Capitolo 12

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Pov Megan

Louis si ferma in un piccolo bar, scendiamo e ci togliamo i caschi, e li appoggiamo sulla sella.

'Dai andiamo qui fanno un gelato buonissimo' mi dice e va verso l'entrata

Lo seguo e appena entriamo sento subito il forte odore di ciambelle e dolci vari, ci dirigiamo al banco dei gelati ed io prendo fragola e cioccolato, mentre lui prende pistacchio e amarena, i due gusti che odio di più in assoluto.

Paghiamo e appena usciamo sento subito il leggero venticello che mi accarezza la pelle

Ci dirigiamo in silenzio verso una piccola stradina illuminata dal sole, e poi finalmente Louis parla..

'Allora come mai ti sei trasferita qui?'

'Beh diciamo che io e la mia famiglia non ci trovavamo molto bene dov'eravamo prima'

Mi sento un pò in imbarazzo a parlare della mia vita privata con un ragazzo che conosco a malapena..

'Ah ho capito'

'Già'

'E come ti trovi qui?'

'Beh per adesso bene, ma è ancora tutto da vedere..'

'Ovviamente'

'Esatto'

Rimango zitta ad assaporarmi l'ultimo pezzettino di gelato

'Avevi ragione, fanno proprio un buon gelato qui!'

'Ehi signorina avevi dei dubbi?'

Ridiamo insieme

'Oh no ma che le viene in mente?'

Scoppia a ridere di gusto, ed è lì che vedo il suo sorriso, bellissimo ma non bello come quello di Harry mi ricorda il mio subconscio.

Tiro fuori le sigarette, e me ne accendo una, mentre Louis me ne scocca un'altra

Parliamo del più e del meno, fino a quando guardo il telefono e scopro che è ora di cena

'Mi potresti portare a casa?'

'Oh certo'

Salgo dietro a Louis sulla sua moto, lui a differenza del suo amico Harry non guida come un pazzo ma bensì normalmente se così si può dire

In meno di cinque minuti siamo a casa mia

Scendo dalla moto e vedo mia madre che è impegnata a piantare nuove piante nel nostro nuovo giardino

'Ciao tesoro' mi saluta venendomi incontro

Oddio no

Gli faccio un sorriso tirato mentre lei continua a parlare

'E questo giovanotto come si chiama?'

Chiede guardando il ragazzo di fronte a me

'Ehm io sono Louis signora, Louis Tomlinson'

'Mmh piacere io sono Samantah'

'Piacere mio' risponde Louis educato

Oddio! Perché mia madre deve sempre mettermi in imbarazzo?

'Allora tesoro il tuo amico resta a cena?' mi chiede

Oddio

'Ehm non lo so, Louis vuoi fermarti a cena?'

Dì di no! Dì di no!

'Certo!' risponde con un sorriso

'Bene allora vado dentro ad aggiungere un posto in tavola' dice mia madre sorridendogli

Louis in tutta risposta gli fa un sorriso

'Allora.. Ehm entriamo?'

'Se per te non è un problema' ride

'Ma che dici? È solo che mia madre tende a mettermi in imbarazzo quando sono con i miei amici'

Scoppia a ridere di gusto e mi guarda con le lacrime agli occhi

'Che c'è?' gli chiedo scocciata

'Niente niente, è solo che hai fatto una faccia tipo "ti prego non entrare" è stato troppo divertente'

Inizio a ridere pure io
Alla fine di cosa devo preoccuparmi? Louis è stato tutto il giorno gentile con me, e mi ha fatto ridere come mai prima d'ora

Quindi che problema c'è?

Nessuno mi risponde una vocina dentro di me

'Okay, okay ora basta! Entriamo' dico ridendo ancora

Annuisce e mi segue in casa

'Beh lascia stare il casino, dobbiamo mettere ancora tutto in ordine' dico

'Non preoccuparti, io vivo in camera mia da quasi 18 anni ed è ancora da mettere in ordine'

Sorrido a quella affermazione

Louis è sempre così comprensivo..

Passiamo dalla sala dove vediamo mia sorella Susan intenta a fare i compiti, non è una novità

Ci avviciniamo e lei sembra che stia per svenire quando vede Louis

'Lei è mia sorella Susan' gli dico indicandola

Lei sorride come un ebete

'Hei io sono Louis' gli porge la mano lui

'Hei' gli dice lei stringendogli la mano

'Puoi anche lasciarmi la mano ora' dice Louis sorridendo

'Oh si scusa'

Gli tiro una gomitata e mi guarda male

Ma che ci posso fare? Si era imbambolata hahah

'Dai Louis vieni' dico indicando le scale che portano in camera mia

Saliamo le scale e entriamo in camera mia

'È la tua camera?'

'Già' dico imbarazzata

Si siede sul letto e si guarda intorno, si sofferma sulla libreria che il giorno prima avevo sistemato

'Ti piace leggere?' dice indicando la marea di libri

'Io amo leggere'

'Anche a me piace'

Lo guardo storto

'Sei serio?'

'Ma? Okey no' ride

'Bugiardo' urlo e gli corro incontro per fargli il solletico

Solo che lui capovolge le situazione ed inizia a farmi ridere tanto che non riesco quasi più a respirare

'Chiedi scusa' urla ridendo

'Mai' riesco a rispondere

'Cosa?' inizia a farmi il solletico più forte

Non ce la faccio più

'Okay scusa' dico tra le lacrime

'Brava così mi piaci' dice fermandosi

Ritorno a respirare regolarmente

Sono straiata sul letto e lui è da parte a me altrettanto sdraiato

Ad un certo punto mette il suo braccio dietro la mia tasta e mi attira al suo petto

Stranamente non mi sento imbarazzata anzi mi sento a mio agio

Chiudo gli occhi lentamente quando la voce di mia madre che urla dalla cucina mi fa sobbalzare

'Credo che dovremmo scendere' consiglio

'Già' risponde

Ci alziamo e ci dirigiamo in cucina in silenzio

Ora comincia l'incubo

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Allora belle ragazzuole? Ve piasa?

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