Capitolo 7.

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Capitolo 7. 

Mi sentivo terribilmente vuota e strana. 

Percepivo qualcosa di freddo accarezzarmi il dorso della mano, ma non avevo la forza sufficiente per aprire gli occhi. Udivo voci, però non mi erano chiare. 

L'unica cosa di cui ero certa, era che non mi trovavo in una posizione comoda per me. Adesso era arrivato il momento di lottare e andare avanti con i denti stretti, fingere di sorridere anche si aveva voglia di piangere. 

Mi ricordai di quella volta alle scuole medie che Harry mi venne in soccorso e mi tirò fuori dai guai, quando alcuni bulli della scuola mi avevano preso di mira; Harry mi venne a salvare e andò a fare a botte con il capo. Peccato che alla fine il caro ricciolo le prese. 

Quando venni a sapere ciò che aveva fatto Styles per me, andai immediatamente da lui a chiedergli il motivo del suo gesto. 

“Non è per te che l'ho fatto. Avevo dei conti in sospeso.” 

“Ti ringrazio.” 

Anche se non c'entravo affatto per ciò che aveva fatto, mi aveva fatto piacere comunque. Perché capii che in realtà Harry non era un ragazzo cattivo; e che se si comportava come un deficiente era per nascondersi da qualcuno o qualcosa. 

Le luci troppo forti che mi stavano colpendo le palpebre mi costrinsero ad aprire gli occhi, che fu parecchio difficile. Sembrava che non fossi più abituata alla fonte luminosa. 

Appena le mie iridi si abituarono, mossi la testa che era poggiata sul cuscino verso sinistra dove c'era la finestra che mi mostrava un giorno pieno di nuvole grigiastre; poi con un altro movimento faticoso, mi volsi verso destra e vidi qualcuno seduto accanto a me. Alzai gli occhi e quando vidi quel chioma ondulata di color castano, mi venne da sorridere. 

Non capii neanch'io perché mi sentivo così sicura, però vedendo Harry vicino a me, provai una strana forma di calore formarsi vicino al cuore, che mi stava riscaldando tantissimo. 

Quella solitudine che avevo percepito prima, quando Harry non era con me, magicamente era stata assorbita da lui. 

Già. 

Quanto poteva essere incredibile il potere di una persona? Quando tieni particolarmente a qualcuno, è come se dai un coltello a questa persona, e lui o lei, lo può usare o per difenderti o per pugnalarti alle spalle. 

Lo stavo guardando intensamente, ma Harry non si era accorto ancora di me. Infatti non immaginavo neanche che reazione avrebbe fatto vedendomi sveglia. 

Quando però ciò accadde, quando i suoi occhi si incatenarono nei miei, vidi le sue iridi ingrandirsi e incresparsi un sorriso sul suo volto. 

Mi piaceva quando Harry incurvava le sue labbra in quel modo, quando lo faceva sulle sue guance si formavano delle piccole fossette adorabili. 

“Ehi.” Sussurrò con tono dolce e roco, sfiorandomi la mano. “Tutto bene?” 

“Si può stare meglio.” Risposi timidamente. Non mi sarei aspettata così tanta tranquillità e dolcezza, oserei dire, da parte sua. 

Forse sarò una delle poche a poter vedere e conoscere questo parte di carattere di Styles. Lo stesso odioso Styles che qualche giorno fa, pensava di essere un troione. 

Mi venne da ridere, pensando a quel giorno. 

“E' un effetto postumo a ciò che ti è successo?” Domandò preoccupato alzandosi in piedi. 

Lo fissai con gli occhi sgranati, facendogli capire che io non stavo affatto seguendo ciò che lui mi stava dicendo. 

“Come non sai ...insomma una macchina ti ha investito.” Disse prima titubante e poi senza fare troppi giri di parole. 

I Hate you or maybe not...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora