Capitolo 6

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La notte era passata lentamente e il giorno ,con la sua luce, per Tao era arrivato con un vero e proprio sollievo come quando sei nel deserto sotto un sole cocente e vedi dell'acqua da lontano.

Anche se molto probabilmente  sai sarà solo un allucinazione ma in quel momento ti senti in pace.

Ed è proprio cio che prova Tao perché sa che quello stare bene è dettato da una semplice illusione.

Al momento del risveglio Suho non era al suo fianco,era andato a lavoro come tutte le mattine

Ormai il "suo amico" lavorava da quasi un anno e mezzo in un azienda farmaceutica che in precedenza gli aveva anche pagato l'università,e viveva in appartamento da solo.

Tao invece si trovava all'ultimo anno di università ,se tutto sarebbe andato secondo i piani,e viveva ancora con la madre,anche se voleva con tutto il corpo allontanarsi finalmente da lei per lasciarla libera.

Nessuno sapeva però che senza l'aiuto di Tao,Suho non sarebbe arrivato da nessuna parte.

Tao la sua intelligenza non la voleva,voleva solo che il suo cervello smettesse di arrivare alle cose prima degli altri perché lo rendeva diverso.

La sua intelligenza lo stancava.

Perché esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze

Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell'emozione. 

È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l'anima .

I muscoli gli dolevano così come la testa.

Doveva alzarsi perché era ormai da due giorni che non andava al università e Luhan per quanto lo volesse bene non poteva coprilo più di tanto a lavoro.

Quindi decise di farlo.

E in soli 10 minuti circa era già lavato e vestito.

Sul tavolo della cucina c'era un bigliettino con vicino la  sua cartella.

"Ti ho preparato la cartella,dentro alla prima tasca ti ho messo anche il pranzo così non hai la scusa per non mangiare"      -Suho

E sorrise perché il suo amico tra tanti problemi stava sempre li per lui.

Anche la mattina quando passava davanti casa sua per vedere se voleva un passaggio con la macchina ma lui cocciuto come era lo rifiutava ,perché voleva superare le sue paure.

E a volte proprio per questo lasciava la macchina dove capitava così poteva almeno accompagnarlo vicino alla fermata dell'autobus.

E con mille pensieri ancora insoluti nella sua testa,usci,usci con la solita felpa addosso e con la consapevolezza che la sua vita era di nuovo su un precipizio.








                                                                                                     


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 28, 2017 ⏰

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