Capitolo 3

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Poggiai il piede sul selciato e mi guardai intorno: si, quella era Diagon Alley, uno dei luoghi più felici che mi ricordo.

- Vediamo... una bacchetta magica dal Signor Olivander, un pentolone, e, se si vuole, un animale- lessi dalla mia lista facendo tintinnare le monete in una borsetta di pelle.

Mi ritrovai subito davanti al negozio di bacchette magiche, e senza esitare entrai.
-Buongiorno... c'è qualcuno lì dietro?- esclamai rivolto ad un bancone in legno di pino.
- Oh si si ci sono, ci sono... ditemi ragazzo, qual'è il vostro nome?-
- Ted. Ted Lupin-

L'uomo spalancò la bocca e mi guardò come se stessi vomitando lumache

-Quale onore! Allora...- disse girando attorno a giganteschi scaffali colmi di scatoline rettangolari- proviamo con questa: bacchetta d'acero, con crino di unicorno, 15 pollici-

La presi in mano e subito una fiamma incenerì i pochi capelli che restavano al signor Olivander-Mi, mi scusi...non volevo!-

-Pff!- sbuffò, e subito dopo mi consegnò un altra bacchetta- legno di quercia, con piuma di fenice, molto flessibile: 18 pollici-

Appena la ebbi in mano capii che era la mia bacchetta.

-Peeeerfetta!- esclamò l'ometto
Dopo un oretta, ero uscito dal negozio di animali con una raganella arancione in una scatoletta di vetro, e con un pentolone in peltro sotto il braccio.

Ero pronto per Hogwarts!

Per colpa di una notte- Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora