"Ma tu non eri contro il fumo?"
"Questo non l'ho mai detto.."
"Comunque bastava chiedere se volevi una sigaretta eh"
"Perché chiedere quando posso prendermela da solo?"
"Perché forse non sono tue?"
"Si può essere.."
"Beh ora ridammele che devo andare"
"Come ti chiami?"
"Non sono affari tuoi!"
"Oh ma che brutto caratteraccio ragazzina"
Cosa ha detto? Mi ha seriamente chiamata ragazzina?
"Non sono una ragazzina!"
"Ah no?"
"No per tua informazione ho 16 anni"
"Oh ma davvero? Te ne avrei dati al massimo 11"
Sento la rabbia che cresce dentro di me, ma decido di lasciar perdere.
Mi alzo velocemente dalla panchina come gli strappo le sigarette di mano.
"Fanculo" dico e mi dirigo verso quella che mi sembra la strada di casa.
Dopo quasi venti minuti di camminata straziante trovo la strada di ritorno, e a mezzanotte e mezza passata sono rientrata.
Appena entro vado direttamente in camera mia, se così si può chiamare, perché ancora di mio non ha proprio niente..
Mi sdraio sul letto e ripenso a quel ragazzo maleducato e strafottente con cui ho parlato prima, che stronzo non mi ha neppure detto il suo nome, e poi chi si crede di essere? Bah fanculo..
Metto le cuffie e mi addormento poco dopo sulle note dei Coldplay..
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Alone
Fanfiction"Nuova città, nuova vita" così l'ha chiamata mia madre.. Peccato che trasferirci dall'altra parte del mondo non mi aiuterà a farmi dimenticare di tutta la merda che ho intorno.. Mi chiamo Megan, Megan Thompson, mio padre è morto due anni fa a causa...