Step 4 - Il mio peggior incubo...l'artefice del mio destino

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Non so come, ma alla fine ero arrivata dal lato opposto della città. Avevo preso a camminare, in piena notte, perché il sonno non riusciva a raggiungermi "Ora vado a fare qualche passo, forse, poi, riuscirò ad addormentarmi" avevo pensato e in conclusione avevo attraversato tutta la città. Ero arrivata nei pressi della mia scuola, la mia ancora di salvezza, in quanto unico modo per uscire dall'istituto. Loro non ci lasciavano mai uscire, tranne che per andare a scuola. Quella sera ero uscita di nascosto, dalla finestra.

Faceva piuttosto freddo e io, malauguratamente, avevo dimenticato il piumino. Era notte fonda e le luci, in quella zona, scarseggiavano. Non c'era anima viva e tutto aveva un aspetto lugubre e terrificante, accerchiato da ombre e rumori poco rassicuranti. Uno di questi era il fruscio d'alberi simile a un'inquietante e sadica risata.

Non credevo ai mostri e ai fantasmi, però tutto in quel momento mi stava facendo ricredere "Forza Candice, è solo il vento...calmati! Ora te ne torni a casa e ti metti a dormire..."questo era il mio mantra, eppure tutto in me mi diceva che qualcosa non andava. -NO, NON ANDARE, RESTA ANCORA UN PO'...QUI CON ME- quelle sibilanti parole, furono la prova che il mio istinto aveva ragione, il cuore mi batteva a mille. Dovevo andarmene, scappare via...ma il mio corpo era come paralizzato...dalla paura. Di nuovo quell'orribile voce, che mi faceva salire i brividi lungo la schiena, che mi impediva di respirare regolarmente, che mi faceva venire il tremore -NON AVERE PAURA, NON VOGLIO FARTI DEL MALE...CANDICE- -Chi sei? Come fai a conoscere il mio nome?- gridai con tutto il fiato che avevo in corpo, una figura uscì dall'ombra, la squadrai attentamente nella speranza che fosse un ragazzo in vena di scherzi; non lo era. L'incubo che mi perseguitava ogni notte, quando ero poco più che una bambina, era lì, davanti ai miei occhi; lo chiamavo Pennywise ed era un clown.

Quel 'clown' appariva nei miei sogni e, ogni volta, cercava di portarmi con lui e io scappavo...peccato che lui mi raggiungeva, sempre. Ricordavo in maniera maniacale i suoi ricci capelli rosso sangue, i suoi enormi occhi neri, le sue grandi scarpe verdi e il suo vestito giallo -Pennywise...- sussurrai paralizzata -Oh, allora mi hai riconosciuto Candice! Sono così felice che ti ricordi di me...non sei più venuta a trovarmi e così sono venuto io da te, per portare a compimento il tuo destino. Tieni- disse porgendomi un quaderno in pelle, nero, consumato dal tempo. Io lo presi titubante -Perché sei qui?- bisbigliai -È arrivato il momento per me di dimettermi, quindi toccherà a te prendere in mano le redini del Death Note- -D-Death Note?- domandai incerta -Si, il quaderno che hai in mano...quello stabilisce le sorti di chi deve morire e di chi deve vivere! Sai Candice, tu dovevi morire, io dovevo ucciderti perché il tuo nome era apparso sul quaderno...ma ho deciso di lasciarti vivere e di trasformarti in un demone, come me...sapevo che un giorno avresti preso il mio posto e avresti continuato il mio lavoro...entrare nei sogni e nelle menti delle persone designate dal quaderno e...ucciderle! So che stai pensando di gettare il quaderno, ma non puoi...ormai lo hai preso in mano, lui ti ha designato come suo proprietario e tu sarai costretta a portare a termine i compiti che ti assegna...addio Candice, mia prediletta- poi svanì nel nulla accompagnato da una macabra risata.

Guardai il quaderno e qualcosa in me cambiò. Da allora, il mio corpo è mutato e ogni notte adempio al mio compito: uccidere...attento, il prossimo potresti essere tu!

(596 parole)

Allora...non so che obbrobrio sia uscito fuori però...non avevo altre idee. Premetto che per Pennywise il clown, ho preso spunto dal celebre It di Stephen King. Per il Death Note, devo dire che ho "preso in prestito" l'idea del quaderno (ovviamente modificandone un po' l'utilizzo) che serve a uccidere le persone, da un cartone giapponese che ho visto. Nel cartone il quaderno viene utilizzato così: tu scrivi sopra un nome, ad esempio Tizio, e quella persona, cioè Tizio, muore in circostanze inspiegabili...perciò possiamo dire che il mio Death Note è un po' diverso dall'originale. Spero che la storia vi piaccia (Anche se secondo me è uscita una schifezza). Baci Raffaella

P.S.: Dovrebbe essere una specie di horror...almeno credo XD...l'idea di base era quella, poi...la mia vena fantasy ha avuto la maggioranza XD Spero tanto che sia uscito qualcosa di almeno accettabile *incrocio le dita*
Cmq il video che ho aggiunto è praticamente la musica che ho ascoltato mentre scrivevo questo elaborato...quindi l'ho messo se qualcuno volesse entrare di più nell'atmosfera che ho cercato di creare.

La penna creatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora