Step 5 - Una bellezza Letale

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Le ventidue e trenta. Quel maledetto orologio segna sempre lo stesso orario, il momento preciso in cui ho esalato il mio ultimo respiro...se diventare quello che sono, può essere definito morire.

Mi guardo per la decima volta allo specchio, ormai sono centocinquanta anni che ho lo stesso identico aspetto, eppure mi meraviglio, ogni volta, di quanto sia perfetta, nel mio essere donna. In realtà ho all'incirca sedici anni, ma dopo quella notte, ne dimostro ventidue.

Prima ero la classica ragazzina lentigginosa, che tutti trattano come un rifiuto, che viene derisa e ridicolizzata...ho bramato vendetta così a lungo, che alla fine, quando l'ho ottenuta, non mi ha dato la soddisfazione che speravo.

Quella notte avevo creduto che, lui, fosse la soluzione al mio problema e, all'inizio, lo è stata; gli effetti collaterali sono subentrati in seguito. Devo dire che ero affascinata dalle sue promesse, New York è una grande città, quante probabilità c'erano che, tra tanti, scegliesse proprio me? Nessuna. Eppure eccomi qua, ancora giovane e bella, almeno in apparenza.

Marcus, così si faceva chiamare, si era presentato al mio cospetto promettendomi la vendetta che bramavo, la gloria che meritavo e la fama che mi spettava. "Sarai la più bella ragazza, che gli occhi umani abbiano mai visto. Sarai acclamata come una dea fra gli uomini, vivrai in eterno e non avrai mai più bisogno di niente, non dovrai dipendere da nessuno, sarai la padrona di te stessa" le sue parole erano belle, allettanti, peccato che fossero solo bugie; da quella notte dipendo da lui, dalla fame e da quello stupido liquido blu, contenuto in una così bella boccetta. Quando mi aveva detto che quello, mi avrebbe reso bella, gli avevo riso in faccia...poi lui, mi aveva spruzzato qualche goccia, di quel magico profumo, e il mio aspetto era mutato, in meglio.

La prima settimana avevo fatto tabula rasa di tutti i miei compagni maschi, seducendoli e poi servendomi di loro; quella dopo ero passata alle ragazze, facendo dell'invidia, la mia arma. Andava tutto a meraviglia, finché il mio corpo non ha cominciato a deteriorarsi, diventando un'orribile massa informe.

Avevo provato a pregare Marcus, il diavolo, perché tornasse...e quando arrivò, scoprì la verità. Lui non mi aveva resa bellissima, mi aveva uccisa. Quel profumo ha la capacità di penetrare la pelle e provocare un infarto, per poi ricostruire i tessuti e aumentare i feromoni, presenti nel corpo, rendendoti apparentemente attraente. Il problema era che, una volta finito l'effetto, il corpo si deteriorava.

Io lo avevo pregato di darmi quel profumo, ma un patto con il diavolo...gli procura sempre vantaggi. "Io ti darò il profumo, ma tu diventerai uno dei cinque scrigni...spingerai la razza umana a piegarsi al peccato, poi macchierai la loro anima e, infine, con un letale bacio, prosciugherai la loro essenza, rendendoli marionette ai miei ordini" a quelle parole ero scoppiata a piangere, non volevo prosciugare le essenze vitali, ma dovevo. "D'accordo, ma in cambio voglio che tu distrugga e uccida sino all'ultimo essere che si è preso gioco di me" gli risposi, lui scoppiò in una sadica risata e sparì.

Il giorno dopo, i miei compagni di scuola erano tutti morti in maniere atroci. Se devo essere onesta, mi piace essere così bella e così...letale. La sensazione che si prova nel piegare un'anima, al peccato, è inebriante. Io sono un morto che cammina, sono lo scrigno del diavolo e quel dannato profumo è la mia essenza vitale.

(579 parole)

Volevo innanzitutto ringraziare gli altri partecipanti e Big_Buabols, per avermi concesso del tempo in più per poter pubblicare. Non so se sia uscito qualcosa di decente...ho qualche dubbio su quello che ho scritto (volevo farvi notare il fatto che io adoro questa cosa della bellezza, che però comporta un grande sacrificio, un alto prezzo). So che è abbastanza tardi (per quanto riguarda l'ora), però ero a corto di idee e ho avuto qualche problemino con la Wind e quindi con Internet. Un'altra cosa che volevo dirvi è che per molte cose in questo elaborato, ho preso spunto da un storia che sto "preparando" da un po' di tempo e che forse, più avanti pubblicherò. Un Bacio Raffaella

La penna creatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora