Il tuo cuore ha compreso il mio

Capitolo 24

Mentre stava sistemando le ultime cose prima della partenza, Azzurra finalmente pensava solo al futuro e non più al passato. Avrebbe sistemato ogni cosa con Maria Luce ed era intenzionata a farlo anche con Marco. L'amore sarebbe stato più forte dell'odio. Con James era tutto chiarito, non avrebbero mai più parlato di quel bacio e tanto meno l'avrebbero detto a Laura; non era il caso di rovinare il rapporto tra i due, nè quello fra loro sorelle. Ma adesso c'era una persona con cui i conti restavano in sospeso: suo padre. Sembrò che il suo pensiero arrivò dritto all'uomo, infatti entrò nella stanza della figlia.

"Papà."

"Perchè non me l'hai mai detto prima?"

"Io credo che non volessi deluderti, non mi sono mai pentita delle decisioni che ho preso, ripeto, diventare medico è stato come veder realizzare un sogno e Luca, lo sai, lo amavo, almeno in una delle tante forme di amore."

"Io volevo solo il meglio per te, non volevo che subissi tutte le umiliazioni che subii io prima di essere ciò che sono oggi. Tanti schiaffi ho preso nella mia salita al successo, tante sfide ho dovuto affrontare, troppe malelingue ho dovuto sopportare. Un giorno sarai genitore anche tu e allora.....allora capirai."

"Una vita senza fatiche è impossibile.....equivarrebbe a non vivere."

"Sì lo so, non puoi certo dire di non averne affrontate, ma non credo di meritare fino in fondo di essere colpevolizzato se te ne ho risparmiato alcune. Sai quante volte ho avuto tra le mani la vita e la morte? Sai quanto tempo doveva passare prima che mi riprendessi da un fallimento, da una decisione difficile, da una scelta sbagliata? Tu non mi hai mai deluso Azzurra e io ho sbagliato a dirti quelle cose, ti chiedo perdono."

"Oh papà, ti chiedo solo di essere felice per me, di rispettare le mie scelte, non voglio abbandonare la mia professione, solo che voglio prendermi un periodo di pausa tutto per me. Voglio risistemare la mia vita."

"C'entra qualcosa quel ragazzo di cui ho sentito parlare vero? Marco."

"Sì, papà io lo amo e sono certa che mi perdonerà."

"Bè, se ti ama anche lui non sarà così sciocco da lasciarti andare." Disse abbracciandola. 

Salutò anchei restanti membri della famiglia; Michael e Kate l'abbracciarono forte forte e insieme a loro anche Laura promettendole che presto sarebbero andati a trovarla. Sua madre le raccomandò di riguardarsi, di mangiare e di coprirsi quando usciva, le solite raccomandazioni materne. Suo padre le poggiò un dolce bacio sulla fronte, mentre James l'accompagnò sino alla macchina e l'aiutò a caricare i bagagli.

"Good luck Azzurra." Disse.

"Grazie James." 

Si salutarono guardandosi semplicemente negli occhi con sguardo intenso, poi lei salì in macchina e partì alla volta di Torino, di nuovo in città, a riprendersi Marco.

Quest'ultimo nel frattempo era appena tornato a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Aveva avuto parecchi clienti e l'incasso ne era la prova. Tornare a casa adesso gli procurava un'altra sensazione: la sorella continuava a mancargli certo, ma sapere che la sua assassina avrebbe pagato per il resto della sua miserabile vita, gli dava in un certo qual modo conforto. Anche la sua vita adesso poteva riprendere, ma una questione restava aperta: Azzurra. Nonostante tutti gli sforzi non era riuscito a smettere di pensare a lei, non era riuscito ad odiarla e di questo ne era grato; non era lei la causa della morte di Margherita e aveva ritegno di se stesso per averlo voluto credere, aveva bisogno di trovare un colpevole e in quel momento la scelta più facile ed erroneamente più ovvia era stata lei. Quel che era chiaro era che lui l'amava e la voleva con tutto il cuore, ma lei sarebbe stata ancora disposta a cominciare una vita insieme a lui? Decise che avrebbe tentato, ma sentiva già che gli mancava il coraggio. Avrebbe dunque atteso il suo ritorno e poi le avrebbe parlato. L'indomani mattina decise di andare a trovare Maria Luce, non la vedeva dal giorno del processo.