Voci nel buio

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"Monster. How should I feel? Creatures lie here. Looking through the windows. I will. Hear their voices. I'm a glass child."
Monster ~ Meg & Dia

Una volta tornata nella mia stanza sistemai tutti i libri nella scrivania e uscii di nuovo per andare alla Light Academy per incontrarmi con Aden.

Mi feci spazio tra la folla di studenti nel corridoio fin quando arrivai di fronte all'armadietto di Aden, dove però non trovai nessuno, così mi diressi verso quella che veniva chiamata "classe avanzata", su cui il libro letto in biblioteca accennava vi fossero solo dieci alunni in tutto.

Arrivai di fronte all'aula e affacciai la testa dalla porta spalancata, intenta a trovare Aden.
Ma neanche il tempo di dare un'occhiata, mi si parò davanti una ragazza sorprendentemente alta, con capelli biondo cenere legati in una coda alta e chili di trucco nero intorno agli occhi azzurri, con una ragazza minuta e un po' paffuta con capelli neri, occhi nocciola e centinaia di lentiggini in viso.
«E tu saresti?» fece la bionda, facendo una smorfia con le labbra.
«Lydia Hill, appena arrivata.»
«Oh, Lydia Hill, che onore!» disse enfaticamente, iniziando a ridere in un modo inquietante e fastidioso per le mie orecchie.
La ragazza al suo fianco mi rivolse un'occhiata sorridendomi per un fratto di secondo, per poi tornare a fissare il pavimento.
Quando la bionda smise di ridere disse: «Vedi di guardarti le spalle p...»
«Luxienne!»
La ragazza si interruppe e si voltò in direzione della voce, che era quella di Aden.
«Non dargli fastidio.»
La presunta Luxienne alzò gli occhi al cielo borbottando qualcosa di incomprensibile, poi tornò con lo sguardo su di me.
«Nadia, andiamo.»
E così dicendo mi sorpassò seguita dalla ragazza paffuta.
Solo in quel momento mi accorsi dei tacchi che la finta gigantomane portava ai piedi.
Aden mi fece cenno di aspettarla là.
Iniziò a infilare oggetti di ogni tipo nel suo zaino, come prima le capitava.
Nel frattempo mi guardai intorno e notai i tre ragazzi visti poche ore prima: Jason -che si stava baciando con Vin-, Mark e Evan.
Evan...eppure assomiglia così tanto a lui.
Come se avesse notato che lo stavo osservando, alzò lo sguardo verso di me, squadrandomi da cima a fondo, e in quel momento mi sentii come se qualcuno avesse invaso la mia privacy, iniziando a essere nervosa e imbarazzata.
A salvarmi da quegli sguardi invadenti arrivò Geremy.
«Geremy?» chiesi sorpresa.
«Chi non muore si rivede. Ciao Lydia.» disse sfoderando un'altro dei suoi adorabili sorrisi.
«Non sapevo fossi nella classe avanzata.»
«Ci sono tante cose che non sai di me.» disse sorridendo maliziosamente.
«Geremy, non ti facevo così sciupa femmine.»
Stavolta fu Avrora a parlare, affiancata da Aden.
Geremy si mise a ridere e Aden saltellò verso di me prendendomi a braccetto e conducendomi fuori dalla classe.
«Sono una classe di matti, ma ci farai l'abitudine.» bisbigliò Aden facendomi sorridere.
Però non capivo.
Che significa che ci farò l'abitudine?
«Senti...posso chiederti una cosa?»
«Spara.»
«Ma voi in classe non siete in dieci?»
«Esatto!»
«Mentre io ho visto solo nove alunni, chi è il decimo?»
Aden si bloccò, fissandomi scioccata.
«Ma sei tu, non è ovvio?»
«Io? Nella classe avanzata?»
«Certo! Mia nonna ha già sistemato tutto con la preside. Vedrai, ti troverai benissimo!» esclamò ritornando a saltellare.
Continuai a seguirla, pur avendo ancora dei dubbi.
Che requisiti servivano esattamente per entrare a fare parte della classe avanzata?
Non mi piaceva l'idea di entrarci solo perchè ero stata raccomandata dalla signora Potinson.

