Sarà amicizia o qualcosa di più?

14 1 0
                                    

Mi manca Michele cosa mi sta succedendo non è possibile, non riesco a togliermi dalla testa la sua voce che mi chiama "piccola", i suoi sorrisi.
Mi sdraio sul mio letto ripensando alla giornata passata con Michele, il suo viso sofferente, i suoi occhi meravigliosi, è la prima volta che piango per un ragazzo che mi prende. Passo la notte a pensare a lui, il giorno dopo passo la giornata con Elena la mia migliore amica e le racconto di Michele.

Passano i giorni e Michele non si fa vedere allora preoccupata vado da Luca, il migliore amico di Michele
V:"in questi giorni hai visto Michele? È quasi una settimana che non lo vedo"
L:"si ci siamo visti ieri, torno da lui oggi pomeriggio"
V:"visto che lo vedi potresti ridargli questo da parte mia?"
Do a Luca le sigarette di Michele
L:"perché non glielo porti di persona?"
V:"va bene ma come ci arrivo da lui se non so dov'è?"
L:"ti ci porto io, va bene dopo la scuola"
V:"va bene"
Finita la scuola vado con Luca da Michele, Luca si ferma davanti all'entrata di un ospedale
V:"ti prego non mi dire che non è qui"
L:"è una settimana che è qui, vuoi entrare da sola?"
V:"va bene, in che stanza è?"
L:"secondo piano stanza cinque"
V:"va bene grazie"
L:"di niente"
Scendo dalla macchina di Luca ed entro nell'ospedale, vado al secondo piano e cerco la stanza di Michele, arrivata davanti alla stanza ed entro.
M:"che cazzo ci fai qua!"
V:"mi ha accompagnato Luca"
M:"va bene piccola ma come mai sei venuta? Ti ho detto che sto bene"
V:"quando sono uscita da scuola volevo dare le tue sigarette a Luca perché te le portasse e lui mi ha detto di venire a portartele di persona"
M:"che stronzo lo ammazzo"
V:"perché non mi hai detto che stavi qui, non conto più nnt per te, adesso sono diventata solo una delle tante ragazze che ti stanno dietro, o forse lo sono sempre stata, niente di più, sai quanto ci tengo al fatto che tu mi dica queste cose"
-adesso inizi a piangere-
M:"piccola non te lo detto solo per non farti preoccupare starò qua dentro al massimo 2 giorni.
Piccola certo che conti per me,conti piu di qualsiasi altra ragazza"
V:"si vede lontano un miglio che stai male, con me non devi fingere, tutti abbiamo bisogno di chiedere aiuto e questo non ti entra in testa e cmq mi preoccupo di più se non ti fai sentire o non so dove sei"
-ci manca solo che gli urli che lo ami e poi gli hai detto tutto-
M:"tesoro si sto male ma ora sto meglio tranquilla non è niente fra pochi giorni me ne andrò, scusa piccola se non te l'ho detto"
V:"basta chiamarmi piccola va bene?"
M:"perché dovrei smettere di chiamarti piccola?"
V:"perché non sono tua"
M:"e quindi?"
V:"mi da fastidio ok?"
M:"a me no quindi continuo a chiamarti piccola"
V:"non sono un oggetti di tua proprietà non puoi chiamarmi come cazzo ti pare"
M:"Vale calmati cazzo! Tu sei la mia piccola"
V:"credo proprio di no"
Michele si alza dal letto e mi attacca al muro
V:"lasciami!"
M:"più ti agiti più ti tengo"
V:"sentiamo cosa vuoi fare?"
M:"lo vuoi proprio sapere?"
V:"lo sai che non riesco a capirti, prima mi dici che ci tieni a me, poi ti comporti così, dopo che fai mi porti a letto?"
Michele inizia a baciarmi il collo e si avvicina al mio orecchio
M:"tu non sei come le altre ragazze... non l'hai ancora capito?"
V:"lasciami ti prego!"
Mi scende una lacrima e Michele me l'asciuga delicatamente
M:"piccola perché piangi?"
V:"perché non ti capisco"
M:"piccola ma come non mi capisci è così chiaro.."
Mi da un'altra bacio sul collo
V:"basta Michele davvero fermati!"
M:"Vale io.."
Cade a terra e io mi siedo vicino a lui
V:"vado a chiamare il cardiologo?"
M:"no ferma! Resta qua ti prego, li c'è il campanello, suonalo ma resta qua"
Suono il campanello, torno vicino a Michele, appoggio la sua testa sulle mie gambe e gli accarezzo la guancia
M:"piccola ti prego non mi vedere come uno stronzo...lo sono solo davanti agli altri..ma tu sei diversa..."
Con un fil di voce
V:"non ti sforzare a parlare, tranquillo"
M:"mi sei mancata"
V:"anche tu"
Suono di nuovo il campanello
M:"mi aiuti a sdraiarmi sul letto?"
V:"si"
Aiuto Michele a sdraiarsi piano piano sul letto
V:"vuoi un altro cuscino?"
M:"no tranquilla amore"
-mi ha chiamata amore?-
Dopo poco arriva il cardiologo
Cardiologo:"signorina le devo chiedere di uscire"
V:"va bene"
Do un bacio sulla guancia a Michele ed esco, dopo una decina di minuti esce il cardiologo
Cardiologo:"adesso può entrare però è debole"
V:"va bene grazie"
Rientro nella stanza di Michele, lui è ancora sdraiato sul letto, vado vicino a lui
M:"ehi piccola"
V:"ehi non ti immagini quanto mi hai fatta preoccupare"
M:"piccola ho solo un piccolo problema al cuore,va solo controllato mi hanno dato una pasticca e mi hanno spiegato come controllarlo,ora sto bene"
V:"cosa aspettavi a dirmelo?"
M:"piccola perdonami"
V:"scusami"
M:"non ti devi scusare"
V:"non so neanche io cosa mi prende"
M:"in che senso?"
V:" Appena sono arrivata qui ho iniziato a parlare senza pensare a cosa dicevo, ho esagerato"
M:"no piccola hai ragione"
Michele prende il pacchetto di sigarette e ne accende una
V:"butta quella sigaretta!"
M:"piccola tranquilla"
V:"però se fai così allora ti piace stare qui dentro e stare male? "
M:"ok piccola hai ragione"
Michele butta la sigaretta, il tempo passa e si fa presto sera.
V:"io devo andare, ci vediamo domani"
M:"va bene a domani amore"
-ancora amore?-
Do un bacio sulla guancia a Michele e torno a casa. Da quel giorno passiamo tutti i pomeriggi insieme, passa velocemente una settimana. Ho iniziato a tagliarmi e nessuno lo sa, dopo aver passato la giornata a piangere a dirotto non ne posso più così vado in bagno e inizio a tagliarmi ma vado troppo a fondo, non riesco a fermare i sangue e svengo....

Sono un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora