Pov MeganLouis si ferma in un piccolo bar, scendiamo e ci togliamo i caschi, e li appoggiamo sulla sella.
'Dai andiamo qui fanno un gelato buonissimo' mi dice e va verso l'entrata
Lo seguo e appena entriamo sento subito il forte odore di ciambelle e dolci vari, ci dirigiamo al banco dei gelati ed io prendo fragola e cioccolato, mentre lui prende pistacchio e amarena, i due gusti che odio di più in assoluto.
Paghiamo e appena usciamo sento subito il leggero venticello che mi accarezza la pelle
Ci dirigiamo in silenzio verso una piccola stradina illuminata dal sole, e poi finalmente Louis parla..
'Allora come mai ti sei trasferita qui?'
'Beh diciamo che io e la mia famiglia non ci trovavamo molto bene dov'eravamo prima'
Mi sento un pò in imbarazzo a parlare della mia vita privata con un ragazzo che conosco a malapena..
'Ah ho capito'
'Già'
'E come ti trovi qui?'
'Beh per adesso bene, ma è ancora tutto da vedere..'
'Ovviamente'
'Esatto'
Rimango zitta ad assaporarmi l'ultimo pezzettino di gelato
'Avevi ragione, fanno proprio un buon gelato qui!'
'Ehi signorina avevi dei dubbi?'
Ridiamo insieme
'Oh no ma che le viene in mente?'
Scoppia a ridere di gusto, ed è lì che vedo il suo sorriso, bellissimo ma non bello come quello di Harry mi ricorda il mio subconscio.
Tiro fuori le sigarette, e me ne accendo una, mentre Louis me ne scocca un'altra
Parliamo del più e del meno, fino a quando guardo il telefono e scopro che è ora di cena
'Mi potresti portare a casa?'
'Oh certo'
Salgo dietro a Louis sulla sua moto, lui a differenza del suo amico Harry non guida come un pazzo ma bensì normalmente se così si può dire
In meno di cinque minuti siamo a casa mia
Scendo dalla moto e vedo mia madre che è impegnata a piantare nuove piante nel nostro nuovo giardino
'Ciao tesoro' mi saluta venendomi incontro
Oddio no
Gli faccio un sorriso tirato mentre lei continua a parlare
'E questo giovanotto come si chiama?'
Chiede guardando il ragazzo di fronte a me
'Ehm io sono Louis signora, Louis Tomlinson'
'Mmh piacere io sono Samantah'
'Piacere mio' risponde Louis educato
Oddio! Perché mia madre deve sempre mettermi in imbarazzo?
'Allora tesoro il tuo amico resta a cena?' mi chiede
Oddio
'Ehm non lo so, Louis vuoi fermarti a cena?'
Dì di no! Dì di no!
'Certo!' risponde con un sorriso
'Bene allora vado dentro ad aggiungere un posto in tavola' dice mia madre sorridendogli
Louis in tutta risposta gli fa un sorriso
'Allora.. Ehm entriamo?'
'Se per te non è un problema' ride
'Ma che dici? È solo che mia madre tende a mettermi in imbarazzo quando sono con i miei amici'
Scoppia a ridere di gusto e mi guarda con le lacrime agli occhi
'Che c'è?' gli chiedo scocciata
'Niente niente, è solo che hai fatto una faccia tipo "ti prego non entrare" è stato troppo divertente'
Inizio a ridere pure io
Alla fine di cosa devo preoccuparmi? Louis è stato tutto il giorno gentile con me, e mi ha fatto ridere come mai prima d'oraQuindi che problema c'è?
Nessuno mi risponde una vocina dentro di me
'Okay, okay ora basta! Entriamo' dico ridendo ancora
Annuisce e mi segue in casa
'Beh lascia stare il casino, dobbiamo mettere ancora tutto in ordine' dico
'Non preoccuparti, io vivo in camera mia da quasi 18 anni ed è ancora da mettere in ordine'
Sorrido a quella affermazione
Louis è sempre così comprensivo..
Passiamo dalla sala dove vediamo mia sorella Susan intenta a fare i compiti, non è una novità
Ci avviciniamo e lei sembra che stia per svenire quando vede Louis
'Lei è mia sorella Susan' gli dico indicandola
Lei sorride come un ebete
'Hei io sono Louis' gli porge la mano lui
'Hei' gli dice lei stringendogli la mano
'Puoi anche lasciarmi la mano ora' dice Louis sorridendo
'Oh si scusa'
Gli tiro una gomitata e mi guarda male
Ma che ci posso fare? Si era imbambolata hahah
'Dai Louis vieni' dico indicando le scale che portano in camera mia
Saliamo le scale e entriamo in camera mia
'È la tua camera?'
'Già' dico imbarazzata
Si siede sul letto e si guarda intorno, si sofferma sulla libreria che il giorno prima avevo sistemato
'Ti piace leggere?' dice indicando la marea di libri
'Io amo leggere'
'Anche a me piace'
Lo guardo storto
'Sei serio?'
'Ma? Okey no' ride
'Bugiardo' urlo e gli corro incontro per fargli il solletico
Solo che lui capovolge le situazione ed inizia a farmi ridere tanto che non riesco quasi più a respirare
'Chiedi scusa' urla ridendo
'Mai' riesco a rispondere
'Cosa?' inizia a farmi il solletico più forte
Non ce la faccio più
'Okay scusa' dico tra le lacrime
'Brava così mi piaci' dice fermandosi
Ritorno a respirare regolarmente
Sono straiata sul letto e lui è da parte a me altrettanto sdraiato
Ad un certo punto mette il suo braccio dietro la mia tasta e mi attira al suo petto
Stranamente non mi sento imbarazzata anzi mi sento a mio agio
Chiudo gli occhi lentamente quando la voce di mia madre che urla dalla cucina mi fa sobbalzare
'Credo che dovremmo scendere' consiglio
'Già' risponde
Ci alziamo e ci dirigiamo in cucina in silenzio
Ora comincia l'incubo
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Allora belle ragazzuole? Ve piasa?
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Alone
Fanfiction"Nuova città, nuova vita" così l'ha chiamata mia madre.. Peccato che trasferirci dall'altra parte del mondo non mi aiuterà a farmi dimenticare di tutta la merda che ho intorno.. Mi chiamo Megan, Megan Thompson, mio padre è morto due anni fa a causa...