-eight-

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Un braccio la tiene a sè, l'altro passa accanto alla sua testa, appoggiato sulla sua spalla, con la mano a penzoloni, così le viene istintivo portare una mano a intrecciare la sua.

Ora sono i soliti due casini, solo un po' meno casini da soli e un po' più casini insieme.

"Sto male, quando litigo con te." le parole gli escono di bocca senza che lui possa fermarle. Non sta pensando, sta soltando agendo, cosa strana per lui, razionale, per niente istintivo. Ma ormai di normale nella sua vita non c'è più niente.
Lei si gira nell'abbraccio, dando le spalle alla finestra e alla neve che scende lentamente, leggera, continuando il suo percorso fino a scontrarsi con il terreno già umido.
Lo osserva dal basso verso l'alto, sorridendo appena.
Si guardano negli occhi e lui si sente un po' in una bolla capace di estraniarli dalla realtà.
Poi, la bolla scoppia. Lei ride per l'espressione sconvolta stampata sul suo viso che da vita ad un verso esasperato.
"Tu...- sospira -mi hai fatto spaventare."
"Ho solo cambiato il colore dei miei capelli."
"E la lunghezza di questi, il colore e la forma degli occhi, hai modificato il tuo viso. Non me l'aspettavo."
Sono ancora vicini, rimangono a guardarsi, a studiarsi a memoria, imprimendo nella propria mente l'uno tutti i dettagli dell'altra, per non correre il rischio di dimenticarsi.
"Io non ce la faccio più." Mormora Remus appoggiando la mano sulla guancia della ragazza che gli sta di fronte.
"A fare cosa?"
L'unica risposta che ottiene a questa domanda è una testa scossa, un sospiro ed un bacio.
Rimane con gli occhi aperti per qualche secondo, spaventata, stupita, poi li chiude e l'unica cosa che sente è una sensazione nel petto, un qualcosa di ancora sconosciuto, ma che se la dovesse descrivere ne parlerebbe come "un' esplosione di fuochi d'artificio." È l'unico paragone sensato che le viene in mente in quel momento.
Dall'altra parte, l'emozione è ancora più forte forse, amplificata.
L'attimo giunge al termine ma la voglia di separarsi è inesistente. Tonks tiene la testa bassa, la mano di Remus sulla sua guancia c'è ancora e lì rimane, gli occhi chiusi, un sorriso a incorniciarle il viso.
La bolla è tornata, pronta per essere fatta scoppiare di nuovo.


non ha molto senso come capitolo e non è il massimo, lo so, ma avevo voglia di scrivere.
la frase che è "staccata" (ora sono i soliti due casini...) è quello da cui è nato poi tutto il capitolo, anche se, inizialmente, l'avevo pensata per un' altra coppia, perchè era perfetta per loro, ma poi ho notato quanto si sposasse bene con questi due e questo è il risultato.

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