Passò circa una settimana dal mio ritorno dal Regno Unito e come al solito ero con Martina e Alessia. Come di consueto andammo prima a farci un giro sul molo, poi a prendere un gelato e infine dalla fermata della corriera per tornare a casa. Nel mentre attraversammo le strisce pedonali che dividono la fermata dal marciapiede vidi una persona particolare. All'inizio non capii bene se fosse un maschio o femmina, solo dopo essermi avvicinato capii si trattava di un ragazzo. Continuai a fissarlo fino a quando non lo incrociai. Ormai alle mie spalle iniziai a chiedermi chi fosse quel tipo così strano. All'improvviso sentii gridare il mio nome e mi voltai. Vidi una mia amica, conosciuta durante la gita, venire verso di me. Cosa incredibile, era proprio con quel ragazzo. Mi chiese come mai non l'avessi salutata, ero talmente preso a fissare il suo amico che non mi accorsi della sua presenza.
Subito dopo averla salutata le scrissi e le chiesi informazioni sul suo amico. Il suo nome era Christian e aveva la mia stessa età. Per via del suo color di capelli viola/prugna iniziai a chiamarlo melanzana. Decisi allora di dichiararmi con la mia amica in modo da poter avere senza problemi il numero del tipo. La sera gli scrissi e iniziammo a chattare. Dopo alcuni giorni decidemmo di vederci. Quel giorno era il giorno in cui ci fu l'eclissi solare e ci fecero uscire da scuola due ore prima. Andai io da lui, circa venti minuti di corriera. Andammo in una spiaggia e passammo il pomeriggio a guardarci e baciarci. Sembrava tutto perfetto tranne per il suo alito, sapeva di muffa. Passò un'altra settimana e ci rivedemmo, questa volta oltre ai baci mi fece pure un lavoretto orale. Ne rimasi stupito dato che la prima sera in cui ci scrivemmo mi disse di essere attivo. Per chi non lo sapesse esistono gay attivi,versatili e passivi. L'attivo è colui che solo lo mette, il versatile, come la padella fleboston, se lo fa mettere e lo mette mentre il passivo se lo fa mettere e basta. Io sinceramente mi ritengo versatile anche se preferisco di gran lunga fare il passivo. Dopo quel pomeriggio mi convinsi che Christian era una troia, una persona normale non va a fare pompini al secondo appuntamento. Almeno al terzo. Passò un'altra settimana e nella discoteca della città avrebbero organizzato l'Easter Party. Io avevo in programma di andarci con delle mie amiche e poi di vedermi dentro con lui. Da due giorni prima però iniziò a non considerarmi più. Pensai fosse un problema passeggero, e invece no. Quella sera non mi salutò neanche. Io me ne fregai e mi misi a ballare sul cubo con un'altra mia amica, che anche lei si chiama Alessia. Dopo quella sera con Christian non ci parlammo più e così senza un motivo ci allontanammo l'uno dall'altro. All'inizio ci rimasi male, poi pensai di poter fare a meno di una troia nella mia vita e che avrei trovato di meglio.
Nel frattempo con la mia amica Francesca ci allontanammo per colpa di un ragazzo, Davide. Lo conobbe a un corso di teatro e iniziarono a uscire insieme quasi tutti i giorni. A me non scriveva più e allora io la mandai a quel paese. Litigammo per settimane fino a qualche giorno dopo la serata in discoteca. Scoprii che lei era innamorata di lui, ma purtroppo anche lui era gay. Da quel momento iniziai a chiamarla ''calamita biscottosa''. Biscotto nella mia lingua significa gay, creai questo nome in modo da poter parlare liberamente di altri ragazzi con le mie amiche più strette.
Ecco una piccola Legenda del mio linguaggio segreto:
Biscotto/a: gay o lesbica Gelato/a: bisex Caramella: etero Gabbiano: figo.
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My Gay Story✨
General Fiction> Racconto Reale < Questo racconto, pubblicato per la prima volta nel Ottobre 2015, poi tolto e ora ripubblicato con una attenta rielaborazione (errori,particolari e forma); parla in particolare della mia sessualità e della...
