Nuove alleanze

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Essendo in pensiero per il caro Greenpot, non ho potuto chiudere occhio nemmeno per un minuto. All'alba mi preparai in velocità e presi la carrozza rossa, diretta verso il carcere cittadino. Una volta guinta chiesi di Greenpot e gentilmente le guardie mi acconpagnarono alla sua cella.

"Tilda!"
"Mr. Greenpot! Cone fa ad essere al corrente di certi arditi nomignoli?
Bando alle ciance, che v'accadde?"

Silenzio.
Pensieri.

"Tilda... chiamami Marcus."

Rabbrividii, cotanta informalitá era insolitá visto il nostro rapporto ancora non germogliato.

"Dirmi non osano che cos'ho fatto"
"Intuisci qualche cagion?"
"No. Aiutami Tilda."

Il tempo delle visite scadde in quel preciso momento. Me ne tornai pensierosa a casa, escogitando nel frattempo qualche raduce di piano.
Passai l'intero pomeriggio a progettare, ingegnarmi e pensare sul piano da effettuare necessariamente nell'indomani: il giorno della festa delle pannocchie.
Pensavo:

"Ti salverò...
...Marcus."

Similitudine del giorno: Noi come fuggitivi

Diario di una teenager ottocentescaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora