Capitolo 27: Un nuovo zio

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POV'S TINI
*Capitolo precedente*
"papà che sta succedendo perché io non ci sto capendo niente" chiedo "Martina tuo zioLucas è vivo" "io ho un zio Lucas?"
*Fine capitolo precedente*
"certo è che tu non te lo ricordi perché quando è scomparso avevi solo due anni" "oh", veramente io avevo uno zio che è scomparso quando ero piccola? A quanto pare è così "bene signor Stoessel per vedere se questo Lucas è veramente suo fratello abbiamo bisogno di vedere delle sue fotografie per caso ne conserva qualcuna?" chiede il carabiniere più grande "certo se viene le faccio vedere" "perfetto, tu ragazzo puoi rimanere anche qui ci vorrà solo un momento" dice al ragazzo prima di seguire mio padre nel suo ufficio "certo signore" "cugina tu sapevi di questo zio?" mi domanda Leon "no Leon" gli rispondo negando col capo "va bene, io ho fame quindi vado a cercare un po' di cibo" esclama mio cugino alzandosi dal divano "tanto per cambiare... Leon hai svuotato la dispensa" "capirai cugina, dopo tanto tempo che non mi vedete" conclude per poi andare in cucina. Alzo gli occhi al cielo... almeno non mi ha chiamato scema
*DIN DON*
sbuffo sentendo di nuovo il campanello suonare e ora chi è?. Apro la porta e Alba mi compare di fronte "Alba che ci fai qui?" "scusa Tini ma mi sei rimasta solo tu" dice mentre entra "Mechi è con Xabi, Lodo ha da fare con la madre e Cande è depressa mi sei rimasta solo tu quindi per favore Tini non dirmi che non mi puoi ascoltare perché è importante ho bisogno dell'aiuto di un'amica. Mi è arrivato l'ennesimo biglietto anonimo, ti giuro io mi sforzo a capire chi sia ma non mi viene in mente nessuno, poi oggi Xabi mi ha detto che lo conosco e i giuro che non mi viene in mente nessuno che si comporta in modo strano, sto diventando pazza per favore aiutami" ok che gli è preso? "Alba ti calmi? Parli troppo velocemente e potresti avere un attacco di cuore... ora andiamo in camera mia e mi spieghi tutto, con calma.... E ti voglio dire che dietro di te c'è Jorge e un ragazzo che hanno ascoltato tutto" gli sussurro l'ultima parte in modo che mi sente solo lei "oh... ciao" dice voltandosi "che figuraccia" "si Alba dovresti imparare a controllarti quando sei agitata "si hai ragione" "dai ora andiamo" dico prendendola a braccietto ma proprio ora esce mio cugino dalla cucina... "ehy cugina lei è una tua amica" "si Leon...ora dobbiamo andare" "e dove?" "a Tokyo non lo sai?" "eddai non fare la scema" "Leon considerati morto ok?" "è tuo cugino?" mi chiede Alba "purtroppo si" gli rispondo sbuffando "tanto lo so che in fondo mi vuoi bene" dice mio cugino abbracciandomi da dietro "si hai detto bene Leon in fondo, ma molto in fondo ti voglio bene" gli dico per poi dargli una piccola gomitata nello stomaco "ehy mi hai fatto male!" "di certo non volevo farti bene, è da stamattina che ti avverto, te la sei cercata" "ma io scherzo" "io no!" "Jorge!" esclama mio cugino in cerca di aiuto "mi dispiace amico ma ha ragione" "si certo" "senti Leon mi piacerebbe stare qui a discutere con te ma ho da fare... ci vediamo dopo cuginetto" gli dico per poi dargli due colpetti sulla testa, prendo la mia amica a braccietto e poi andiamo in camera mia. "allora amica che succede?" "è da un po' di tempo che mi arrivano fiori, cioccolatini, biglietti, poesie tutte firmate 'dal tuo ammiratore segreto' io mi sto sforzando chi sia ma non mi viene in mente nessuno" "beh a te chi piacerebbe che sia?" "non lo so a me non piace nessuno" "oh, ehm in questo caso non so come aiutarti" "la sai la cosa più buffa qual è?" "quale?" "che è dolcissimo, sa quali sono i miei fiori preferiti e il cioccolato bianco il mio preferito, i miei poeti preferiti, sembra come se mi conoscesse da tutta la vita" "e chi può essere che conosce così tante cose su di te?" "beh tutti quelli del nostro gruppo" "questo è già un passo avanti... il tuo ammiratore dovrebbe essere più vicino di quanto tu pensi" "si ma chi è?" "e che ne so?" "va bene lasciamo stare, ora devo andare che mia madre prima mi ha chiamata e mi ha detto che mi devo sbrigare ad andare a casa" "ok dai andiamo". "mio padre?" chiedo entrando in sala "è andato in caserma, a quanto pare questo Lucas sia tuo zio" "ok" "Tini mi sono persa qualcosa?" "si, praticamente il fratello di mio padre che è stato dato per scomparso ora sembra riapparso" "oh, bene io devo andare" "ok ci vediamo domani" "si un bacio... ciao". ----------------------------------------------------------------------------------- sono passati tre giorno da quando si è scoperto di questo nuovo zio e mio padre è andato in Australia per portarlo qui a Buenos Aires, l'aereo di papà è già atterrato e ora finalmente conoscerò lo zio Lucas, quando Fran l'ha scoperto non preferì parola che all'inizio ho pensato che era caduta la linea. Ora sto guardando la TV insieme a mio cugino (che si trova a casa mia perché si annoiava) e Jorge che ha appena finito di lavorare. "Leon potresti cambiare film?" "no, quanto sei noiosa" "ma a me non piacciono i film horror" "gne, gne ma smettila di lamentarti!" "esclama tirandomi una manciata di pop corn che aveva nella scodella che teneva sulle gambe "ehy ma cosa ti prende?" gli dico lanciandogli anch'io una manciata di pop corn "la finisci?" ribatte tirandomi i pop corn sulla testa" "ma se hai iniziato tu" gli dico cospargendogli i capelli di burro dei pop corn "ah cuginetta questa me la paghi" mi stava tirando tutta la scodella ma io mi scanso e finisce in testa a Jorge "ma ora io che centro?" si lamenta lui "era indirizzato alla tua fidanzatina" dice Leon "ma che ti ho fatto io?" mi lamento "senti smettiamola e rimettiamo a vederci questo dannato film" conclude mio cugino ma proprio quando si siede i titoli di coda del film appaiano sullo schermo del televisore, io e Jorge scoppiamo a ridere per la sua faccia e lui come un bambino ci fa la linguaccia e questo ci fa ridere ancora di più. Le risate cessano quando sentiamo la porta aprirsi tutti ci giriamo e in casa entra mio padre con un uomo "che state facendo? Si sente una confusione fino fuori in giardino" dice papà chiudendosi la porta alle spalle "niente di che papà" rispondo scrollando le spalle "va bene, allora lui è tuo zio Lucas" "ciao" dico alzando la mano per salutarlo "ciao, Martina quanto sei cresciuta, sei diventata bellissima" dice lo zio avvicinandosi "ti ricordo quando avevi solo due anni che camminavi per tutta la casa con quei vestitini bellissimi che ti comprava Mariana, eri adorabile" "Lucas!" esclama mia madre entrando in salotto "Mariana quanto tempo, sei rimasta sempre uguale" "si certo... e tu sei sempre il solito adulatore" esclama mia madre abbracciandolo. "Fran allora è partito per Oxford?" "è già!". "bene Jorge hai visto quei fogli che ti ho lasciato?" "certo, non c'è niente di strano, l'azienda va come sempre" "ok, allora Lucas lui è Jorge un bravissimo ragazzo che mi aiutata nel lavoro nonché ragazzo della nostra Martina" "bene sembra un ottimo candidato" risponde mio zio "invece lui è Leon, mio nipote" "bene piacere Leon" "piacere... ora devo andare però, quindi ciao a tutti, zii, Jorge, ciao cugina scema" "ciao cugino idiota" "ehy" "ripagato con la stessa moneta" "va bene, ci vediamo... quando ci vediamo" "ciao Leon, salutami Aurora" "lo farò zia, ciao".Sono le undici e mezza di sera e ora sono nel mio bel lettino, la serata è stata normale, devo dire che mio zio è davvero simpatico, ho saputo che è stato rapito per anni costretto a lavorare, un giorno è riuscito a scappare ma ha avuto un incidente e ha perso la memoria e la ripresa solo poco tempo fa. Sto aspettando Jorge che mi ciene a dare la buona notte
*TOC TOC*
ecco deve essere lui "avanti" con mia grande sorpresa era mia madre "mamma" "allora come ti sembra questo zio?" dice sedendosi sul bordo del letto "mi piace" "ne sono contenta e in questi giorni ti piacerà ancora di più... bene ora vado buona notte tesoro" "notte mamma", mia madre apre la porta della mia stanza per uscire e Jorge era davanti a lei... bene che fortuna "ciao Jorge" "ciao" "bene io vado, mi raccomando no fate troppo tardi, mi raccomando e non fate cose troppo amorose... buona notte" dice per poi uscire dalla stanza lasciandomi spiazzata. Jorge si siede vicino a me e mi fa cadere tra le sue braccia "allora che mi racconti di bello?" mi chiede accarezzandomi la schiena "niente di che" "come niente di che... come l'hai presa la comparsa del tuo 'nuovo' zio?" "bene, è simpatico" "si hai ragione" "stavo pensando a quanto deve aver sofferto" "molto da quello che ci ha raccontato" "si, quei criminali meritano di pagare" "si ma di questo non se ne sta occupando i carabinieri?" "si, ma non credo che riusciranno a prenderli" "questo è un altro discorso" "ok ma ora basta parlare di zii, cugini, fratelli e sorelle, voglio stare un po' con te a coccolarci" "mhm mi pare un'ottima idea" "allora basta parlare e baciamo" "non me lo faccio ripetere due volte" sussurra ad un soffio dalle mie labbra per poi fiondarsi sopra, oggi non ci siamo baciati molto e le sue labbra mi sono mancate, il loro sapore. Ci separiamo quando i nostri polmoni hanno bisogno d'ossigeno "mi sono mancate le tue labbra" "a me le tue", purtroppo il sonno si fa sentire e mi scappa uno sbadiglio "hai sonno eh?!" "un po'" "dai su dormi che domani sarà una lunga giornata" "va bene ma mi addormento solo se rimani qui almeno finché non mi addormento" "ok, cosi posso farti un po' di coccole per addormentarti" "ci sto".

L'incontro più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora