Non mancava molto all'alba, ma sembrava che Jake non se ne fosse accorto, continuava a parlare ininterrottamente da più di un'ora, esattamente da quando gli eravamo piombati in casa.
-Ricordate ragazzi, le Terre Oscure oggi come oggi sono una minaccia, non vi ci manderei se non sapessi che è estremamente vitale la cosa.- continuava a ripeterlo, e lo ripeteva, e lo ripeteva.
-Si va bene Jake, ci sai dire altro a parte questo?- chiese bruscamente Will, non lo avrei mai ammesso in sua presenza e non mi era piaciuto il tono con cui aveva parlato, ma era esattamente quello che volevo chiedere io dopo la quarta volta che Jake si ripeteva.
-Calmo ragazzo, ci stavo per arrivare- sbuffò l'uomo-gatto.
-Si una cosa c'è, leggendo più attentamente la prima storia dei fratelli Grimm, mi sono reso conto che il primo oggetto da ricercare è più vicino di quanto vi immaginate- proferì con aria sibillina, io odiavo le cose mezze dette, o le si diceva o no, semplice.
-Esattamente dove?- chiese Ian con la sua solita compostezza. Sotto questo punto di vista io e Will ci assomigliavamo: non ci piaceva aspettare.
-Will, la principessa Ailea non ti ha forse invitato al ballo dei suoi diciassette anni?- finalmente aveva cambiato discorso, un discorso che non c'entrava niente con quello che cercavamo noi, ma almeno non parlava più di pericolo e via dicendo.
Will in tutta risposta storse la bocca seccato. -Si, e grazie per avermi ricordato che non ci posso andare, non avrei sopportato quella attaccata al braccio per tutta la serata- certo che era proprio un cafone per quanto riguardava i sentimenti femminili Will.
-Oh no caro ragazzo, tu ci andrai, anzi voi andrete al ballo della principessa.- disse Jake incrociando le braccia all'altezza del petto.
-No che non ci andiamo, ricordi? Ci hai assoldato per un'impresa- continuò Will in risposta.
Jake sospirò rumorosamente. -Ragazzo, il primo oggetto è una scarpetta di cristallo. La storia narra che una giovane fanciulla, resa la sguattera della matrigna e delle sorellastre, una volta morto il padre, desiderasse tanto partecipare ad un gran ballo, e così una fatidica notte le sue preghiere furono ascoltate e la sua Fata Amica le donò solo una scarpetta di cristallo.
Quando la ragazza se la mise al piede, abiti stracciati furono sostituiti da un preziosissimo vestito da ballo finemente lavorato, la pelle sporca, riluceva come la luna e i capelli sempre intrecciati si sciolsero dolcemente in morbide onde che le scendevano sulle spalle. La Fata l'ammonì: all'ultimo rintocco della mezzanotte tutta la magia si sarebbe sciolta e le sarebbe convenuto essere a casa per quell'ora.
Adesso, la ragazza non pretendeva molto, voleva solo stare al ballo. Ma la sua straordinaria bellezza fu tale da far ammaliare il principe stesso. L'uno perso nell'altra danzarono fino alla mezzanotte e quando iniziarono i rintocchi la ragazza scappò dalle braccia del principe che la seguì. Nella fretta di scendere le scale la fanciulla si perse una scarpetta. Il principe la raccolse e per giorni ne cercò la proprietaria ma invano.- aspettai di sentire il resto della storia che conoscevo. Alcune cose non mi quadravano, Fata Amica non era la fata Madrina una volta? Quando mi resi conto che Jake aveva finito la storia intervenni io.
-No, il principe riuscì a trovare la ragazza, si sposarono e vissero tutti felici e contenti- dissi.
Si voltarono tutti a guardarmi, e io risposi con un'alzata di spalle -Che c'è da noi va a finire così e poi è "fata Madrina no Fata Amica"- precisai.
-Anche tu le conosci? Le storie dei Grimm- chiese Jake guardandomi con i suoi occhietti adesso gialli.
-Bé non sono ferrata sull'argomento, i miei non me le hanno mai lette o roba del genere, ma sono cresciuta tra amiche innamorate dei principi azzurri e delle fiabe, quindi un po' ne conosco- dissi titubante. Perché era così strano che le conoscessi anche io? Insomma vivevano in un modo dove tutta la razionalità veniva messa in discussione, dal punto alla virgola.
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Helender_ Un mondo dentro un libro
AdventureMagia e irreale sono per Vittoria cose superflue, che distolgono l'attenzione dalla vita vera: piatta e banale. Ma ben presto sarà costretta a ricredersi, quando, curiosando a casa della misteriosa nonna, la ragazza si imbatterà in qualcosa di molto...