Libri proibiti

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"We found a way to escape the day."
Bones ~ MsMr

Nel momento in cui arrivammo di fronte alla biblioteca, la campanella suonò e così Aden mi disse di dover tornare in classe per la lezione con la promessa di rivederci dopo.
Ci salutammo ed entrai nella biblioteca rimanendo a bocca aperta per la sua immensità.
Libri e libri di ogni genere mi si presentavano davanti.
Mi addentrai di corsa in quella meraviglia terrestre e iniziai a perlustrare ogni scaffale, ma mi fermai di colpo quando notai un ragazzo vestito interamente di nero, eccezione fatta per il suo maglione color miele.
Era seduto in una piccola poltrona intento a leggere un libro e sembrava non essersi accorto di me, così continuai la mia perlustrazione.
Mi imbattei in quello che sembrava essere un libro sulla Light Academy, quello era il titolo che aveva, iniziando a sfogliarlo curiosa.
Dopo cinque minuti di noiosa lettura sulle origini dell'Accademia e sulle diverse attività, rimisi il libro al suo posto.
Ma appena lo posai, notai un libro sottile nascosto dietro altri tre libri nello scaffale più in alto.
Lo presi curiosa e subito iniziai a tossire per lo strato di polvere che lo ricopriva.
Non deve essere letto da decenni.
La copertina era completamente nera e il titolo non si leggeva più, si distinguevano solo una D, una R e una M.
Le altre lettere erano state cancellate degli anni, suppongo.
«Hai bisogno di qualcosa?»
Sussultai e mi voltai di scatto, facendo cadere il libro a terra.
«Posso esserti d'aiuto?» chiese ancora il ragazzo che poco fa leggeva nella poltrona.
Aveva gli occhi azzurri, insoliti, capelli castano scuro, quasi neri, ed era piuttosto pallido e alto.
«No, stavo dando un'occhiata...»
Raccolse il libro che avevo fatto cadere e lo ripose nella libreria.
«Mi chiamo Geremy».
Mi fece un sorriso radioso, nulla a che vedere con il suo look dark.
«Io mi chiamo Lydia, sono appena arrivata.»
«Oh sì, ho sentito parlare del tuo arrivo.»
"Be', qui sembrano tutti sapere chi sono", stavo per dire, ma non lo feci.
E in fondo, poi, chi sono?
È una domanda che mi tormentata in questi unici anni di cui ho memoria.
Restai qualche istante in silenzio, mentre il ragazzo mi studiava attentamente, poi me ne uscì fuori con:«Sei alla Light Academy da molti anni?»
«No, a dire il vero sono qui da solo un anno.» rispose, smettendo finalmente di ispezionarmi da capo a piedi.
Poi mi subentrò una dubbio.
«Ti occupi tu della biblioteca? Non sei uno studente? A quest'ora ci dovrebbe essere lezione e...»
La mia valanga di domande fu interrotta dalla sua risata sonora.
Lo guardai incuriosita.
Dopo un bel po' torno a guardarmi serio, e sul suo viso si allargò un mezzo sorriso.
«Sì, sono uno studente, e no, non mi occupo io della biblioteca, ma la bibliotecaria aveva un impegno da sbrigare così mi ha incaricato di stare qui al suo posto, sotto concessione dei professori.»
«Oh...» mi imbarazzai del mio comportamento inusuale, così cercai di cambiare argomento.
«Sai, dovrei prendere i libri scolastici, non so quali siano, potresti...?»
Geremy interpretò le mie parole e girovagò un po' nella biblioteca, afferrando un libro qua e là.
Mentre lo vedevo sfilarmi davanti, pensavo a come fossero suddivisi gli studenti in base alle loro divise, e la cosa mi lascio perplessa.
Tutti avevano la stessa uniforme: gonna nera e camicia bianca per le ragazze e pantaloni neri di jeans e sempre camicia bianca per i ragazzi.
Tutti però indossavano una cravatta e maglione a piacere, e qualcuno decideva invece di escludere totalmente questi indumenti.
Solo che Geremy al posto della camicia aveva una maglietta nera che si intravedeva sotto il maglione.
«Geremy.»
Si voltò verso di me, sorpreso che l'avessi chiamato.
«Dimmi.»
«Non tutti gli studenti indossano una camicia bianca?»
«Uh, in realtà dovrebbe essere così, ma sai, sono un ribelle. Non amo il bianco.» disse con un sorriso divertito, facendomi ridacchiare.
Poi ricordai lo strano stemma nella camicia di Avrora.
Pensandoci bene, quando ho messo la mia uniforme, non c'era nessuno stemma nella camicia.
Che ci sia solo nelle uniformi della classe avanzata?
«Ecco i libri.»
Presi tutti i libri che mi porse e per poco non mi caddero dalle braccia.
«Vuoi che ti aiuto? Sono pesanti.»
«No no, tranquillo. Ce la faccio.»
Mi guardò incerto, poi sorrise e mi salutò.
Uscii dalla biblioteca e lentamente mi incamminai verso il dormitorio, facendo attenzione a non far cadere qualche libro.
Le lezioni dovevano essere finite adesso.

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