Capitolo 16

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Dal giorno in cui avevo trovato il ciondolo, avevo sempre la testa tra le nuvole, mi sentivo perso, come se tutti ciò in cui avevo creduto fino a quel momento si fosse rivelato una bugia. Non sapevo nemmeno il perché,ma era così.

- Lupin , ti sei distratto ancora una volta! Stai piu attento se non vuoinuna nota!- urlò il professor Calendra.
- Uhhh Ted, adesso ci mettiamo pure a fare i trasgressivi... - scimmiottò Dimitrius nel banco dietro.
-Taci Riddle. - Pronunciavo sempre quel nome come se fosse qualcosa di amaro, da sputare immediatamente

- E altrimenti cosa fai eh? Ti fai diventare i capelli rosa? Ohhh guardatemi,sono Ted Lupin e ho i capelli di una Barbie! -
Basta. Aveva esagerato. Non ce la facevo più. Mi alzai di scatto, presi i miei libri sotto braccio e corsi fuori dalla porta, quasi sbattendola.
Intanto sentivo la voce di Dimitrius che diceva : Guardatelo, vaa piangere dalla sua nonnina!!!

Ma che cosa voleva da me? Cosa gli ho fatto di male?!
Mi sedetti sui gradini,la testa sulle ginoccia senza sapere cosa fare.
Entrai in uno dei bagni e mi guardai allo specchio. Ovvio,i miei capelli erano giallo canarino.

-Stupidi capelli!!! - gridai strappandomene una ciocca, e rimpiangendo subito quel gesto sentendo un dolore acuto alla testa.
Dovevo assolutamente sfogarmi.
Sgattaiolai fuori dal castello, fino ad arrivare al campo del Quidditch. Entrai in uno degli spogliatoi, sapendo che avrei sicuramente trovato una scopa, ce ne sono sempre di riserva, e la afferrai.

Arrivato in campo, mi sorpresu di quanto fosse strano,così vuoto e silenzioso.
Saltai in groppa alla mia scopa e mi misi a volteggiare in aria, facendo piroette e sterzando rapidamente.

Clap , clap, clap.
Qualcuno applaudì.
Mi girai nel verso dal quale proveniva il rumore e vidi un ragazzo. Doveva essere dell'ultimo anno,perché sembrava piuttosto grande. Aveva i capelli castano scuro, occhi dello stesso clore,e portava un paio di occhiali tondi.
Mi ricordò molto il mio padrino Harry, nonostante la sua divisa Serpeverde. Mi sembrava di averlo gia visto da qualche parte.

Venne verso di me, e mi diede una pacca sulle spalle. Poi, iniziò a parlare.
- Tu stavo osservando in questi giorni... come ti muovi, il tuo equilibrio, forza e resistenza. Hai un gran talento ragazzo, ti andrebbe di entrare a far parte della squadra di quidditch?-

Okay okay.... proprio non me la aspettavo. Mi piaceva volare, mi faceva sentire libero, ma non pensavo di poterlo definire un mio talento.
- Wow... certo mi farebbe piacere! Ma tu saresti...?- dissi
-Patrick. Patrick Birther. Portiere della squadra di Quidditch dei serpeverde. Broke ( il capitano) é daccordo con me.- rispose

Ecco dove lo avevo già visto!
- Io comunque mi chiamo...- esclamai, ma non mi lasciò finire la frase.
-Ted. Lo so tranquillo - disse ridendo - Ci vediamo domani alle 15.00 per l'allenamento!-

Ora avevo qualcosa da rinfacciare a Dimitrius. Ora potevo fargli vedere chi ero veramente.




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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15, 2016 ⏰

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Per colpa di una notte- Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora