Capitolo 36

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POV'S TINI

"ti sta bene questa camicetta blu"

sbianco di colpo... di nuovo un messaggio anonimo che sa cosa indosso "ehy tutto ok?" chiede Jorge scrutandomi. C'è qualcuno che mi spia, ma chi?

POV'S JORGE

"Tini stai bene?" ripeto vedendo che non mi risponde, scuote debolmente la testa in segno di negazione "tesoro cos'hai?" questa volta a formulare la domanda è Alejandro. Ma lei non risponde e continua a fissare lo schermo del suo cellulare impassibile. Che gli prende? Gli tolgo il cellulare di mano e il messaggio che leggo mi spiazza "non può essere" sussurro. Mi volto verso di lei per verificare che veramente indossasse una camicetta blu e poi ritorno con lo sguardo sul telefono "Jorge cosa sta succedendo?" il tono che usa Alejandro è spaventato. Mi volto verso di lui e mi propongo per passargli l'oggetto, e subito dopo la mia Martina fiondandosi tra le mie braccia. Con la mano sinistra gli accarezzo la testa mentre con l'altra la stringo forte a me. Posa il capo nell'incavo del mio collo, dove poco viene bagnato dalle sue lacrime "ehy non piangere" le sussurro cercando di confortarla, ma lei continua aumentando la presa su di me "sono qui non preoccuparti" gli sussurro di nuovo, a quelle parole sembra rilassare un po' la stretta ma continuando a piangere "Martina..." la chiama dolcemente il padre con un'aria visibilmente preoccupata. Cerco di sciogliere l'abbraccio ma lei non ne vuole sapere, e il fatto che in questo momento abbia bisogno solo di abbracciarmi per me è bellissimo. "buon giorno a tutti" la voce squillante di Mariana risuona in tutta la stanza ma quando vede la figlia piangere la sua espressione cambia "cos'è successo?" chiede, e quando incrocia lo sguardo di Alejandro riesco a vedere come i suoi occhi si inumidiscono "cara vieni un secondo in soggiorno" Alejandro si alza da tavola facendosi seguire da Mariana in soggiorno. Mentre Martina continua a piangere a dirotto "ehy Tini... Tini guardami" le prendo il volto tra le mani, le asciugo le lacrime che hanno rigato il suo viso e poi gli dico "ti prometto che nessuno ti toccherà, ok? Però non piangere" annuisce debolmente tirando su col naso, gli accarezzo la guancia e gli lascio un bacio sulla fronte. Sforza un sorriso. I genitori di Tini "Tini oggi perché non rimani a casa?" chiede Alejandro abbassandosi alla sua altezza "No!" sbotta lei "non voglio che niente influisce sulla mia vita" "Tini... sarà solo per oggi" cerco di dirgli "no, ne oggi ne domani, ne dopodomani" sospiro rassegnato. Quando Martina Stoessel si mette in testa qualcosa nessuno le può far cambiare idea "m quanto sei testarda?" le chiedo "tanto... su alzati" è incredibile gli sbalzi d'umore che ha, ma è anche per questo che la amo. Mi alzo anch'io raggiungendola, apre la porta e dopo aver detto, o meglio urlato 'noi andiamo' mi trascina fuori "sai non abbiamo tutta questa fretta" osservo "si lo so, ma avevo bisogno di stare un secondo sola con te" "a cosa pensi?" le chiedo avvicinandomi "mi chiedo se la persona che mi manda questi messaggi non siano gli stessi uomini che sono venuti ieri sera a casa" "non credo siano loro" "perché no?" "perchè quando ti hanno vista non avevano uno sguardo malizioso, volevano solo sapere chi tu fossi. E poi se fossero loro non pensi che avrebbero fatto di tutto per prenderti?" vedo che ci pensa su, "forse hai ragione, ma allora chi è?" sospiro "Non lo so chi sia, ma una cosa la so... che prima di farti del male devono passare sul mio cadavere. Qui, con te, ci sono io." Mi abbraccia, ricambio subito l'abbraccio stringendola forte a me, lasciandogli un bacio tra i capelli.

[...]

Stiamo tornando a casa, quando sento Martina irrigidirsi di colpo "che hai?" chiedo "Jorge... m-mi è arrivato un altro messaggio" "lo vuoi aprire?" annuisce deglutendo pesantemente, sblocca lo schermo del cellulare e fa caricare il messaggio:

"Lui è il tuo fidanzatino? Fortunato il ragazzo ad averti... ma presto sarai mia"

a quelle parole mi viene una tale rabbia che mi andrebbe di chiamarlo e dirgliene quattro soprattutto quando dice 'presto sarai mia' ma vuole una vita breve questo tizio? Mi volto verso Tini, che ha lo sguardo terrorizzato "Tini..." la chiamo "che vuol dire?" sta sull'orlo di piangere "non, vuol dire un bel niente... lascialo stare ok? Te l'ho detto: io non permetterò a nessuno di farti del male" annuisce e poi posa il telefono di nuovo nella tasca dei pantaloni intrufolandosi tra le mi braccia.

[...]

La giornata passa normalmente, i messaggi da parte di quel tizio non sono più venuti. Tini ha passato tutta il pomeriggio con me. Le ho proibito di uscire senza la mia presenza, il solo pensiero che gli possa capitare qualcosa e io non c'ero per evitarlo mi uccide. Le ho anche chiesto de voleva che dormivo da lei ma lei ha detto che non ce n'era bisogno e che non mi dovevo preoccupare. Certo che mi preoccupo, ma non la voglio asfissiare con questa storia... credo sia già troppo difficile per lei.

Il mio sonno viene interrotto da un urlo "sei tu" mi sveglio di soprassalto cercando di capire se quello che ho sentito è frutto della mia immaginazione oppure se veramente qualcuno ha urlato. Faccio silenzio per un paio di secondi e poi sento un vero e proprio urlo. La mia Tini. Mi alzo velocemente e esco dalla stanza dirigendomi verso la sua. Sto per aprire la porta ma è chiusa a chiave da dentro "Tini" urlo sbattendo una mano sulla porta, per risposta ricevo soltanto un pianto disperato "che succede?" chiede Alejandro "non lo so, la stanza è chiusa a chiave da dentro e..." "ho la chiave di riserva la vado a prendere" dice Mariana "Martina sono io, non preoccuparti" questa volta a parlare fu Alejandro. Uffa ma non si può sfondare la porta? Come se mi ha letto nel pensiero Alejandro prende la ricorsa e con una spallata la porta viene aperta. Il mio sguardo schizza sul letto dove un uomo sta sopra la mia Martina. Mentre Alejandro si riprende io con uno spintone lo allontano dalla mia ragazza "come ti permetti di toccarla? Non ti fai schifo da sola facendo del male ad una ragazza che potrebbe essere tua figlia?" "e tu chi saresti il principe azzurro ragazzino?" mi paro davanti a Martina "no, solo colui che se provi di nuovo a toccarla potrai dire addio a questo mondo" non mi risponde guarda Alejandro che si è appena alzato da terra. Quando si guardano sembrano che si conoscono. "tu come hai osato toccare mia figlia?" urla sferrando un pugno sul naso di quello schifoso. Ben gli sta. Sento le braccia ti Tini cingermi il braccio, mi volto verso di lei e appena lo faccio si fionda letteralmente tra le mie braccia, le mie mani si posano sulla sua schiena ma invece di toccare la stoffa del suo pigiama sento la sua pelle "aspetta un attimo, tu sei senza maglia" dico sciogliendo l'abbraccio. Lei abbassa lo sguardo, con due dita sotto al mento glielo rialzo "Tini che ti ha fatto? Per favore dimmelo" il mio tono esce quasi come una supplica "non mi ha fatto niente, siete arrivati in tempo visto che lo stava per fare" "Tini..." "mi ha solo tolto la maglia e dato qualche bacio" a quelle parole la mia rabbia nei confronti di quel tizio aumenta notevolmente. Il solo pensiero che altre mani, altri labbra si sono posate su di lei, mi fa impazzire "cosa? Ma io lo uccido con le mie stesse labbra" affermo "no, l'unica cos che devi fare è abbracciarmi, ti prego" i suoi occhi si riempiono di lacrime. Gli asciugo coi pollici quelle che ha versato e poi la stringo fortissimo a me. Quando si è calmata sciolgo l'abbraccio "mettiti qualcosa prenderai freddo" annuisce e si avvicina all'armadio prendendo una maglietta pulita. Io rivolgo lo sguardo ad Alejandro che sta ancora litigando con quello "Jorge dopo portala giù" dice Mariana, annuisco e poi vedo Mariana e Lucas uscire dalla stanza, prendo Martina per mano e la porto al piano di sotto. Appena vedono Tini Lucas gli porge un bicchiere d'acqua e dopo Mariana l'abbraccia "non preoccuparti amore mio, ho chiamato la polizia e tutto finirà" sentiamo il campanello suonare. È possibile che già è arrivata la polizia? Vado ad aprire ma invece di trovarmi un agente di polizia mi ritrovo.

L'incontro più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora