Sarai Mio

6 dancing with the Devil

Gabriel

Mi svegliai sentendo un piacevole calore sul petto, aprii gli occhi trovandomi a pochi centimetri dal viso di Eris, era davvero bella quando dormiva, non sembrava affatto la creatura laterale che era in realtà.

Ma che ci facevo nel suo letto? mi tirai a sedere portando una mano alla testa cercando di ricordare.

Eravamo in discoteca, avevo fumato poi aveva iniziato a piovere ed eravamo corsi a casa e dopo mi ero sentito male, c'era una tempesta ed io avevo paura dei tuoni perché mi riportavano alla mente un orribile ricordo di quando da piccolo ero sceso sulla terra con uno dei miei fratelli durante una tempesta, eravamo stati attaccati da alcuni demoni, c'erano molti tuoni e lampi quella notte ed io ero terrorizzato, sporco del sangue del mio amico nel bosco buio.

Una voce vellutata mi distolse dai miei pensieri -buongiorno angioletto, stai meglio?- chiese la demone inginocchiata dietro di me poggiando le mani sulle mie spalle, con un sorriso amaro gettai indietro la testa poggiandola sul suo petto morbido -mi fa un po' male la testa, perché?- chiesi a bassa voce -stanotte eri agitato, molto- mi informò con aria preoccupata -Devo aver avuto un incubo, colpa della tempesta- dissi tra me e me.

Lei mi fece voltare -parla!- disse perentoria, sospirai sapendo che avrebbe insistito finché non avessi ceduto. Le raccontai l'accaduto.

Lei non disse nulla, guardó fuori dalla finestra -capisco- disse solo per poi guardarmi un attimo, alzarsi ed andare verso la porta per uscire, ma di bloccó.

Sentii la porta aprirsi e delle voci -Cazzo! Che ci fa lui qui ora?- sussurró nervosa Eris concentrandosi sulle voci, scendemmo entrambi e vedi la demone dell'altro giorno e il fratello di Eris che parlavano -sorella- sorrise, ma appena mi vide il sorriso svanì e i suoi occhi divennero neri -Cosa ci fa lui qui?- si rivolse direttamente alla sorella ignorandomi completamente -è casa mia, ci posso portare chi mi pare- rispose lei scocciata -è suo fratello!- le ringhió contro il fratello, in un attimo Eris lo teneva per la gola, i suoi artigli gli graffiavano la pelle, entrambi avevano gli occhi neri e le zanne scoperte.

-Non.Ringhiarmi.Contro!- Disse Eris irata poi lasció il fratello e si fulminarono con gli occhi ancora completamente neri, Eris sospiró -ti spiegherò dopo, fratello, ora sono ancora stanca- disse calma andando verso la cucina -Jane questa me la paghi!- sussurró poi vicino all'amica seguita dalla demone che cercava di scusarsi e calmarla, senza troppi risultati a giudicare dalle urla.

Jared mi guardava in modo strano da quando mi aveva visto ed iniziavo a scocciarmi -sono tanto interessante?- chiesi acido inviando guardandolo, lui sbuffó poi sorrise divertito - in realtà sí- si poggió al muro di fronte a me, le braccia incrociate -e cosa mi renderebbe così interessante? Sentiamo- chiesi sia irritato che incuriosito -beh tanto per cominciare è raro che mia sorella si interessi ad un angelo ed è ancor più raro che egli le resista per più di qualche giorno. Inoltre non aveva mai dormito con qualcuno senza combinarci nulla, eccetto me, quindi cerco di capire cosa tu possa avere di tanto interessante- disse irritato lasciandomi di sasso.

Bella domanda! Cosa avevo di diverso per lei?

-COSAAAA?!- un grido di Eris dalla cucina face subito girare sia me che Jared.

Eris

Ero incazzata con Jane perché aveva raccontato di Gabriel a mio fratello -andiamo Eris, scusami, mi dispiace! Mi è sfuggito- continuava a scusarsi da oramai una decina di minuti ed io decisi di perdonarla solo perché non la sopportavo più.

-okay, okay ti perdono, ma solo se la pianti di scusarti, sai che non lo sopporto!- dissi ravvivandomi i capelli con una mano -grande!- esultò contenta -Ora che ci penso- prese un biscotto dal pacchetto posato sul tavolo -che ti metti stasera? Insomma il cinquantesimo anniversario dell'Accademia non è roba da poco- disse calma mentre io mi presi un colpo -COSAAAA!?- urlai, credo che mi avessero sentito fino all'inferno!