielo più e invece come una stupida, gli stavo dando una seconda chance. 

Perché questi dubbi ti stanno venendo adesso? Potevi pensarci prima. 

Perché fin troppo spesso si finiva essere coinvolti da un turbine così intenso che è impossibile uscirne, finché quel vento non si placa. 

I miei pensieri strani e senza senso vennero interrotti dalla voce di Rosalie. Mi accorsi che metà classe era vuota e poi vidi una mano agitarsi davanti ai miei occhi. 

«Guai in vista, di nuovo.» Commentò fredda Sophie poggiandosi sul bordo del mio banco. 

Mi guardai attorno agitata e poi capii di chi si trattava. Era di nuovo Rosalie. 

«Charlie, ammetti che tu e Styles uscite insieme.» Disse petulante. «Vi hanno visti tutti baciarvi appassionatamente davanti a scuola.» Proseguì. 

Non ebbi tempo di parlare che Styles rispose al posto mio: «Fatti i fatti tuoi.» Disse spiccio riferendosi a miss pettegola della scuola. 

Poi il ricciolo si incamminò verso di me e senza volere venni trascinata da lui. 

«Aspettate voi due!» Gridò ancora Rosalie. Ma Harry cominciò a correre e di conseguenza anch'io. 

Styles mi portò al terzo piano della scuola, dove solitamente c'erano i vari laboratori di chimica, libreria e aula video. 

«Non possiamo stare qui.» Brontolai con il fiatone cominciando a scendere per le scale. 

Non vuoi stare da sola con Harry? 

Sì. Non volevo assolutamente stare con lui da sola in questo momento. Perché sicuramente avrei detto o fatto qualcosa di stupido, come sempre, e che poi avrei dovuto affrontare da sola. 

«Non scappare.» Disse afferrandomi per il polso e costringendomi a rimanere con lui. Entrammo nel bagno femminile del piano e chiudemmo la porta. 

«Dico sei scemo, se ci beccano!» Esclamai acida. 

«Non ci beccano. Tanto tutti sono giù.» Rispose tranquillo. 

«Harry se succede qua...» 

«Tranquilla Charlie. Non devi avere paura. Voglio stare un po' con te.» 

I Hate you or maybe not...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora