Fede:
Le ruote sfrecciavano sotto di noi mentre la macchina percorreva l'autostrada verso Milano, se non per qualche chiacchierata non ero riuscito ad avere una vera conversazione con Carol per tutto il viaggio; aveva lo sguardo perso fuori dal finestrino, la mia ansia non la smetteva di tormentarmi... Ero preoccupato per mia madre ma anche se ,non avendolo detto a Carol, mi aveva detto che non le era successo nulla di grave.
Allora perché precipitarmi verso Milano? Forse l'ansia che avevo non era per mia madre che infondo stava bene ma per ciò che stavo per dire a Carol la sera prima... Avrei fatto una cazzata se glielo avessi detto, era un momento di debolezza e scommetto che avrei rovinato tutto ciò che già avevamo.
Con la coda dell'occhio vidi che era ancora immersa nei suoi pensieri, preoccupata e forse anche un po' triste per l'improvviso finale della nostra vacanza a Napoli. Non volevo portarla via e darle un dispiacere ma avevo bisogno di parlare con qualcuno e scappare da quella situazione... Che codardo! Mi penalizzò il mio subconscio ma cercai di allontanarlo e distrarmi. Posai la mia mano sulla gamba di Carol, facendola sobbalzare e tornare alla realtà, si girò e mi porse uno dei suoi sorrisi anche se stanco per la notte passata nella macchina noleggiata. Ero abbastanza stanco ma tempo tre ore e avremmo imboccato l'uscita per Milano, la vidi poggiarci sul sedile mentre le sue palpebre calavano... La mia mano salì sulla sua guancia lasciandole dolci carezze che le fecero apparire un leggero sorriso su quelle fantastiche labbra..
-Sei stanca piccola?-
-mmmh...- si lamentò lei sotto le mie carezze,
-Manca poco, poi dritti a riposare!- dissi sorridendo.
Lei aprì gli occhi e un velo di confusione le avvolse il viso, -Pensavo che andassimo subito in ospedale... Non sei preoccupato?-
-Si...si... Va bene andiamo in ospedale e poi a casa.- risposi secco riportando la mano sul volante. Sembrava ancora confusa ma poi quando il suo cellulare squillo si riprese, la vidi sbarrare gli occhi , portarsi una mano alla faccia e sussurrare un "merda" dopo aver letto il nome sullo schermo.
-Chi è?- chiesi io stavolta confuso, senza degnarmi di una risposta accettò la chiamata.
-Ciao Chiara! Senti mi sono dimenticata di avvertirti ma sono dovuta tornare a Milano con il mio ragazzo per una emergenza... Mi dispiace per oggi.... Si si certo che ci rivedremo! ..... Davvero?? allora fammi sapere la data che ti porto in giro per Milano...- la sua espressione cambio da rammaricata a confusa per poi essere felice... -ok allora un bacio ci sentiamo per messaggi ciao!- chiuse la chiamata con un sorriso.
-Beh?!- chiesi infastidito, lei come se si fosse dimenticata della mia presenza mi guardò, -Cosa?- chiese.
-Chi è questa Chiara? Non me ne hai mai parlato. Da dove spunta fuori?- ero abbastanza infastidito, di solito mi diceva tutto. Distolse lo sguardo e iniziò a giocherellare con i suoi bracciali -È una ragazza che ho conosciuto ieri a Napoli... È simpaticissima e tanto dolce! Abbiamo parlato di tutto e anche di te!- disse ridendo, mi prese un colpo -COSA?- e schivai una macchina ricevendo delle suonate di Clacson e delle imprecazioni. -hai detto che sei la mia ragazza?! Magari quella chiara poteva lavorare per qualcuno! Può esserti amica solo perché stai con un rapper! Oppure peggio potrebbe essere complice di qualcuno che non deve avvicinarsi a te, io ho tanti amici ma anche molti nemici Carol!- ero furioso! Non volevo che venisse usata e tantomeno che le succedesse qualcosa!
-DATTI UNA CALMATA E FAMMI PARLARE!- urlò lei -Non le ho detto che sono la ragazza di Fedez! Ho detto solo che mi chiamo Carol e sono una tua fan, per questo abbiamo parlato di te! È solo una quattordicenne non è di certo un boss della mafia quindi datti una calmata! È una ragazza semplice, non sono stupida ha accettato la mia amicizia solo perché ha notato che siamo simili.- disse infuriata
-Non centra nulla! Potrebbe scoprirti e magari rigirare la cosa a suo piacimento. Magari mi sbaglio, non ce l'ho con lei ma te lo dico perché ci sono passato! Non è bello essere usati e tu hai lo sguardo di una bambina! Vedi solo le cose belle mentre non dai peso a quelle brutte che sono quelle più frequenti in una persona! TI SEI COMPORTATA DA UNA BAMBINA DICIANNOVENNE IRRESPONSABILE!- non mi ero reso conto di quanto fosse alta la mia voce e solo quando mi girai a guardarla realizzai di aver fatto una cazzata. Era rannicchiata il più lontano da me, aveva gli occhi lucidi che avrebbero gettato lacrime tra un momento all'altro, le labbra erano semi aperte e si teneva strette le mani tremanti. Quanto sono coglione!
-Carol io...- iniziai per scusarmi ma lei mi interruppe... -Ho bisogno del bagno... Fermati alla prossima stazione di servizio.- sussurrò e senza contestare lo feci. Appena parcheggiai si slacciò la cintura ma prima che scendesse la bloccai per un polso... -Voglio solo che non ti succeda niente...- cercai di scusarmi e lei mi rivolse un sguardo di rabbia e delusione che mi fece gelare il sangue... -Allora smettila di trattarmi come la bambina che non sono!- disse in tono secco per poi uscire dalla macchina e dirigersi verso il bagno.
