3.

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"Credo che mi piaccia Mario." disse mia sorella seduta nella sdraia a bordo piscina nella prima giornata di sole da quando eravamo a Monaco.
"Lo conosci da tre giorni, come fai a dirlo?" chiesi io mentre guardavo il mio profilo Facebook.
"Hai mai sentito parlare del colpo di fulmine?" chiese ironicamente
"Sì che ne ho sentito parlare, ti ricordi di Derek, no?"
"Certo che me lo ricordo. Era il nostro allenatore e il tuo ragazzo." rispose lei
"Appunto. Non fare le cose con troppa fretta." dissi sorseggiando il tè freddo "Non farti trattare come una da una scopata e via perché è questo che succede con i colpi di fulmine." continuai
"Non è sempre così. Magari c'è ancora qualcuno che crede nell'amore." disse
"Illusi. L'amore non esiste."
Mi alzai dalla sdraia e slegai i capelli che sventolarono subito in direzione del vento poi mi buttai in acqua.
"Dov'è Seth?" chiese mia sorella
"Non lo so. Ha detto che andava al bar a prendere qualcosa da mangiare ma non è ancora tornato.."
Uscii dall'acqua e ritornai a prendere il sole sulla mia anta sdraia.
Passò mezz'ora e di Seth ancora nessuna traccia.
"Io lo vado a cercare al bar."
Infilai i miei shorts in jeans e mi avviai al bar seguita da mia sorella.
Poco prima di varcare la porta del bar incontrai Seth.
"Ma dove sei stato?" chiesi arrabbiandomi
"Tu non puoi immaginare. Tu non puoi immaginare chi ho incontrato dieci minuti fa al bar." disse con voce sognante
"Dai sentiamo, chi hai incontrato? Topolino?" chiesi ridendo
"No! Ho incontrato due giocatori del Bayern Monaco.." urlò
"E sentiamo, chi sarebbero questi due?" chiese Trisha
"Robert Lewandowski e Mario Götze."
"Non ci credo nemmeno se lo vedo." risposi "Ora torna all'ombrellone che ci hai fatte spaventare!" continuai
"Fai come ti pare, non crederci ma stanno venendo in questa piscina, in questo istante." disse stizzito mio fratello e poi si buttò in acqua.
Io e mia sorella ci guardammo e scrollammo le spalle poi ci stendemmo di nuovo sulle nostre sdraie fino a quando non sentimmo dei cori da stadio provenire da fuori la piscina e il rumore dei flash delle macchine fotografiche.
Mi voltai verso Trisha che si era addormentata e mio fratello stava ancora in acqua a nuotare.
Mi alzai e andai al bar.
"Dimmi.." mi sorrise la barista
"Una birra media." risposi
La barista si girò e mi porse il bicchiere pieno della mia amatissima birra, lo presi e mi scontrai con un ragazzo alto con una maglia rossa che mi fece buttare metà della mia birra sul pavimento.
"Oddio scusami, non volevo." mi disse e riconobbi la voce di Robert.
"No, tranquillo. Non importa.." gli sorrisi
"Anche tu in piscina qui?" chiese
"Sì, mi manca il mare.." risposi malinconicamente
"Pensavo fossi tedesca.."
"Sono per metà tedesca e metà americana. Mio padre è tedesco. Fino a due settimana fa stavo a Los Angeles..poi un giorno ti racconterò meglio.." sorrisi
Entrai in piscina e vidi Mario parlare con mia sorella è altre due ragazze.
"Ciao Mario!" lo salutai e lui ricambiò
"Cioè voi due conoscevate Robert Lewandowski e Mario Götze e non mi avete detto nulla?" chiese mio fratello
"A dire il vero nemmeno io sapevo di conoscerli.." risposi
In teoria qualsiasi persona si incazzerebbe tantissimo per un'identità non svelata ma stranamente non era il mio caso.
Robert mi prese dolcemente per un polso e mi portò in disparte.
"Non te l'ho detto perché avevo paura che non saresti diventata mia amica e mi avresti giudicato solo dall'esterno e non volevo.."
Sorrisi.
"Non ti avrei mai giudicato.." dissi "Anche se mi avrebbe fatto piacere sapere che sei Robert Lewandowski."
"Tu conosci Robert e non Robert Lewandowski." sorrise
Mi accorsi che il suo sorriso era fottutamente perfetto e mi fermai qualche secondo a fissarlo.
"Dai andiamo dagli altri.."
Annuii e tornammo dove si erano fermati a parlare mia sorella con Mario e le altre due ragazze.
"Ehi Cheryl!" mi chiamò Mario.
"Loro sono le mie sorelle. Isabelle è la mia gemella e Jordan è mia sorella minore.."
Le salutai entrambe con una stretta di mano.
"Cheryl, posso andare a fare il bagno?" mi chiese Seth
"Sì vai tranquillo."
Non feci in tempo a dirlo che era già in acqua.
Restammo a parlare con Robert, Mario e le sue sorelle per un po'.
"Ehi campione, vieni a giocare con noi?" chiese Robert a Seth.
Gli si illuminarono gli occhi.
"Sì, ovvio che vengo!" rispose ridendo.
Uscì dall'acqua in meno di dieci secondi e andarono a giocare nel campetto vicino la piscina.
Jordan e Isabelle si stesero nelle sdraie a fianco alle nostre e iniziammo a chiacchierare per conoscerci un po' meglio.
"Giocate a calcio anche voi?" chiese Jordan
"Sì, io gioco in attacco e lei in porta.." risposi
"Io in difesa." rispose Isabelle
"Io trequartista." rispose la sorella
Continuammo a parlare di calcio fino a che i ragazzi non tornarono.
"Mario, ti ricordi che alle otto dobbiamo essere a casa di Thomas?" chiese Isabelle
"Sì, certo che mi ricordo. Non sono così stupido come tu creda.." le rispose Mario
Isabelle le fece la linguaccia poi si alzò e si vestì.
La sorella fece lo stesso e se ne andarono ma Robert rimase lì.
Guardai il cellulare e vidi che Adele mi aveva chiamata.
La richiamai.
"Dimmi Adele."
"Cheryl, stasera noi non ci siamo a cena. August ha una riunione di lavoro e io una cena con dei colleghi."
"Va bene. Divertitevi!"
Chiudi la chiamata.
"Bene, stasera abbiamo casa libera. McDrive e poi film? O McDonald e poi partita al campetto?" chiesi mettendo il cellulare nella borsa.
"McDonald e partita al campetto." rispose Seth
"Assolutamente la seconda." ribadì mia sorella
"Beh, aggiudicato allora!" dissi "Vieni anche tu?" mi rivolsi a Robert
Lo vidi che mi stava guardando e sorrideva, come se non avesse sentito nulla di quello che avevamo detto.
"Ehm, cosa?" chiese cadendo dalle nuvole "Ero soprappensiero.." continuò
"Dicevo, noi andiamo a cena al McDonald e poi andiamo a fare una partita al campetto. Vieni con noi?" chiesi di nuovo
"Oh, va bene."
Sorrise.
Il sole stava tramontando e decisi di buttarmi in acqua per un ultimo bagno per poi andare a casa e farmi la doccia.
Mi tuffai e riemersi qualche metro più in là.
Rimasi in acqua per un po' poi uscii.

Ci siamo fatti male ma ci veniva bene || Robert LewandowskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora