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Non riesco a dormire. Forse perché domani sarà il primo giorno nella mia nuova scuola. Sinceramente non ho ancora capito bene perché i miei genitori hanno deciso di portarmi in un altro liceo proprio al terzo anno. Fatto sta che domani , io e la mia amica Joe, andremo alla John Quincy Adams, e inizieremo una nuova vita.

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Il rumore della sveglia mi fa capire che è ora di alzarmi. Resterei a letto per ore, anche perché non posso dire di aver chiuso occhio stanotte, ma non voglio fare tardi già il mio primo giorno di scuola. Mi alzo e scendo a fare colazione.
Mentre mangio dei biscotti, la voce di mia mamma mi distoglie dai miei pensieri.

"Ti senti pronta?"

"È un giorno di scuola come tutti gli altri, sono con Joe. Mi ambienterò presto. Certo, mi farebbe piacere incominciare la giornata sapendo il perché di tutto questo." Dico, con la voce tremante.

La verità è che sono terrorizzata, ma semplicemente non voglio far preoccupare mia madre. Mi devo trovare bene per forza, i cambiamenti mi piacciono poco, e in un certo senso mi sento già molto legata a questo liceo.

"Non c'è un motivo ben preciso. A me e tuo padre non piaceva l'ambiente" risponde mia madre.

So benissimo che non è così, ma non ho voglia di indagare. Lei è mia madre, e le decisioni che prende per me sono soltanto ed esclusivamente per il mio bene.
Dopo aver rassicurato ulteriormente mia madre, salgo in camera, mi lavo e mi posiziono davanti l'armadio in cerca di cosa mettere. Spero non diventi tutte le mattine una routine. Alla fine opto per indossare dei jeans stretti con dei risvoltini, una semplice maglietta azzurra con delle stampe, e le mie amate converse basse bianche ai piedi. Lascio i capelli sciolti, e non mi trucco. Non sono una ragazza che ama particolarmente truccarsi, solo per feste o cose del genere. Prendo il mio zaino e chiamo Joe.

"Joe, sto uscendo di casa, dove sei?"

"Sono qui all'angolo della strada"

"Perfetto, arrivo" dico, per poi attaccare la chiamata.

Esco di casa salutando mia madre, e trovo Joe lì che mi aspetta.
La vado subito ad abbracciare. In questi due anni di liceo è stata una delle poche amiche che ho avuto. Ha deciso di cambiare scuola per seguirmi, e lo apprezzo parecchio. La scuola non è parecchio lontana da casa mia, e per tutto il tragitto si sentono solo i nostri passi. Si vede che anche lei è agitata. Joe è una ragazza molto bella, ma è timida, riservata, più di me.

"Siamo arrivate" dice Joe.

Siamo quì davanti all'insegna della scuola. Ci sono ragazzi appartati che conversano fuori, ragazzi con lo skate, il gruppo delle cheerleader che ovviamente non può mancare. Insomma, è la scuola che avevo sempre sognato di frequentare da piccola, credo.

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Ciao a tutti. Allora, questa è la mia prima storia e spero con tutto il cuore che molte persone la leggano. Il mio desiderio di scrivere fin da quand'ero piccola si sta realizzando! Se qualcuno ha un po' di tempo libero, mi farebbe un po' di pubblicità? Tengo davvero tanto a questa storia, che è la prima della "trilogia".. Si, ho già tutte le idee in testa!
Al prossimo capitolo,
Franci X

How did you upset my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora