XI ~Una botta di fortuna

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 Nel frattempo io e Fabio continuammo a sentirci. Verso Novembre successe che mia nonna paterna, Mirella, aveva programmato un intervento chirurgico al piede. E indovinate dove sarebbe stata operata? A Torino. Mi chiese di accompagnarla alla visita preintervento e io accettai subito l'offerta. Diventai euforico e non aspettai neanche un secondo per dirlo a Fabio. Finalmente potemmo vederci di persona e non più tramite una webcam. 

Partimmo di casa alle sei del mattino in modo da arrivare in clinica a Torino per le otto e mezza. Con Fabio mi organizzai di vederlo di nascosto dai miei nonni e mio padre fuori dalla clinica. Lui quel giorno entrò a scuola alla terza ora in modo da riuscirmi a vedere. Appena arrivato nei pressi della clinica notai un parco non molto distante e decisi che quello sarebbe stato il posto dell'incontro. Ero agitatissimo e impaurito all'idea che mio padre mi potesse beccare. Uscii dall'ospedale con la scusa di andare a fare colazione in un bar vicino e mio padre non sospettò di niente. Mi fermai un istante sul marciapiede per allacciarmi una scarpa e quando alzai gli occhi me lo ritrovai davanti. Dal vivo non raffigurava molto la persona vista nelle video chiamate, diciamo che mi sembrò un po' più bruttino. Dentro me però pensai che sarebbe stato meglio aspettare per giudicare anche perché la bellezza esteriore non è tutto di una persona. Andammo al parchetto e dopo alcuni sguardi ci baciammo. Fu così il mio primo bacio con una persona del mio stesso sesso. Non provai però nessuna emozione particolare, solo quella di aver baciato un ragazzo. Subito dopo chiamai la mia amica Vanessa per dirglielo.

Dopo una mezz'oretta tornai da mio padre che decise di andare a fare un giro per il centro di Torino. Visitammo piazza Castello e le vie circostanti. Per pranzo andammo a mangiare dal McDonalds nel quale vidi anche una coppia di ragazzi gay che mi fece intenerire. Al pomeriggio prima di riandare a prendere mia nonna andammo a fare shopping. Ovviamente io comprai solo da H&M. 

Tornammo poi alla clinica e mia nonna non aveva ancora finito, chiamai quindi Fabio, il quale corse subito da me. Ci vedemmo al parchetto, lo stesso del mattino. A mio padre dissi che sarei andato al parco giochi.  Stemmo insieme un altra mezzora poi lo salutai con un bacio a stampo e ritornai da mio padre. 

Mia nonna finì nel tardo pomeriggio e ci rimettemmo subito in viaggio verso casa. Durante il ritorno mi arrivò un messaggio da Fabio nel quale mi disse che sarebbe stato meglio rimanere amici. All'inizio ci rimasi male, il primo ragazzo che mi ero baciato mi aveva appena scaricato, poi mi passò subito. 

Mi diede a riguardo una giustificazione comprensibile, la distanza. Scoprii però il giorno dopo, guardando facebook che preferì un altro ragazzo a me. Misero infatti una foto insieme, per di più in un letto. Mi salì allora il dispiacere di aver dato il mio primo bacio a un ragazzo a una persona così schifosa.

Qualche mese più avanti  mi scrisse dicendomi di essere dispiaciuto per come fosse finita. Cercò in me il perdono che ovviamente non gli detti. Mi disse ad esempio una frase riciclata da chissà quale sito: 

Lui: << L'altro giorno un barbone mentre gli stavo dando una moneta mi ha detto di tenermi stretto le persone speciali e di salire un gradino alla volta, vuoi quindi rifare questo primo gradino con me?>>  

Io gli risposi che per me sarebbe potuto benissimo rimanere un barbone e che il gradino se lo sarebbe dovuto salire da solo.


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