Capitolo 14

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Draco prese il suo compagno per mano e lo trascinò fuori dal locale.
-Ma dove stiamo andando?-
-lo vedrai presto. Fidati di me!-
Dopo pochi minuti arrivarono davanti alla Stamberga Strillante.
-Cosa ci facciamo qui?- chiese Harry una volta che furono arrivati. Quel posto gli metteva i brividi, ma anche nostalgia, tristezza, rancore. In quella casa diroccata aveva conosciuto il suo padrino, l'unica persona che per lui poteva rappresentare un padre.
Draco non rispose. Stava fissando Harry che era incantato a guardare quel posto.
-Harry...- lo chiamò quasi con un sussurro e si avvicinò a lui.
Il moro aveva le mani serrate a pugno. Il mento gli tremava leggermente e gli occhi erano più umidi del normale. Qualche volta prendeva dei respiri profondi nel tentativo di calmarsi, ma tutto invano. Il biondo si mise davanti a lui in modo da bloccargli la vista e non fargli vedere la Stamberga Strillante. Harry abbassò la testa per nascondete una lacrima che scendeva calda sulla sua guancia fredda. Draco gli prese il mento tra l'indice e il pollice e gli sollevò la testa costringendolo a guardarlo negli occhi. -Che succede?- gli chiese dolce mentre con la manica della giacca invernale asciugava la lacrima di Harry.
-N...niente. Voglio andare via di qui- rispose lui con voce roca che Draco trovò decisamente sexy.
-Non me la bevo. Avanti dimmi che hai- il tono di Draco era gentile, dolce, pruroso.
Il moro prese un respiro profondo e cacciò indietro le lacrime. -È qui che ho conosciuto il mio padrino. E adesso lui è...m...m...morto- un'altra lacrima scese prima che lui avesse il tempo di fermarla. Draco non ci pensò due volte. Prese la mano di Harry e insieme corsero lontano dal quel posto. Appena furono lontani si fermarono sotto ad un albero.
-Mi dispiace Harry. Combino solo casini. Io ci provo con tutto me stesso ma non ci riesco. Forse non dovremmo nemmeno stare insieme- dopo aver detto l'ultima frase Draco ricevette un sonoro schiaffo da parte di Harry. -Non dirlo nemmeno per scherzo. Io voglio stare con te. Solo con te Draco. Hai capito?-
E detto questo premette le sue labbra su quelle di Draco. Ma si staccò quasi subito. -Non ti ho fatto male vero?- disse preoccupato. -No tranquillo- rispose il biondo e baciò di nuovo Harry. I due rimasero in quella posizione a lungo mentre le loro lingue si sfioravano e le loro mani accarezzavano il corpo dell'altro. -Baci bene sai?- disse Draco mentre riprendeva fiato. -Ci credi che il primo bacio l'ho dato a te?- rispose l'altro prima di baciarlo di nuovo. -Non hai baciato la corvonero l'anno scorso?- Harry scosse la testa. -Ci sono uscito insieme per capire cosa si provava a stare con una ragazza. Ma ti riesce male quando sei gay al 100%.-
-E te lo sei, giusto?-
Harry annuì. -Allora siamo in due- disse Draco sfiorando le labbra di Harry con il pollice e sorridendo leggermente. Si avvicinò ancora e dette un bacio a Harry all'angolo della bocca. Harry sorrise a sua volta. Poi guardò il biondo negli occhi e ci si perse dentro. Ma dopo qualche secondo sentì pizzicare la cicatrice e si portò la mano alla fronte per il dolore. -Harry che hai?- chiese subito Draco preoccupato. Harry non rispose subito. Cercò di riprendere fiato mente il dolore si attenuava piano piano. Guardò Draco che aveva uno sguardo preoccupato più del solito. -Niente. Niente sto bene.- rispose infine. Draco sapeva che quel niente voleva dire che stava succedendo qualcosa. E lui sapeva cosa.
