3.La Mappa del Malandrino

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Qualche settimana dopo l'incontro con Kingsley e il biglietto al signor Weasley, Emma stava percorrendo il corridoio del Wizengamot per presentare i documenti di un caso, di cui il tribunale avrebbe discusso nel pomeriggio; quando incrociò Lucius Malfoy, il marito di Narcissa." Buongiorno, Lucius" disse lei superandolo e sperando, che non volesse parlarle, ma si sbagliava e l'uomo la segui." Buongiorno, Emma " rispose lui camminandole accanto" Cissy come sta?! Mi odia ancora?!" chiese lei " E tu?! Fingi ancora di essere una brava persona?!"Lucius si fermò improvvisamente e la fulminò con lo sguardo, ma prima che potesse dire qualche cosa venne intercettato da uno dei membri del Consiglio." Lo prendo come un si, Lucius" disse Emma facendogli "ciao ciao" con la mano, mentre si allontanava.Emma adorava mettere in difficoltà l'uomo, perchè le faceva ricordare i tempi in cui lei e Charlie si divertivano a prendere in giro i tipi come lui ad Hogwarts.La ragazza depositati i documenti tornò al suo cubicolo tempestato di foto di Sirius Black. Si sedete dietro la scrivania e fissò quella faccia per qualche secondo, poi si alzò di colpo. Un lampo di genio! Sapeva chi le poteva dare delle informazioni sull'uomo.Afferrò un quaderno che teneva per gli appunti sul caso, lasciò detto che usciva e poi andò dritta verso dei vecchi palazzi nella periferia di Londra.Si smaterializzò davanti ad un triste e grigio palazzo di 4 piani senza ascensore. Avrebbe potuto smaterializzarsi nell'appartamento, ma non sarebbe stato carino.Sospirò poi iniziò a salire fino all'ultimo piano e al secondo piano, dopo aver superato l'ennesimo ragazzo buttato sulle scale, iniziò a chiedersi, se fosse veramente così sbagliato comparire nell'appartamento senza avvisare.Ma poi continuò a salire schivando madri con 3 o 4 figli piangenti che le seguivano e borse dalla spesa sotto le braccia e coppie urlanti, fino ad arrivare alla porta dell'appartamento, che cercava.Bussò forte alla porta, attese qualche secondo poi sentì dei passi." Chi è?" chiese un uomo." Sono Emma" disse lei e la porta di aprì magicamente. Comparve davanti a lei un uomo dall'aria malaticcia, che la fece entrare nell'appartamento.Emma si guardò intorno. Non sembrava di trovarsi in quell'orribile palazzo lurido. L'appartamento era pulito e in ordine, anche se molto modesto." Ti posso offrire un tè?" chiese lui mettendo sul fuoco dell'acqua." Si, grazie" rispose lei " Remus, questo posto fa schifo! Perché hai lasciato il vecchio appartamento?"Remus accennò un sorriso, mentre metteva a tavola due tazze da tè e la zuccheriera. Emma era seduta davanti a lui e lo fissava con i suoi grandi occhi. Riusciva a vedere la tristezza negli occhi nocciola dell'uomo." Ho sentito che Silente ti ha dato un incarico" disse lui" Si, ma non sono qui per questo" disse Emma, mentre Remus versava il tè nella tazza davanti a lei e le metteva due zollette di zucchero." Rem, lo sta cercando e tu sei l'unico che può dirmi qualcosa di lui" disse lei cercando lo sguardo dell'uomo " Ho bisogno di informazioni per trovarlo...""Non farò il tuo nome, ma devi aiutarmi" lo rassicurò lei " Per Harry"" Cosa vuoi sapere?" chiese lui rassegnato. Non riusciva a resistere agli occhi della ragazza sin da quando era piccola." Mi ricordo che James una volta aveva parlato di una mappa o qualcosa di simile"" La Mappa del Malandrino" disse lui con un mezzo sorriso sul viso" Esatto! Dove si trova?"" E' andata persa anni fa" rispose Remus " O meglio Gazza l'ha portata nel suo ufficio, quindi, è al sicuro"" Sai se Black conosceva i passaggi a memoria?"" Possibile, ma sono passati anni non credo che se li possa ricordare e alcuni saranno andati persi"" Tu te ne ricordi alcuni?" chiese lei" Forse, ma non ne sono sicuro!"" Saresti in grado di scrivermeli?" chiese lei battendo la penna contro il quadernetto." Si, ma ho bisogno di tempo...per ricordare" rispose lui" Va bene" disse Emma " Io ora devo andare, ma cerca di farmeli avere il prima possibile"L'uomo annuì, ma prima di smaterializzarsi disse " Congratulazione per la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure".Puf! Spari così come era arrivata...all'improvviso. Emma tornò nel suo ufficio e si chiuse dentro per tutto il pomeriggio. Stava pensando.E se si fosse ricordato dei passaggi? Sarebbe entrato senza problema nel castello, ma c'era la Signora Grassa...aveva bisogno della parola d'ordine e lo avrebbero visto e riconosciuto. A meno che....c'era qualcosa che le sfuggiva, ma non capiva cosa. Le rimbombavano in testa delle vecchie storie della sorella, ma parlavano di Lupi Mannari, cervi, cani, topi e...e qual'era l'altro animale? Non se lo ricordava mai. Una lupa...forse..si! Era una lupa!Ma cosa centravano ora queste storie? Eppure dentro di lei Emma era sicura, che avessero qualche strano collegamento con Black.Poi un promemoria planò sulla sua scrivania e diceva: Potter ha combinato un guaio. Vai subito al Paiolo Magico. Caramell ti aspetta lì. Kingsley Emma saltò giù dalla sedia, afferrò la giacca e corse fuori dall'ufficio per lanciarsi in uno dei camini dell'atrium ed andare al Paiolo.Appena arrivata corse al piano superiore alla solita stanza, dove Caramell faceva alloggiare tutti gli ospiti politici. Entrò senza bussare e per poco non buttò giù la porta." Ministro!" disse lei trafelata e con della fuliggine sui vestiti " Cosa è successo?"" Buonasera, signorina Rosier" disse il Ministro tranquillamente " Io e il signor Potter l'aspettavamo"Emma si voltò e vide Harry seduto su una poltroncina davanti al camino e con un tavolino pieno di cibo vicino." Harry, stai bene!" disse lei abbracciandolo " Che cosa è successo?"" Il giovane Potter ha accidentalmente gonfiato la zia, che è stata ritrovata e una squadra di Obliatori ha già pensato a lei e a tutti coloro che l'hanno vista volteggiare per Londra"" Hai gonfiato Petunia?!" chiese lei " Harry! Non puoi farlo!"" Non Petunia, ma zia Marge" si giustificò lui con la testa bassa." Oh bhe! Se è zia Marge...non si fa lo stesso! Per quanto quella donna sia orribile!" lo sgridò Emma " E poi come hai fatto ad arrivare qui?! Di certo Vernon non ti ha accompagnato"Harry si affossò nella poltroncina sperando si sparirci dentro, ma la rabbia di Emma crebbe ancora di più." Dalla tua aria colpevole direi, che sei scappato!" disse lei " Nottetempo?!"Il ragazzo annuì, mentre lei cercava di non estrarre la bacchetta e affatturarlo in quell'istante." Ti sei ammattito?! Sai quanti rischi hai corso?!" gli chiese Emma " Poteva capitarti qualsiasi cosa! Potevi incontrare chiunque!"" Su, Emma! Ora non ti arrabbiare, il ragazzo ha sbagliato, ma non puoi di certo mandarlo ad Azkaban perché ha gonfiato la zia e preso il Nottetempo!" si intromise il Ministro ridendo " Devi capire la situazione!"" Lei non si intrometta! Non sono affari suoi!" gli ringhiò contro la ragazza. Ora Harry capiva il perché fosse stata smistata nei Serpeverde." Harry è sotto la mia responsabilità e non sotto la sua!" continuò lei, che poi si voltò verso Harry " E tu! Dammi il permesso che hai in tasca! Ora!"Harry estrasse il permesso non firmato per Hogsmeade, mentre si chiedeva come facesse a saperlo e Emma lo afferrò, poi lo strappò e lo gettò tra le fiamme." E questa è la tua punizione" disse la ragazza " Ora fila in camera tua! Devi sistemare i libri nel baule!"Non appena Harry chiuse la porta dietro di sé sentì le urla furenti di Emma arrivare dalla stanza e capiva sempre di più il perchè fosse stata una Serpeverde.La mattina dopo Emma scese presto per la colazione e poco dopo venne raggiunta anche dal signor Weasley, che si sedette davanti a lei." Salve, Arthur!" disse lei sorridendogli da dietro il giornale " Quando siete arrivati?"" Buongiorno, Emma " rispose il signor Weasley " Giusto questa mattina, ma mi è stato riferito cosa è capitato con il Ministro"" Abbiamo avuto un piccolo disguido"I due furono interrotti dall'arrivo del resto della truppa con l'aggiunta di Hermione ed Harry, con cui Emma era ancora arrabbiata." ...Harry, non puoi non venire ad Hogsmeade!" disse Ron, mentre si sedevano" Certo, che può non venire ad Hogsmeade!" intervenne Emma " Ha mancato di rispettare un piccolo patto, che ci siamo fatti un paio di anni fa! E questa è la sua punizione!"Harry ricordava il patto, che aveva stretto con Emma, quando due anni prima lei lo aveva raggiunto al suo arrivo a Londra e lo aveva riaccompagnato a casa.Era stata buona con lui e sentiva di averla delusa scappando senza avvisarla. Ricordava ancora le sue parole di quel giorno " Se ti venisse mai in mente di scappare da casa....chiamami e io arriverò prima che tu possa dire Quidditch!" e gli aveva regalato un piccolo ciondolo con un leone inciso, che lui avrebbe dovuto semplicemente premere.La signora Weasley sentendo le parole di Emma si sentì fiera della ragazza, che secondo lei si era comportata sempre un po' leggermente con i colpi di testa di Harry.Il signor Weasley bisbigliò qualcosa ad Emma, che annuì. Poi l'uomo si alzò e si allontanò con Harry, mentre Hermione e Ron discutevano su Crosta e Grattastinchi, la palla di pelo che la ragazza chiamava gatto.

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