XI.

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Dopo quella notte, tra abbracci e spiegazioni ben volute, tutto ritornò alla normalità. E con normalità intendo che Harry prese regolarmente ad andare a trovare Louis ogni sera - ovviamente dopo aver scontato gli ultimi giorni in casa a causa della punizione. E con tutto, intendo proprio tutto. Ad esempio Anne, che, dopo una lunga serie di spiegazioni da parte del figlio, aveva capito che ormai era innamorato perso di un ragazzo - quando le disse di essere gay, aveva semplicemente sorriso e gli aveva raccontato che gli andava bene così. Harry era strafelice - e che ogni sera lo andava a trovare. Non gli aveva espressamente detto che si trattasse di un ragazzo mezzo morto - oddio, no -, ma che comunque usciva di sera perchè i genitori di questo volevano che non frequentasse nessuno. Quindi, Harry, invece che alle undici, partiva alle nove da casa, avvertendo sua mamma e dicendole di stare tranquilla e che sarebbe tornato presto. O, ancora un'altro esempio; Annabeth, dopo ottantaquattro lunghi anni e una dura vita passata un po' in compagnia e un po' a cavarsela da sola, aveva ceduto. Era morta pochi giorni dopo che Louis aveva fatto pace con Harry, e, anche se è una cosa brutta pensare che una persona fosse morta, Werther era così felice da ballare e danzare insieme a Louis e pregarlo di fare le sue "strane magie" - come lui le chiamava - anche su Annabeth. Dopo aver portato in vita anche Annabeth e averle spiegato il mondo dei non-morti, finalmente anche un bel lieto fine era giunto per quell'amore che mai era appassito. Oppure, l'altro esempio; Niall era riuscito a conoscere nuova gente, a uscire dal guscio e abituarsi a quella strana sensazione. Aveva conosciuto Werther e Annabeth, presentati da Louis, e Niall era stato ore e ore ad ascoltare i racconti dei due sulle loro avventure da giovani. Il biondo era pure riuscito a convincere Louis e Harry che il nome Larry era troppo carino e dolce poichè era l'unione dei loro nomi, i Larry avevano ceduto, da una parte perchè quel nome era seriamente troppo dolce e dall'altra perchè Niall era diventato troppo insopportabile. E poi c'erano quei due innamorati che, neppure oggi, dopo cinque lunghissimi giorni, non si erano ancora dichiarati amore. Solo abbracci, baci sulle guance, strette di mano e... tutto come al solito. Ma no, Louis era convinto che quello era il giorno perfetto, che era l'ora di potersi confidare e se non fosse stato ricambiato, Louis non ne avrebbe fatto un dramma - ovviamente, non davanti al riccio; una volta tornato a casa sarebbe probabilmente scoppiato a piangere.

Non sapeva esattamente come progettare quell'appuntamento che avrebbe voluto mettere in atto, ma il vecchio e felice Werther gli aveva confidato molteplici volte che la semplicità sapeva conquistare il cuore di chiunque. E lui era la semplicità che voleva, che ormai amava con tutto se stesso. Louis sorrise, perchè sapeva come rendere Harry felice, e sapeva come poter conquistarlo. Ci avrebbe provato, e se niente avesse funzionato, avrebbe semplicemente smesso di abituarsi all'idea di avere qualcuno su cui contare.

Harry era in ritardo quella sera, ma abbastanza da farsi perdonare da Louis, o, almeno, lui sperava fosse così. Era appena arrivato al grande cancello in ferro quando vide qualcosa che lo fece rimanere di stucco. Un... foglietto? Che ci faceva un foglio sopra il cancello di Holmes Chapel? Il lampione lì accanto gli permise di leggere ciò che c'era stato scritto.

Spero non mi odierai per questo,
ma è l'ora di dirtelo.
E quale modo migliore della caccia al tesoro?
Visto? Ora so scrivere! Ricordi dove mi hai insegnato?

Harry chiuse gli occhi, sorrise e quasi gli venne da piangere; Louis aveva fatto tutto questo per lui! Dovette resistere all'impulso di saltare e ridacchiare per tutto il marciapiede da tutta l'euforia che era nutrita dentro di lui e dovette mordersi il labbro per non urlare. Il suo cuore prese a battere fortissimo e si dimenticò di tutti i problemi, del brutto voto a matematica che aveva preso oggi a scuola e che era arrivato un po' in ritardo. Cercò di spazzare via ogni problema e rilesse il foglio un paio di volte prima di capire dove lui dovesse andare per trovare un'altro bigliettino. Ricordi dove mi hai insegnato? Harry se lo ricordava benissimo, quindi prese a camminare con il cuore che batteva troppo forte. La tomba di Werther era poco lontano da lui e ci rimase male quando non vide nessun biglietto ad aspettarlo. Magari si era sbagliato, magari non doveva andare lì. Rilesse il biglietto e quando alzò nuovamente lo sguardo, si guardò intorno. Lui sapeva che era lì dove gli aveva insegnato, se lo ricordava! Girò intorno alla tomba ed eccolo lì. Il sorriso di Harry riapparse sul suo volto e lo prese di furia, avendo paura che potesse volare via.

Without Heart // L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora