13.

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Erano passate due fottutissime settimane da quel 'Addio Lou.' e stavo diventando matto.

Parlare con Harry mi riempiva le giornate, e il cuore. Era una senzazione unica, e quel fottutissimo giorno in cui abbiamo sessaggiato.

Restavo sempre in casa, non uscivo più dalla mia camera.

Vedevo sempre di meno Niall.
I primi giorni lui mi è stato sempre accanto, poi da un momento all'altro si inventava impegni e quindi dovevamo salutarci.
Una volta mi disse: "Lou, devo andare, tra poco ho il saggio di danza di mia sorella."
E lui nemmeno ce l'ha una sorella.

I miei genitori se n'erano andati dinuovo.
Stavolta in anticipo.

Ero solo, nella mia stanza, a marcire.

Quando però mi arrivò un messaggio.

Subito scattai in piedi per cercare quel fottuttissimo cellulare, poteva essere chiunque o lui.

Quando lo trovai, lo sbloccai, e ci misi tipo cinque minuti per ricordarmi la password.

Come ho già detto poteva essere chiunque o lui, ma no, non era lui.

Niall: Louis dobbiamo parlare.

Louis: Oh ma ciao anche a te, eh. Comunque io sto bene, tu?

Niall: Louis, sto male e anche tu, per la stessa ragione.

Louis: Niall, vieni a casa.

Cinque minuti dopo ci ritrovammo tutti e due sul divano uno affianco all'altro.

«Dimmi quello che devi dirmi Niall, vai.»

«Sai quando mi hai raccontato di Papino no?» annuii. «ecco io.. o merda é più difficile di quanto pensassi.» ai prese la testa fra le mani, era disperato.

«Niall ti và una tazza di The?» gli accarezzai la schiena mentre vedevo che con la testa faceva cenno di No, poi riprese a parlare.

«Il fatto è che non merito più niente da te.» continuavo a non capire, cosa mi stava cercando di dire?

«Niall, non capisco.»

«Io e Harry messaggiamo.»

Mi crollò il mondo addosso.

Niall continuava a parlare ma io non capivo sentivo tutto ovattato come se il mondo non avesse più un suono. Provavo odio per il ragazzo che per diciotto anni è stato il mio migliore amico.

Tutte quelle scuse quando ci vedevamo sempre più poco fino a non vederci più, mi sentivo tradito.

«Va via Niall, va via e non farti più vedere.» riuscì a parlare finalmente.

«Prima però..» prese dal suo zaino un pacco regalo e me lo consegnò. «Auguri Lou.» gli scese una lacrima che asciugò con il dorso della manica si girò e camminò verso la porta per poi uscire e chiudersela alle spalle.

Oggi era il mio compleanno.
Ventiquattro dicembre.
Tanti auguri a me allora.

Hi!

OMFG, da quanto non aggiorno?
Dio scusate ma almeno con questo capitolo mmi sono fatta perdonare, no? No mi ucciderete per quello che ho fatto succedere..
Anyway votate e commentate
Ti amo maiala non più rosa..

All the love. Xx.

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