Step 2 - Per sempre eterna

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La luna è alta nel cielo e una leggera brezza mi sfiora la pelle, proprio come quella sera. La fresca e rigogliosa erba mi solletica i palmi delle mani, ma io non ci faccio caso. Mi piace la sensazione dell'erba a contatto con il mio corpo, così come mi piace sdraiarmi qui, in quest'ormai fin troppo familiare giardino, a guardare le stelle. Tutto attorno a me, mi riporta a quella magnifica e magica sera...Clarissa era stesa qui accanto a me e mi sorrideva.
Mi metto a sedere, sono stanco di guardare il cielo, pensare a lei...mi rattrista sempre. Raccolgo la rosa che, poco prima, avevo posato lì per terra; la guardo ancora una volta, la sua bellezza mi incanta e stupisce ogni singola volta, come se fosse la prima. I suoi petali bianchi, vanno sfumando, verso l'esterno, a un azzurro tendente al viola e sono cosparsi di striature argentate, che scintillano alla luce della luna...la luna...è rimasta sempre la stessa, un'invidiosa e incostante creatura da una bellezza immane! Il mio odio verso di lei è qualcosa di puro, violento e oscuro.

Ritorno a guardare lo stupido fiore che mi ha rovinato la vita, la causa di tutto il mio dolore...vorrei liberarmene con tutto il cuore, ma non posso perché è troppo importante per me. Ogni sua striatura, ogni suo petalo, persino il suo odore, mi ricordano la mia amata Clarissa. È con questa rosa che le ho dichiarato il mio amore, proprio qui in questo giardino, sotto questa splendida luna.

Conoscevo Clarissa da prima che ne avessi memoria e sapevo di averla sempre amata. Quella sera così lontana, avevo finalmente trovato il coraggio per dichiararmi "Cara Clarissa è tanto che ci conosciamo, eppure il mio cuore sa da ormai troppo tempo che, quello che provo per te, è qualcosa di profondo e sincero. Clarissa, io voglio donarti il mio cuore, perché io ti amo...tu sei la donna con cui voglio passare il resto della mia umile vita" le avevo detto guardandola in quei profondi pozzi blu e regalandole questa rosa, che adesso tengo stretta fra le mani. "Prenderò il tuo cuore, solo se tu accetterai il mio in cambio perché sei tutto quello di cui ho bisogno, l'amore della mia vita!" mi aveva risposto prima di unire le nostre labbra in un dolce bacio.

Mi sembrava che fosse tutto perfetto...poi arrivò lei: la luna. Si manifestò davanti a noi, come una splendida donna circondata da un'accecante luce. Ci disse che lei era la dea Luna e che si era invaghita di quella splendida rosa, che rappresentava il mio amore per Clarissa; provò a impossessarsene, ma io glielo impedì...così lei mi maledisse "Tu, sciocco umano...d'ora in poi diventerai una creatura della notte, un servo della luna, un vampiro e quella rosa sarà la testimone eterna della tua punizione. Lei come te, non invecchierà mai, non perderà mai la sua bellezza e ti sarà per sempre compagna" con quelle parole mi condannò a un'eternità senza fine. Clarissa aveva il terrore di quello che ero diventato e il dolore, nel sapere che ero un mostro, la portò al suicidio.

Oggi avremmo festeggiato cinquant'anni di matrimonio, se solo non fosse stato per questa rosa! Io ho amato Clarissa e l'amo tutt'oggi, ed è per questo che continuerò a portare questa rosa con me, perché mi possa ricordare sempre lei e la vita che avremmo avuto, se solo il destino non ci avesse ostacolato.

Mi alzo e svanisco nel buio della notte, la mia unica compagna insieme a questa rosa e alla bella e invidiosa luna.

(592 parole)

Allora? Che ne pensate? Questo era l'elaborato per il secondo step del concorso...Baci Raffaella

P.S.: Il titolo è riferito alla rosa che è per sempre eterna. Ho voluto evidenziare, mettendo due termini che indicano la stessa cosa, in maniera più accentuata che quella rosa rimarrà per sempre bella così come la luna.

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