1. Seria sorpresa

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Perché mio padre non si comporta come tutti gli altri padri con i propri figli? Perché sono stata educata in questo modo da lui? Perché debole? Perché non mi ha mai detto la verità su quella persona? Su mia cugina Yui Komori? Perché non mi chiama più? Perché non mi ha detto dove è andata 6 mesi fa? Perché ho una vita così? Perché?
Non avevo idea delle risposte che mi sarei data, ma ero certa che c'era qualcuno che poteva rispondere con sicurezza: Yui.
Yui Komori è mia cugina, ha la mia stessa età, 17 anni, è una ragazza di statura media, magra, ha dei capelli che gli arrivano alle spalle lunghi e un po' mossi di quel colore biondo brillante, un biondo che si illumina, quasi sembra sul bianco. I suoi occhi sono grandi e di un colore rosso con sfumature diverse, anzi... da quando non l'ho più vista non sono sicura che i suoi occhi sono rossi o magenta, ma ricordandomi sono color magenta. Quel bellissimo colore che gli risplendere il viso. La sua carnagione è bianca, come un colore roseo chiaro. Il suo sorriso è splendido, è una cosa pura che fa battere il cuore... ma quando ha paura non si ribella...non fa nulla di ciò. Lei è una ragazza speciale, sorridente, molto timida, ma anche riservata, paurosa e si imbarazza tanto. Uguale a me. Se un ragazzo mi blocca non sarei capace di tirargli un calcio o affrontarlo con le parole. Ma vi assicuro che questa è una maschera incollata al mio viso. Roccontandovi un po' di mia cugina, non la vedo più da ormai sei mesi e non so proprio dove sia. Ho cercato in tutti i modi di contattarla, tramite e-mail, messaggi, chiamate... ma il suo cellulare non squillava neppure. Quando ho chiesto a mio padre, lui non mi ha risposto ne guardato in faccia. Non so che fine abbia fatto e la cosa mi preoccupa abbastanza.
Ora sono a scuola a seguire la lezione di grammatica, una materia che mi piace. Diciamo che non seguivo veramente la lezione, più che altro stavo pensando a mia cugina, ero davvero triste e preoccupata. Era la persona più cara a me perché con lei ci giocavo sempre, raccontavo segreti e ci vedevamo sempre. Era stata la prima e unica persona che mi capiva, consolava, ascoltava e delle volte condivideva i miei stessi dolori.
Ho gli occhi fissi sul cielo azzurro con le nuvole bianche paffute che sembrano zucchero filato enorme; il sole mi da fastidio agli occhi, ma nonostante ciò non importa. Sono completamente in "trance" e non riesco a staccare il mio mento sul palmo della mia mano. Delle volte penso che è davvero bella la solitudine.

"Signorina Naoko" Sentii una voce profonda, ma ancora soffocata udibilmente.

"Signorina Naoko." La voce si ripete fino a quando non si schiarisce e capisco che è quella della professoressa. È di statura alta, non magra ne grassa, solo robusta. Ha i capelli a caschetto lisci castano scuro fino alle spalle, i suoi occhi sono marroni scuro, quasi come la terra e sono abbelliti da un paio di occhiali rettangolari rossi con una catenella a perline dietro le orecchie. La tipica professoressa che se non gli riposandi subito ti mette una nota o ti sgrida. Mi danno un po' fastidio le donne di quel tipo.

"Mi scusi..." la guardai male per avermi interroto dai miei pensieri profondi. "Perché mi ha interroto?" Le parole stanno uscendo senza che io volessi.

"Mi scusi signorina Naoko. Ma lei non stava seguendo... perciò..." la bloccai con le mie parole sparate a caso.

"Stavo pensando a una cosa importante." Risposi seccata.

"Non lo sapevo. Comunque... non mi risponda mai più in questo modo, mi ha capito?" Chiese osservandomi.

"Ma lei non capisce. Io sto pensando. Quale parola non le è chiara, visto che è una professoressa di italiano?" Alzai su il mento in segno di superiorità e nella classe fecero comparsa dei mormorii molto fastidiosi.

"Esca subito dalla classe e datemi il suo libretto." La professoressa sbattè il palmo della mano sul mio banco facendomi sussultare e con me, i miei compagni di classe. La mia bocca oggi doveva essere sigillata, cosa mi succedeva?

Diabolik lovers: La seconda sposaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora