GIORNO 2
"Gli attacchi di panico (detti anche crisi d'ansia) sono episodi di improvvisa ed intensa paura. Sono accompagnati da sintomi, quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea,vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi.
Chi ha provato gli attacchi di panico li descrive come un'esperienza terribile, spesso improvvisa ed inaspettata, almeno la prima volta. E' ovvio che la paura di un nuovo attacco diventa immediatamente forte e dominante.
Il singolo episodio, quindi, sfocia facilmente in un vero e proprio disturbo di panico, più per "paura della paura" che altro. La persona si trova rapidamente invischiata in un tremendo circolo vizioso che spesso si porta dietro la cosiddetta "agorafobia", ovvero l'ansia relativa all'essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi.
Con la paura degli attacchi di panico diventa quindi pressoché impossibile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l'auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via."Tao stava da quasi due ore sul letto.
Guardava il vuoto cercando una risposta che sicuramente non sarebbe arrivata così.
Era agitato.
Così agitato che questa mattina non era nemmeno riuscito a prendere il pullman.
Troppa gente.
Non aveva detto niente nemmeno a Suho;il suo migliore amico da un tempo indeterminato.
Voleva prima capire cosa stava succedendo prima di creare del panico inutile.
Doveva mantenersi lucido.
Alla fine poteva essere anche uno stupido scherzo.
Perché preoccuparsi?
Non doveva preoccuparsi.
Ma continuava ad avere quella sensazione che gli bloccava il respiro e il corpo.
Tao soffriva di gravi attacchi di panico.
Per questo motivo non aveva molti amici preferiva restare a casa.
Nel suo guscio protettivo.
Ma se non poteva stare nemmeno al sicuro li.
Cosa avrebbe fatto?
La sua mente continuava ad avere pensieri di questo genere.
"Cazzo Tao è solo un maledetto biglietto"urlo mentre prese il bicchiere sul comodino e lo scaraventò sul muro.
Non riusciva a controllarsi la paura incominciò a crescere e il cuore a martellare nella sua gabbia toracica.
Cadde sul tappeto con le ginocchia.
Si portò una mano alla gola, si sentiva soffocare.
"Basta basta "urlava più forte che poteva.
Sua madre entrò correndo,si avvicinò a lui con la paura nei occhi,l'unica cosa che poteva fare era abbracciarlo.
Tutto finì in pochi minuti.
Tao si lasciò andare nell'abbraccio della madre come uno dei bambini più belli.
La quiete torno nella casa ma non nella sua testa.
E' solo un biglietto. E' solo un biglietto. E' solo un biglietto. E' solo un biglietto. E' solo un biglietto. E' solo un biglietto...
Spero che questo capitolo sia almeno un po decente ma in realtà inconsciamente so che è una mezza schifezza.
Ditemi lo stesso cosa pensate.
Ciao •~•
Dara.
STAI LEGGENDO
Amore malato
Random"Amore ossessivo, possessivo geloso, paranoico, perverso, pazzo, indiscreto, sensibile, amore da disturbo psichiatrico .” "Tu non sai che potrei amarti cosi tanto vero Tao? Se solo me lo lasciassi fare "gli disse dopo l'ennesimo schiaffo.