Entrammo in una vasta sala, che Aden chiamò mensa.
Tantissimi tavoli erano occupati da altrettanti studenti.
Seguii Aden, lasciando fare tutto a lei.
Nel frattempo che seguivo con lo sguardo tutte le azioni che svolgeva Aden, Avrora spuntò dalla porta dove poco fa eravamo entrate io e Aden.
I suoi occhi slittarono per tutta la sala, finché si soffermarono su di me.
In pochi istanti mi raggiunse, mi fece un cenno con la testa e poi mi sorpassò, affiancando Aden, che nel frattempo aveva riempito due vassoi fino all'estremo.
La ragazza mi si avvicinò porgendomi un vassoio pieno di cibo di ogni genere, fece un rapido sorriso e in un lampo andò a sedersi in un tavolo vuoto in fondo alla sala.
A passo di lumaca la raggiunsi, facendo attenzione a non far rovesciare a terra tutto il cibo dal vassoio o a non urtare qualche studente.
Mi sedetti accanto ad Aden e poco dopo arrivò pure Avrora che si sedette alla destra di Aden.
Non appena diedi il primo morso al mio tramezzino, Geremy si sedette sorridente di fronte a me, senza dire una parola.
In pochi minuti il tavolo iniziò a riempirsi e io iniziai a sentirmi a disagio, come un pesce fuor d'acqua.
Inoltre le occhiatacce di Luxienne non miglioravano la situazione.
Evan non mi aveva rivolto neanche uno sguardo, neppure per sbaglio.
Vin si era seduta di fianco a me, seguita da Jason, che suppongo sia il suo fidanzato.
Finimmo tutti di mangiare e ci sparpagliammo tutti in direzioni diverse.
Non avevo nulla da fare così chiesi ad Aden quali fossero le attività extra scolastiche di quel pomeriggio.
«Be', c'è il basket, il calcio, pallavolo, tiro con l'arco, se t'interessa fare qualcosa di sportivo, oppure c'é il corso di fotografia o quello di disegno... In ogni caso devi fare prima l'iscrizione, perciò dovresti recarti in presidenza. Oppure se preferisci, puoi farti da volontaria per dare una mano ai professori.»
«Tu cosa fai?» chiedo, indecisa sul da farsi.
«Io faccio pallavolo e calcio femminile.»
«Oh, e Avrora e Vin?»
«Vin fa tiro con l'arco e pallavolo con me, mentre Avrora fa il corso di disegno e da una mano ai professori o in biblioteca ogni tanto, così come Geremy.»
«Uhm...»
«E tu? Cosa stai pensando di fare?»
«Be', mi piacerebbe il corso di fotografia... Non saprei.»
«Oh, Geremy partecipa anche a quel corso, inoltre ci sono anche Nadia ed Evan! Potresti consultarti con loro.»
«Ah, buono a sapersi... Ehm, ora vado al dormitorio, ci vediamo a cena.»

Rimasi tutto il pomeriggio nella mia stanza, la 309.
Alle otto cenammo, nulla di diverso dal pranzo, a parte il menù.
Tornai nella camera e mi misi a letto, cercando di dormire, ma verso mezza notte qualcosa mi svegliò.

Sentendo un terribile urlo, quasi animalesco, uscii dalla stanza e vidi Avrora, girata di spalle e rannicchiata su se stessa.
Anche attraverso i vestiti potevo vedere la sua schiena contrarsi violentemente, e le sue dita che sembravano volersi infilzare nel pavimento di legno.

Altre due ragazze, mai viste prima, erano al suo fianco, chine verso di lei.

Appena mi videro mi urlarono di tornare in camera e dormire.
Senza nemmeno degnarmi di una spiegazione, vedendo che non mi muovevo, essendo preoccupata per Avrora, una di loro mi spinse fino in camera, minacciandomi di non aprire la porta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 29, 2018 ⏰

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