Believe in me||The crookids & Alberico

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•Ti troverò e non mi scapperai!• Mi sveglio di soprassalto da queste parole; ogni santa mattina mi sveglio con queste parole che saltano da una parte all'altra del mio cervello. Apro bene gli occhi prima di incontrare quelli azzurri di Benji, mi siedo dimenticandomi del fatto che ho appena passato la notte con un amico, nello stesso letto. Mi scopro dalle lenzuola e mi alzo, mi avvicino al caricatore e stacco il telefono: 32 chiamate perse da Lorenzo. Che palle!
Prendo i vestiti li metto addosso velocemente "vuoi fare la doccia?" Chiede Benji "no grazie!" Mentre mi preparo mi metto a fissare Benji alzarsi dal letto è proprio perfetto, si mette la maglia sul corpo ricoperto di pelle d'oca. "Che c'è?" Mi giro dall'altra parte "scusami!!" Sento i passi avvicinarsi a me, mi afferra dai fianchi e gira per incontrare i suoi occhi. "No cioè, veramente, scusa non volevo guardarti." Aggiungo mettendo le mani sul viso. Mi toglie le mani e le bacia "guardami, sei te stessa quando mi fissi. E amo vederti tra le nuvole!" Esulta Benji prendendo tra la lingua il piercing. Abbassa successivamente lo sguardo sulle mie braccia e vedendo i tagli indietreggio di qualche passo. "Crystal..." Sussura prima di riavvicinarsi. Infila la mano sotto la mia maglia e sale su i fianchi con le dita facendomi rabbrividire e impazzire allo stesso tempo. "Benji" sbotto senza più respiro, si ferma baciandomi sul collo, fino dietro all'orecchio. "Sei.. Sei tremendamente perfetta e ti rovini le braccia e il corpo in questo modo?" Lo stringo forte tra le braccia "grazie, ma non fare più domande del genere!" Annuisce dandomi un bacio sulla fronte. "Andiamo a fare colazione al bar qui vicino?" Sorrido, metto le vans, prendo lo zaino e usciamo dalla stanza.
Mi ferma sulle scale "Crystal, non mi hai ancora detto cosa avevi ieri sera!" Lo guardo e scuoto la testa in negazione. "Piccola?" Lo guardo un pò nervosa "non sono stata bene, scusa ma inizio ad andare in classe." Non vorrei vederlo oggi, per evitare altre domande del genere. Quindi per oggi preferisco saltare la scuola e andare a casa, Lorenzo è molto preoccupato.
TORNATA A CASA...
busso alla porta, cercando di evitare di fare la cretina "scusami!" Dico appena apre la porta "entra!" mi afferra per un braccio tirandomi all'interno. "Scusami Lorenzo, veramente io..." *sospiro con le lacrime* "sssssh" *sospira esausto* "non parlare!" Mi irrigidisco sulla porta fissandolo "scusami veramente!" sbatto i piedi "zitta!" Alza la voce "cosa avevo detto io? Dovevi tornare in orario e non uscire più di casa, invece sei stata fuori una notte intera, adesso non sei a scuola e sei qui a prendermi pure per il culo?" Non rispondo, lo guardo innocente "rispondi cazzo!" Replica più forte "io.. Io..non vole.." Sbatte il telefono "non volevi? Non volevi cosa? Almeno rispondere, dire no guarda non torno!" Tutto mi inizia a girare "scusami, non sto be.." Sto di merda e non mi caga di striscio, ma vai a fanculo "non me ne frega niente Crystal! Dove sei stata?" Dice urlando sotto al mio viso "da un amico, ma che cazzo hai oggi? Sei incazzato per i tuoi problemi e te la prendi con me?" si avvicina ancora di più e io perdo i sensi cadendo a terra.
Mi risveglio nel letto e ai piedi trovo Lorenzo, sento gli occhi iniziare a riempirsi di lacrime quando lo vedo. "Asciuga ste lacrime. Poco paurosa mi hanno detto eh!" Dice spintonandomi sorridendo, "no, lasciami ti prego!" Urlo "hai ragione." Sbotta. Lo guardo con grande rabbia "ritorno a scuola ora!" Annuisce e ritorno a lezione.
ARRIVATA A SCUOLA...
Entro in classe ancora con un pò di giramenti alla testa, guardo il banco di fianco al mio e trovo un tizio dall'aria strana, fanculo! Mi siedo e inizia a parlare "piacere Giuseppe ma per te Pepito!" Pepito? Che? Ma che diavolo di soprannome è Pepito, vorrei tornare a casa ora! Vabbè, tralasciando è un tizio strano, con gli occhiali, i capelli al quanto tirati dal gel, e una voce rauca e bassissima. "Piacere Crystal!" Sorrido e mi volto ne ho abbastanza per oggi.
La lezione finisce subito e io me ne torno a casa sperando di non incontrare più Benji o 'Pepito'.