La rabbia dentro di me si innalzo talmente tanto che diedi un cazzotto sul cruscotto della macchina fregandomene che fosse a noleggio.Jega:
Mi pizzicavano gli occhi per via delle lacrime che non riuscivano a placarsi. Come aveva potuto dirmi quelle cose? Nemmeno la conosceva Chiara! Se l'avesse vista non avrebbe detto tutte quelle cose, finalmente ero riuscita a parlare con qualcuno spensieratamente ed ero riuscita a non pensare alla mancanza che provavo nei confronti delle mie amiche. Federico mi aveva ferita, non litigavamo più da ormai mesi, l'ultima volta era quando non mi aveva detto di Giulia e dell'America! Ripensare a quella donna non migliorò la situazione mentre l'immagini di Federico che mi chiamava Bambina mi rimbombavano nella testa... "BAMBINA DICIANNOVENNE IRRESPONSABILE" pensava davvero questo di me? Non aveva mai fatto peso alla differenza di età, era la prima volta e faceva un male cane! Avevo passato almeno un quarto d'ora e anche se non volevo tornare in macchina quel bagno stava diventando oppressivo... Mi asciugai le lacrime e andai davanti allo specchio il trucco era decisamente sbafato formando delle lunghe schiena che mi rigavano le guance, mi sciacquai il viso e peggiorai solo la situazione.
-Merda!- dissi tra me e me...
-Oh problemi in paradiso?- parlò quella voce... Una voce fin troppo familiare e odiosa, solo quando alzai lo sguardo vidi il riflesso di quella ragazza alta e mora... Giulia. Ma che cazzo! Mi aspettavo di non incontrare gente alle cinque di mattina figuriamoci lei!
-Che cosa vuoi?- chiesi io
-Fidati ti ritroverai così molto spesso, passati i primi mesi di sesso sfrenato ti ritroverai a stare così almeno tre volte a settimana!- disse evitando la mia domanda. Ieri non avrei dato peso alle sue parole ma dopo questa litigata mi colpirono come grandine, come faceva a sapere dei mesi di sesso sfrenato? Ci era passata anche lei con Fede... E se sarebbe successo anche il resto? Abbassai lo sguardo senza darle una risposta. Lei mise una mano nella borsa e tirò fuori un pacchetto dal quale sfilò una salvietta struccante, me la mise davanti sospirando...
-Sta attenta, Federico non è sempre come sembra...- in un qualsiasi momento l'avrei mandata a quel paese con un pugno in omaggio ma mi sentivo talmente tanto debole che presi la sua salvietta con sguardo abbassato. La intravidi fare un sorriso compiaciuto e avviarsi verso l'uscita del bagno, -Ah, Carol...- attirò la mia attenzione.
-Passa alla matita, si leva più facilmente dell' eyliner!- disse prima di andarsene lasciando dietro di se il rumore dei tacchi sui gradini piastrellati. La ferita che era stata aperta con la litigata di prima si fece più espansiva mentre cercavo di togliere il trucco mischiato con le lacrime sia secche che nuove sul mio viso.
Una volta struccata mi vidi allo specchio e senza dare peso ai miei occhi gonfi e rossi, uscii dal bagno e salii le scale. Aprii la mia borsa e ci ritrovai il pacchetto di Camel di Federico, senza pensarci mi nascosi dietro al l'edificio della stazione di ristoro e ,con un accendino preso in prestito da un camionista li vicino, mi accesi la sigaretta posta tra le labbra. Inspirai e un sapore di tabacco si fece spazio nella mia gola dandomi una sensazione di tranquillità, ripensai alla volta che avevo smesso di fumare appena finita la scuola, ero decisa a cambiare. Una risata nervosa uscì dalla mia bocca insieme alla nube di fumo denso... So che non avrei dovuto, ma con tutto lo stress in quel poco tempo dovevo calmarmi e oltre a Federico quello era l'unico modo.
Dopo l'ultima ciccata buttai il mozzicone sull'asfalto, mi spruzzai del profumo e ringraziai il cielo di avere ancora Brooklyn nella borsa; la portai alla bocca con l'intendo di non far sentire l'odore di fumo a Federico... L'ultima cosa che volevo ero il prolungamento della litigata, avrebbe sentito il sapore solo con un bacio e prima che lo avrebbe avuto sarebbe passato abbastanza tempo da far smaltire la presenza del fumo.. Arrivai alla macchina ma era chiusa, vidi Federico uscire dal bar incappucciato dalla testa ai piedi con una sigaretta in bocca e un pacchetto appena aperto in mano; mi vide fuori e apri la macchina con il telecomando così, senza degnarlo di una parola,presi il pacchetto dalla mia borsa e glielo misi sul tettuccio della macchina per poi entrare sul sedile posteriore. Mentre Federico finiva la sigaretta, una lacrima mi rigò il viso e senza accorgermene mi addormentai con le parole di Giulia che mi trascinavano nel buio...Ciao raga! Come va? Mi è venuta l'ispirazione! Spero il capitolo vi piaccia, anche se è un momento di tensione e molte cose lasciano sulle spine ma proprio questo è il bello!
Un grazie
ale_fedez_idolo
Fedeziana1510
LamiadrogaseituFede
WayDove
ErikaGiambelli
❤️
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Almeno tu mi vuoi bene (Sequel Cuori in Ceramica)
FanfictionEccoci qui! Almeno tu mi vuoi bene, il sequel di Cuori in Ceramica! La storia è piaciuta parecchio e spero che lo stesso valga per questo Sequel! Carol e Federico, o per come li conoscono la gente Fedez e Jega, sono tornati a Milano dopo la registra...