My Gay Story✨

XXVII ~Solo cibo

La settimana passò molto lentamente. Trascorremmo più tempo a mangiare che altro. A pranzo, merenda e cena sempre al ristorante. Come se non bastasse, il mio comodino era pieno di dolci Haribo, Milka, Oreo ecc.. Avevo la pancia gonfia come un palloncino, molto probabilmente piena di cacca. Iniziai a pensare che al mio ritorno mi sarei dovuto messo a dieta, altrimenti Eugenio non mi avrebbe più voluto. Il tempo non fu d'aiuto, variò di continuo da soleggiato a nuvoloso. Tutte le persone giravano in maglione, mentre io avevo con me solo magliette, canotte e pantaloncini corti. Un giorno, mia madre, ebbe la bellissima idea di andare a raccogliere mirtilli nel bosco, nonostante il tempo nuvolo. Finì con il piovere e io mi beccai un bel raffreddore. Pensate che quando andammo a visitare delle grotte, mentre la guida parlava io continuavo a starnutire. Il rumore dello starnuto si ampliava a tal punto di sentire il rimbombo per decine di secondi.

In quei giorni, nonostante fossi lontano novecento chilometri da casa, mi tenni costantemente in contatto con tutti i miei amici. In particolare con Alessia, con la quale parlammo specialmente di pettegolezzi. Mi scrisse poi, anche Francesca, chiedendomi se quando sarei andato a Praga le avrei potuto portare un magnete come souvenir. Non mi scriveva per vederci e mi cercava solo per uno stupido magnete. In quel momento mi venne voglia di portaglielo il regalo, ma per poi sverginarla a magnettate.

Parlai però sopratutto con Eugenio. Mi mancava troppo vederlo, baciarlo e stringerlo forte a me. Proprio in quei giorni di mia assenza festeggiammo quattro mesi, anche se a me ormai sembrava di conoscerlo da anni. Avremmo però poi ricompensato a festeggiare il nostro mesiversario la settimana successiva, saremmo infatti andati insieme due giorni a Milano. Sentendo la sua mancanza, mi rallegrò solo il fatto che nei giorni seguenti sarei andato a Praga, dove mi sarei spaccato di H&M, Starbucks e KFC.