-two-

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Sirius.
"Di chi parlavano, ieri?"
"Pensaci Ronald!"
Mi sembra di essere tonato ad essere un ragazzetto di quindici anni. Harry, Ron e Hermione stanno parlando, o meglio urlando ai quattro venti, ancora seduti a tavola. Io sono uscito qualche minuto fa ma mi sono fermato ad ascoltare ridacchiando.
Sul serio, sto tornando ad essere un quindicenne.
"Hermione, neanche io ho capito, a dir la verità."
"Uomini, tutti dei babbei. Dammi quel piatto, Harry."
Abbandono il mio posto da origliatore e mi avvio su per le scale cercando la porta dalla scritta rosa.
Sorvolando l'incontro con Kreacher arrivo incolume e la trovo aperta, socchiusa a dirla tutta.
La spalanco nel vero senso della parola e davanti agli occhi mi ritrovo una scena che mi sorridere come non faccio da anni.
Tonks è totalmente sepolta dalla mole del corpo di Remus il quale la sta abbracciando stretta, quasi avesse paura che possa scappare di notte. La testa di lei è appoggiata sul petto di lui ed ha la faccia rossa.
Dormono entrambi profondamente.
Le scosto i capelli rossi dal viso e le metto una mano sulla fronte per quanto Remus, seppur addormentato, me lo conceda.
Scotta. Ringrazio mentalmente Remus per essere rimasto lì con lei e scendo, chiudendomi la porta alle spalle, dirigendomi in cucina nel tentativo di preparare una colazione per quei due.

Mi piazzo davanti ai fornelli e ai mobili e faccio scrocchiare le dita delle mani e il collo guardando con aria di sfida il lavello.

Poi mi accorgo di Harry, che mi sta fissando dalla soglia della porta con gli occhi spalancati.
"Hey, Harry! Aiutami!" Esclamo.
Neanche venti minuti dopo siamo entrambi ricoperti di farina dalla testa ai piedi ed Harry ha una montagnola di cacao sulla cima della testa.
Da non dimenticare la carota infilata nella montagnola che completa il tutto. Rido, rido come non faccio da tempo ormai e poi lo abbraccio, rimuovo la carota e prendo un po' di cacao dai suoi capelli soffiandoglielo sulla faccia e soffocando le risate quando vedo l'espressione che assume.
Mia cugina compare sulla soglia della porta, ancora rossa in viso.
"Vado a farmi una doccia." Annuncio.
Vedo Remus avvicinarsi a lei da dietro, circondarla con le braccia e sollevarla in aria facendola urlare. Scuoto la testa e mi dirigo nel bagno pensando a quanto quei due si completino a vicenda.

Peccato che gli unici che non se ne sono accorti sono loro.

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Boom di capitoli perchè li ho già pronti, non abituatevi troppo presto.  *^*

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