Capitolo 11 (prima parte)

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Ahio!Ahiii! Mi fate male!- gridai alla professoressa Columbus che mi stava stritolando il lobo dell'orecchio sinistro.
Quando fummo nell'ufficio della preside mollò la presa e io caddi di peso su una poltroncina color caramello.

-Aspetta qui finché la McGrannit non arriverà! E non toccare nulla!- esclamò uscendo e sbattendo la porta.
-Okay... sussurri a me stesso con.un sorrisino falso.
Mi alzai dalla sedia e mi guardai attorno.
Il mio sguardo corse su tante cornici rappresentanti paesaggi,animali e antichi presidi di Hogwarts, ma si fermò su una in particolare: era una foto in bianco e nero, che raffigurava una donna sui 20 anni dai capelli castani mossi, gli occhi scuri e un cappellino firato, la suo fianco c'era un ragazzo della stessa età, capelli biondi, occhi verdi, alto, magro e vestito con uno smoking molto elegante.

Capii subito che la donna era la McGrannit, man non riuscivo ad identificare l'uomo.

Eppure... quegli occhi verdi... quei capelli biondi....quei lineamenti... No. Era impossibile.Tutto un caso.

Ma quello smoking io lo avevo gia visto. Non era uno smoking normale. Era nella casa della nonna e...

Dei passi in lontananza interruppero i miei pensieri.
Mi lanciai verso la poltrona e le mie dita atterrarono nella soffice gommapiuma che la ricopriva esattamente nel momento in cui la McGrannit entrò nella stanza.

-Ted Lupin. Che cosa devo fare con te?- 3 pumizioni nei primi 3 mesi! Credo che manderò una lettera a tua nonna oer informarla del tuo comportamento scorretto...-

-No! La prego no!Io sono l'unica persona che gli rimane! Ha perso la sua famiglia. Ha perso suo marito e sua figlia. Io non.posso deluderla!- gridai dimenandomi sulla sedia.

-Per questa volta chiuderò un occhio... ma la prossima...- disse prendendo in mano una busta e agitandola. Come punizione, dovrai pulire la sala grande, le aule e i corridoi, esclusi quelli dei dormitori. Inizierai dopo cena. Ora vai! Su!-
-Grazie Professoressa. Grazie - detto questo spalancai la porta e corsi via.

Ero talmente preso dalla mia "fuga" che.non mi accorsi di andare a sbattere contro qualcuno.
Quando capii chi fosse la persona che avevo fatto cadere, sorrisi e gli porsi la mano.per aiutarla a rialzarsi.

-Scusa Vic! Mi dispiace! Stavo correndo e, ero appanea tornato dall'ufficio della preside quindi...- esclamai con il fiatone.

-Sta tranquillo Ted! Pure io ero distratta. Stavo leggendo questo interessantissimo libro sulle creature magiche- disse stringendo tra le sue braccia un libro dalla copertina color carta da zucchero.

-Senti Victorie....ti amdrebbe di fare due passi con me?-

Per colpa di una notte- Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora