Erano le 7:30 del mattino, fuori c'era il sole accompagnato da una piacevole brezza ancora frescolina. Era stata una notte pensierosa per Azzurra: il lungo appuntamento con Marco, la discussione con Luca e le bugie che gli aveva raccontato. Doveva assolutamente parlare con la sua migliore amica e soprattutto convincerla a reggerle il gioco qualora avesse incontrato Luca. Prima di andare a lavoro passò da casa sua.
"Azzurra? Ciao. Che ci fai qui a quest'ora?" Chiese l'uomo che aprì la porta.
"Ciao Mattia. Sì lo so che è un pò presto, ma.....si tratta di lavoro ed è piuttosto urgente."
Mattia era il marito di Maria Luce. Si trattava proprio di un bell'uomo di quarant'anni. Alto, muscoloso, capelli e occhi castani e soprattutto, follemente innamorato di sua moglie e della creatura che portava in grembo e che nel giro di un mese sarebbe venuta al mondo.
"Entra pure, Mery L. è in camera da letto, ma vai tranquilla, è già sveglia." Disse facendola accomodare.
"Amore chi è? Oh sei tu Azzurra."
"Ciao Maria Luce, scusa l'ora, ma come ho già detto a Mattia si tratta di una cosa....urgente."
"Va tutto bene Azzurra? Devo preoccuparmi?"
"No no, non è così grave, ma devo assolutamente parlartene."
"D'accordo. Vieni, andiamo nell'altra stanza."
"Non serve, sto uscendo." Intervenne Mattia. "Ciao Mery L. fate le brave tu e.....e nostra figlia."
"Non avete ancora scelto il nome?" Domandò Azzurra.
"Glielo diciamo?"
"Mattia e io abbiamo deciso.....insomma vorremmo che fossi tu a scegliere il nome."
"Io? E come mai?" Chiese stupita.
"Tu sei la mia migliore amica, emh nostra e.....e poi sarai anche la sua madrina. Azzurra tu sei per me come la sorella che non ho mai avuto e che ho sempre desiderato, ti prego, non dirmi di no."
"Va bene, anzi non immagini che immensa gioia mi date. Sì, accetto con piacere di essere la madrina di vostra figlia.
"Bene, allora è deciso. Mi raccomando, hai ancora un mesetto per decidere il nome. Ora devo proprio andare. Ci vediamo dopo amori miei, ciao Azzurra."
"Ciao Mattia."
"Allora di che volevi parlarmi?"
"Maria Luce io ho bisogno che tu mi copra. Ieri sera sono rientrata a casa passata la mezzanotte e ho detto a Luca che ero qui da te, che avevo il telefono scarico e che tra una parola e un'altra il tempo è volato e non ho pensato di avvisarlo."
"Che il tempo vola sono d'accordo, ma il fatto che tu non abbia pensato di avvisarlo suona strano. E in teoria, se confermassi la tua versione vorrebbe dire che non ci avrei pensato nemmeno io. Ma ora veniamo alla questione più importante: come mai sei rientrata così tardi? Dov'eri?"
"Sono stata in un bar, ho preso un caffè con un.....diciamo con un paziente. Ci siamo messi a parlare e abbiamo bevuto un paio di birre...."
"Aspetta, aspetta. Sei uscita con un tuo paziente? E perchè poi?"
"Non è proprio un mio paziente. L'ho conosciuto sull'autobus, era così invadente! Un giorno Luca mi aveva dato appuntamento al bar e lui ne è il gestore. Si era ferito alla mano e l'ho medicato. Voleva sdebitarsi e mi ha offerto da bere."
"Sì, ma un caffè non dura tutto questo tempo e francamente non capisco perchè tu abbia mentito a Luca."
"L'hai detto tu stessa: perchè un caffè non dura tutto questo tempo."
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Il tuo cuore ha compreso il mio
RomanceAzzurra Castelli è il miglior chirurgo che la città di Torino possa mai desiderare. Figlia di stimati medici, Azzurra conduce una vita che tutti vorrebbero avere, ma tuttavia nasconde in sè il desiderio di porvi fine e ricominciare da capo. Sarà l'i...