Aspettarono qualche secondo, in silenzio e poi sentirono un grido provenire in lontananza. Harry, allarmato, si voltò verso Draco che stava cercando di capire da dove provenisse il grido. Harry non ci pensò due volte e iniziò a correre alla ricerca della persona che aveva gridato. Arrivò alla strada che collegava Hogwarts a Hosmede e li vide Ron, Hermione e un'altra ragazza. Più lontano c'era Hagrid che portava in braccio qualcuno. Pochi metri dietro a lui c'era draco che provava a raggiungerlo. Il moro invece andò dai suoi amici.
-Cosa è successo?- si affrettò a chiedere. -Non lo sappiamo- rispose Hermione. -Katie e Lyen erano davanti a noi quando Katie è cadute e Lyen ha gridato. Ma non stavamo prestando molta attenzione...-
-E perché no?- Hermione arrossí. Harry guardò Ron che sulle labbra era macchiato di rosa. Lo stesso rosa del lucidalabbra della sua amica.
-Ehm...Ron. Sei sporco sulle labbra- disse Harry indicandosi il labbro per far vedere al rosso dove era sporco.
-Sporco di cosa?- chiese lui.
-Del lucidalabbra di Hermione- disse Harry come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Ron si portò le mani alla bocca arrossendo fino alla punta delle orecchie. -Non è come sembra- si giustificò la ragazza il cui colorito si avvicinava alla tonalità di rosso dei capelli di Ron. -Sentite. Non mi importa se state insieme. Anzi sapete che vi dico? Era ora!!- i due ragazzi sorrisero e si presero per mano.
-Ritornando a Katie...- Harry rientrò nel discorso precedente.
-Aveva una specie di pacchetto in mano. Con dentro una collana.- disse Ron. -Penso che l'abbia toccata ed è come se fosse stata maledetta-
Harry aveva uno sguardo perplesso. Non gli tornava molto questa cosa. -Meglio se torniamo a Hogwarts e cerchiamo di capire cosa è successo- disse infine. Prima di andare verso il castello si voltò indietro per cercare la testa bionda di Draco. Ma non la vide. Per fortuna aveva capito le sue intenzioni e se ne era andato. Harry non voleva che tutti scoprissero di loro due. Sarebbe stato uno scandalo che,oltre a saperlo tutta la scuola, lo avrebbero saputo anche altre persone, magari del ministero, lo avrebbero detto al padre di Draco e lo avrebbe portato via da Harry. E se lo avesse scoperto uno della Gazzetta del profeta? Sarebbero finiti sulla prima pagina e tutti avrebbero scoperto di loro. Harry scosse la testa e cacciò quel pensiero. Insieme a Ron e Hermione si incamminò al Castello.
-Tu pensi che sia stato Tu-sai-chi?- domandò Ron. -Non lo so. Ma prima di sentire il grido la cicatrice ha cominciato a bruciarmi- Hermione prese il braccio di Harry e lo fermò. -Che c'è?- disse lui togliendo il braccio bruscamente dalla presa dell'amica. -Non sono ricominciate le visioni...vero Harry?-
-No Herm. Stai tranquilla. Voldemort non sta cercando di entrare nella mia mente-
La guardò per rassicurarla. Lei prese un respiro profondo e insieme si incamminarono di nuovo. -Non so cosa sia successo a Katie. Ma voglio scoprirlo.- disse il moro.
Mentre tornavano Harry sentì la mano sinistra riscaldarsi molto velocemente. Decise di non guardare il messaggio di Draco in presenza dei suoi amici. Ma più passava il tempo più la temperatura della singola mano aumentava. Harry si sentiva come se si fosse ustionato l'arto.
-Ehm. Ragazzi scusate ma devo andare di corsa- affrettò il passo. -Ti senti bene amico?-
-Benissimo solo che...sai com'è... Quando scappa scappa- si giustificò il ragazzo moro e corse dentro il castello. Il bruciore aumentava ancora e appena arrivò nel suo dormitorio si rinchiuse nel bagno. Appoggiò la schiena al muro e piano piano scivolò a terra. Guardò la mano e sopra c'era il messaggio di Draco: stanza delle necessità. Alle 9.
Il ragazzo prese un respiro profondo per il sollievo e passò la mano sotto l'acqua fredda per calmare il bruciore, ma sul dorso c'era un'ustione. " E ora come faccio a nasconderla? "Si chiese Harry. Si alzò dal pavimento e cercò una benda.

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