XII ~Tempo di dichiarazione

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L'amicizia con Francesca continuava e iniziai a sospettare di piacergli. Decisi allora di dirgli la verità sul mio orientamento sessuale. Stavamo aspettando l'autobus del ritorno quando mi girai verso di lei e le dissi: Francesca io sono gay. Lei arrossì e con parole affaticate mi disse che per lei non ci sarebbe stato nessun problema.

Vorrei però ora farvi una piccola riflessione. Molti ragazzi hanno paura di dichiararsi con amici, genitori o parenti per il timore di non essere accettati. Io ripeto e ribadisco che nessuno deve accettare le decisioni altrui, ognuno è libero di fare, dire ed essere ciò che vuole. Siamo noi stessi che dobbiamo accettarci ed essere ciò che ci piace.

Nel mese di Novembre, conobbi un'altra ragazza della mia scuola, Alessia. All'ora la migliore amica di Martina. Ci conoscemmo nei corridoi durante gli intervalli. Essa infatti frequenta la classe parallela alla mia con stessi insegnanti e stesse materie. Precisamente il 20 Novembre, Martina partì con sua madre in vacanza in Sicilia. Io e Alessia ci ritrovammo per un'intera settimana insieme a passare gli intervalli. Legammo a tal punto di esser ancora oggi migliori amici. Non passò tanto che mi dichiarai anche con lei, si era infatti creato uno stretto legame di fiducia. Lei ovviamente mi accettò senza problemi.

Nel mentre la scuola andava bene, i voti infatti erano discreti, circa otto di media.Feci anche altre conoscenze, amici di amici con cui non ebbi problemi a dichiararmi. L'unico problema erano ancora le corde vocali. Decidetti allora di andare da uno specialista e non più dal medico di famiglia. Iniziai un percorso di riabilitazione presso una Logopedista. Un corso per imparare a parlare e usare le corde vocali. Fa ridere ma fu proprio così. Guarii infine agli inizi di Gennaio.


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